Innamorarsi del nulla. Orrori e fantasie dell’era virtuale

La truffa amorosa subita da un’internauta

04 Maggio 2010   12:41  

Tempo fa ho letto di un noto scrittore italiano che ha flirtato su Facebook con una giovane e attraente lettrice, rivelatasi poi una collega di vecchia data, parecchio distante dai sensuali canoni estetici espressi in foto al momento dell’ardente chat.

Trovandola interessante, intelligente e particolarmente ricca di fascino dialettico, il giovane ed eccitato autore si è consegnato al sogno erotico della sconosciuta emersa dal nulla virtuale della rete, scivolando progressivamente in uno scambio degno della miglior letteratura erotica contemporanea.

Ad un certo punto, cotto al punto giusto, l’uomo si è trovato di fronte la fatidica scelta. Incontrare la preda subito, correndo tutti i rischi del caso, o frenare leggermente il bollente flirt, invitandola in zona neutra, magari alla conferenza che avrebbe dovuto tenere il giorno dopo.

La razionalità dell’uomo ha però finito col dominare le pulsioni primordiali del maschio, che ancora inebetito dall’avvolgente fantasia di una notte sfrenata, dev’essersi ritirato guaendo come un cane bastonato (…e fregato subdolamente pochi attimi prima di poter addentare l’agognato osso).

Io e Super-io dell’adulto hanno così scelto di evitare il rischio di un incontro al buio, rimandando il soddisfacimento del piacere e delle sue pulsioni ad un' ora e un luogo meno rischiosi per l’andamento di un primo incontro.

Ma la luce del giorno, si sa, è sempre dalla parte delle realtà. Anche quando delude, butta fuori strada, aprendo porte che la mente vorrebbe rimanessero ben serrate.

Così alla conferenza del giorno dopo, l’aitante scrittore s’imbatte nelle reali fattezze della bella sconosciuta “incontrata” la notte precedente, non solo scoprendo in lei una donna diversa, ma anche noiosamente conosciuta, talmente nota, da non emettere più alcuna attrattiva erotica.

Una donna che aveva si mostrato più volte di apprezzare, ma solo come amica, collega, compagna di discorsi e chiacchierate completamente avulsi -almeno per lui- dall’intento di uno scambio sessuale o sentimentale.

Di fronte all’ennesimo rifiuto però l’ardita corteggiatrice reagisce stranamente, proiettando sull’oggetto del proprio desiderio la sua malriuscita impostura. Dopo averlo attratto e interessato via internet, si è detta, non sarebbe stato giusto esser rifiutata solo perché un tantinello diversa da come si era spacciata all’interno dell’oscuro e accomodante grembo della rete. La faccenda- almeno per lei- è chiara: è stata imbrogliata!

Difficile immaginare l’espressione facciale al momento indossata dallo scrittore. Due occhi sbarrati e increduli devono aver espresso ciò che labbra ben educate non lascerebbero mai uscire…

Giochi del destino. O forse soltanto goffi tentativi di ottenere, per vie traverse, ciò che alla luce del sole ci viene precluso.

Viene da chiedersi: chi era mai questa donna stupenda e affascinate capace di incollare allo schermo  il suo romanziere preferito? Possibile che il giorno abbia spazzato via ogni traccia dell’intenso scambio dialettico avuto soltanto poche ore prima? Quale delle due è quella vera?

Probabilmente entrambe. Ma nessuna delle due, evidentemente, è stata abbastanza coraggiosa da uscire alla scoperto nel presente della propria esistenza. Differite di pochi attimi, le due anime vivono scollegate, rinunciando ad una simultaneità che forse le condurrebbe alla vittoria.

Ma la delusione per il fallimento, ad esser onesti, non riguarda soltanto la navigatrice mascherata. Come il nostro giovane autore, molte altre persone vivono il brusco risveglio inferto da un’identità celata fino all’ultimo, e poi violentemente rivelata o smascherata.

L’intervista a S.V. simpatica e attraente biologa romana, rivela l’intenso e angosciante percorso di molti internauti, che invaghiti di brillanti alter ego virtuali vivono veri e propri flirt telematici per poi scoprire, presto o tardi, l’amarezza dell’inganno. La giovane donna che tra poco conoscerete  ha investito sentimenti ed emozioni reali per un uomo che soltanto in parte coincideva con quanto sosteneva di essere.

 

Ciao S. Grazie per la disponibilità. Come vi siete conosciuti?

“Ci siamo conosciuti  verso il mese di febbraio su un noto social network. Era un ragazzo carino, della mia stessa età, ma a differenza di altri era una persona molto semplice. La nostra conoscenza è stata molto graduale, poche chiacchiere generiche all'inizio e poi, nei giorni successivi, è cominciata a crescere l'affinità.”

Com’ è nato il flirt?

“Non so dire di preciso quand’ è che sia davvero cominciato il nostro flirt. E' nato così, in sordina, che non ce ne siamo nemmeno accorti. Ad un certo punto ci siamo trovati a dirci reciprocamente che ci piacevamo moltissimo e che, anche se non ci conoscevamo di persona, anche se una storia sentimentale non era di certo scontata tra di noi, ci sarebbe comunque piaciuto conoscerci e frequentarci a prescindere . C'era feeling e sintonia e sarebbe comunque potuta nascere una bellissima amicizia tra di noi, ed entrambi ne saremmo stati contentissimi ed appagati.”

Come definiresti la relazione intercorsa tra voi durante tutta l’esperienza sentimentale che vi ha visto protagonisti?

“La relazione più intensa della mia vita . Forse proprio perchè non ci eravamo mai incontrati dal vivo e perchè non eravamo quindi soggetti all' attrazione fisica che può intercorrere tra due corpi che sono uno accanto all'altro, la nostra è stata un' attrazione dell'anima e  del cuore .”

Che cosa ti ha attratto di lui?

“Sono stata attratta dalla semplicità e dalla spontaneità , nonché dall’ assoluta affinità che ci legava. Sotto moltissimi aspetti conducevamo stili di vita diversissimi e la pensavamo in modo diverso , ma avevamo sempre una base comune di discussione, e ci piaceva sempre come la pensava l'altro. L'opinione dell'altro era sempre fonte di riflessione e ci portava ad aumentare il rispetto e la stima che nutrivamo reciprocamente.”

Non hai mai sospettato potesse trattarsi di un bluff?

“Si ho sospettato più e più volte che potesse trattarsi di un bluff, ed infatti in moltissime occasioni gli ho chiesto se davvero fosse lui , se non ci fosse qualcosa che mi nascondeva .In particolare un pomeriggio, dopo già un mese circa che ci sentivamo , sempre sullo stesso social network, ho affrontato molto apertamente l'argomento. Lui l'ha presa molto burlescamente e così , per  stare allo scherzo e per alleggerire la tensione che sentivo dentro di me, ho buttato giù un lungo elenco di possibili situazioni disastrose che mi ero prospettata. Poteva essere una foto falsa, poteva essere sposato con 20 bambini, malato di una malattia rara e contagiosissima, infermo su una sedia a rotelle , con un occhio di vetro e una gamba di legno, in prigione per un sanguinoso delitto etc...In quella occasione ho anche chiesto col cuore in mano di dirmi la verità, assicurandolo che non mi sarei arrabbiata, di dirmela in quel momento, prima che fosse troppo tardi, prima che mi innamorassi irrimediabilmente. E lui ha sedato ogni dubbio. Quindi per me l'argomento era chiuso. Era veramente lui ed io mi sono messa l'animo in pace. Che sciocca ragazza che sono...”

Però continuava a rimandare il momento dell’incontro …

“Non si è mai  davvero rifiutato di incontrarmi, anzi . Quello che emergeva era un enorme desiderio di vedermi e una speranza che fossi davvero la persona che cercava nella vita . Ma aveva paura, questo si: non aveva mai incontrato una donna conosciuta su internet ed io gli piacevo moltissimo. Così tanto che se poi mi fossi rivelata davvero essere così come sperava, per lui sarebbe stata la fine. Si sarebbe innamorato perdutamente. E questo un po' gli faceva paura. C'erano anche altre situazioni contingenti, più pratiche, dal lavoro all'auto etc. Ma io le ho sempre vissute un po' come una scusa per non affrontare la paura che aveva di incontrarmi. E devo dire che un po' la cosa mi lusingava .”

Parlaci della scoperta della sua vera identità.

“Il giorno di Pasquetta, giorno in cui ci eravamo promessi di incontrarci finalmente, mi è arrivata una e-mail. Non ce la faceva più e mi doveva confessare la verità. Quel volto e quel nome  a cui avevo associato tante emozioni e tante speranze non esistevano. Erano falsi.  Lì per lì mi è crollato il mondo addosso , ma non tanto quanto mi sia poi crollato nella serata dello stesso giorno, quando si è collegato in internet ed abbiamo parlato. Nemmeno nella e-mail aveva avuto il coraggio di dirmi tutto o di mostrarmi il suo vero volto: ha 11 anni più di me, è sposato da 10 con una donna che non ama affatto ed  ha una bambina , unico vero amore della sua vita. Dopo lo shock iniziale, durato un paio di giorni, la mia mente ha continuato a rifiutare l'evidenza ancora per un pò e ho deciso che comunque l'anima che avevo conosciuto mi piaceva troppo per lasciarla andare così. Avrei comunque voluto conoscerlo e poi..chissà..quello che sarebbe successo non si poteva mai dire. Ma alla fine ho ceduto, pian piano ho cominciato a provare sempre più disagio e sempre meno attrazione, fino al giorno in cui mi ha mandato anche due sue foto e mi sono trovata di fronte ad un uomo che non mi piaceva per niente e con una situazione troppo troppo difficile da gestire per me.”

Per quale motivo pensi ti abbia mentito?

“Ha mentito perchè all'inizio è cominciata per gioco, senza che si aspettasse alcunché da me o da qualche altra. Poi quando le cose si sono fatte serie, la situazione gli era ormai sfuggita di mano e non aveva il coraggio di confessare per paura di perdermi.”

Qual è stata la cosa più grave per te, l’aver usato un volto molto differente da quello reale o l’aver mentito su moglie e figli?

La cosa più grave è stata il fatto in sé, l’ avermi mentito. Volto, moglie, figli... sono solo dettagli. Mentendomi non mi ha dato la possibilità di scegliere e di confrontarmi davvero con la sua realtà. Può darsi che non avremmo nemmeno mai cominciato a parlare se si fosse presentato con la sua vera identità o forse no, magari sarebbe nato lo stesso qualcosa di intensissimo. Ma non mi è stato dato di scegliere. Ho vissuto questo come un abuso . Una frode .

 Che cosa hai appreso da questa storia e cosa pensi ti rimarrà dell’intera esperienza?

“Cosa ho appreso.....non lo so. Forse anche nulla. Forse sono solo più delusa dalla vita. O forse ho invece una speranza in più . Quello che ho vissuto è stato vero e reale come e più di molte altre storie e mi ha fatta sentire viva come da molto tempo non mi sentivo più. Di questo gli sarò sempre grata. Ha comunque ritagliato un posto speciale nel mio cuore; ma mi ha anche portato un’ ennesima grande cicatrice che si somma alle altre e mi desensibilizza nei confronti del mondo. E' stata una esperienza dolceamara, calda ed avvolgente come un tornado, ed altrettanto distruttiva.”

 

 

 

 

 

 

Giovanna Di Carlo

 

 

 


 

 


 

 


 

 

 


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