Incontro Segreto Berlusconi - Salvini. Nasce l'Intesa per Riconquistare il Paese

24 Giugno 2015   05:00  

Matteo Salvini è atteso ad Arcore. Un incontro con Silvio Berlusconi che arriva a poche ore dall'ipotesi lanciata dall'ex Cav di un 'contenitore' del centrodestra, che servirà, nel piano del leader azzurro, a lanciare la sfida a Renzi. Al centro del faccia a faccia, in particolare, ci saranno i termini del possibile accordo, dopo le prime reazioni, piuttosto fredde, della Lega.

A 'presentare' l'incontro il neogovernatore ligure, Giovanni Toti, che spiega come il meeting "si svolgerà in un clima di serenità: le elezioni regionali, sia in Liguria che in Veneto sono andate bene, sono andati bene i ballottaggi". Per l'azzurro è quindi "il momento propizio per mettersi seduti al tavolo e cominciare a ragionare senza fretta, di programmi e prospettive comuni per cominciare a costruire l'alternativa al governo di Renzi che credo sia nella volontà sia di Berlusconi che di Salvini".

Il prossimo appuntamento elettorale non è molto lontano e nel 2016, si voterà a Milano. "L'ultimo turno elettorale nelle città - ha osservato Toti - ha dato segnali importanti, basta vedere Venezia, offrendo delle indicazioni utili e interessanti da percorrere. Dopo di che non ci sono solo le città. L'appuntamento più importante è nel 2018, quando si andrà a votare per il governo".

"Sui programmi, tra noi e la Lega, ci sono diverse convergenze ma anche alcune profonde differenze come sull'Europa e l'euro ma credo che già ora le cose che ci uniscono sono molte di più di quelle che uniscono le correnti del Pd", aggiunge Toti. Il dialogo con Salvini non esclude quello con Area Popolare. "Nella mia giunta - ha infine sottolineato - ci sono Area Popolare e la Lega Nord e ci apprestiamo a governare per cinque anni la Liguria. Tutto si tiene. Basta mettersi d'accordo sui programmi, mettere insieme persone di buon senso per costruire una prospettiva credibile".

"Per quanto riguarda l’incontro di Berlusconi con Salvini, il programma è chiaro: uniti si vince”, dice Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio.

“Con questa legge elettorale, semmai entrerà in vigore, è necessario che tutto il centrodestra si presenti unito con un unico programma e con un’unica strategia. Berlusconi e Salvini discuteranno di questo, di come realizzare questo percorso insieme. Le cose che ci uniscono sono molte, molte di più di quelle che ci separano”, ha assicurato Brunetta.

"Credo sia interesse di Salvini e Maroni consolidare l’alleanza con Forza Italia. Del resto, già governiamo insieme la Lombardia, la Liguria e il Veneto. Sono esempi di buongoverno. Si può sicuramente trasferire nuovamente questa capacità a livello nazionale", dice all'Adnkronos Mariastella Gelmini, vice presidente vicario dei deputati di Forza Italia.

Dal versante Lega interviene Umberto Bossi: "Sarà una cena interlocutoria, prima o poi troveranno un accordo. Ma ora non sono pronti, per stringere intese devono esserci programmi scritti, non si può andare a caso", spiega il Senatur, che conversando con l'Adnkronos si dice certo che il leader della Lega "non rottamerà Berlusconi, non vedo oltretutto perché dovrebbe". Fi e il Carroccio proseguiranno per le loro strade: "Una fusione non può esserci". Ma a chi gli fa notare che l'Italicum, se dovesse restare così com'è, probabilmente indurrà i due partiti a correre insieme in un grande contenitore di centrodestra, Bossi replica puntando il dito contro la legge elettorale voluta dal premier, "un atto di imperio - tuona - che avrà conseguenze nefaste per il Paese, una legge antidemocratica pesantissima fatta da chi di testa ne ha poca". Comunque, "una strada alla fine si trova". A Salvini e Berlusconi toccherà "darsi un appuntamento più in là, una volta decisi i programmi che ad ora non ci sono". Quanto alla sua assenza ad Arcore, un tempo teatro delle lunghe cene del lunedì con Cavaliere, "non voglio ingrassare", risponde Bossi con una battuta.

Sull'ipotesi di contenitore interviene intanto 'l'Occidentale', giornale online vicino a Ncd-Area popolare. Il modello Brugnaro cui, richiamandosi alla vittoria elettorale a Venezia, fa riferimento Silvio Berlusconi per ricostruire una coalizione vincente di centrodestra, è "l'esatto opposto di un progetto che strizza l'occhio al leghismo parolaio", si legge nell'editoriale in rete. "Quale futuro immagina Silvio Berlusconi? Quello - prosegue il testo - che conduce alla sconfitta, barcamenandosi in una girandola di proposte e di ricette irrealizzabili come l'uscita dall'euro o la riesumazione della scala mobile, o quello di un centrodestra capace di aggregare, deciso a confrontarsi con le questioni epocali figlie della globalizzazione con l'obiettivo di governare finalmente il cambiamento?".

"Il presidente di Forza Italia - si legge ancora - fa esplicito riferimento al modello Brugnaro. E qui la contraddizione tra quel che dice e ciò che progetta di fare appare quanto mai stridente. Cos'è infatti il modello Brugnaro se non l'esatto opposto di un progetto che strizza l'occhio al leghismo parolaio?".


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