Indennizzi alle imprese terremotate: ''Il Comune non ha nessun tesoretto''

Il Comune dell'Aquila non ha nessun tesoretto, e non è affatto vero che eroga solo una parte di indennizzi che spettano alle aziende danneggiate dal terremoto, rendicontati dallo stesso Comune alla Struttura Gestione Emergenza.

Lo afferma a Chiare lettere l'assessore Marco Fanfani nella nostra intervista. Spiegando le ragioni dell'equivoco.

Accade infatti che un azienda ha chiesto, in assoluta buona fede, 100 di rimborso, comunicato dal Comune all'Sge. Poi, in un secondo momento, il beneficiario si è reso conto che in realtà aveva di diritto a 50, e correttamente ha avvertito il Comune per evitare spiacevoli sorprese anche di natura legale. Ecco perchè può accadere che l'entità dell'indennizzo a conoscenza dell'Sge non coincide, ed è quasi sempre più basso, rispetto a quello effettivamente erogato dal Comune. Una semplice vacatio di ulteriore comunicazione e di prassi ancora da mettere a punto per restituire le somme non erogate.

Altro caso tipico è il seguente: la competenza dell'erogazione spetta a più settori ed uffici competenti del Comune, a seconda della tipologia del mancato guadagno e del relativo indennizzo. Può accadere dunque che un settore del Comune abbia liquidato la parte di somma di sua competenza, mentre un altro settore, che non viaggia con tempistiche parallele, magari per la maggiore difficoltà dell'istruttoria, non ha ancora sbrigato la pratica. Questo ovviamente non significa certo che il beneficiario non abbia diritto al 100% dell'indennizzo, significa solo che esso verrà erogato  con tempistiche diverse.

Marco Fanfani ribadisce inoltre la necessità di riaprire i termini di presentazione delle domanda di indennizzo, per dare alle aziende che non avevano presentato la domanda in tempo una seconda opportunità.

E sollecita il Commissario ad utilizzare il suo di ''tesoretto'', quello dei fondi ancora disponili per il rilancio dell'economia del cratere