Riceviamo e pubblichiamo
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Al Presidente della Regione Abruzzo
Giovanni Chiodi
Via Leonardo Da Vinci,6
67100 L’Aquila
Al Prefetto Ufficio Territoriale della Provincia di Chieti
Dott. Fulvio Rocco de Marinis
Al Direttore Generale ASL Lanciano-Vasto-Chieti
Dott. Francesco Nicola Zavattaro
Via Martiri Lancianesi 17/19
66100 Chieti
Ai Revisori dei Conti della ASL Lanciano-Vasto-Chieti
Via Martiri Lancianesi 17/19
66100 Chieti
Alla Corte dei Conti - Procure regionale dell'Abruzzo
Procuratore regionale: Fausta DI GRAZIA
Via Buccio di Ranallo, 65/A (ex Convento di San Domenico)
67100 L'Aquila
Al Commissario Straordinario dell’Agenzia Sanitaria Regionale Abruzzo
Dott. Angelo Muraglia
Al Sindaco di Lanciano
Dott. Mario Pupillo
Al Sindaco di Vasto
Dott. Luciano Antonio Lapenna
Agli Organi di Stampa
Loro Sedi
Oggetto: richiesta di inquadramento OSS ex ASL Lanciano-Vasto
La scrivente Organizzazione Sindacale, pone per l’ennesima volta in evidenza la grave discriminazione operata dalla ASL n° 02 nei confronti di 50 dipendenti della ex ASL di Lanciano-Vasto muniti regolarmente di Attestato di Qualifica Professionale di Operatore Socio Sanitario e che dal 2001 non sono stati inquadrati nella categoria giuridica BS. Al contrario, la ASL di Lanciano-Vasto-Chieti continua imperterrita, con notevole sperpero di denaro pubblico, ad attingere un numero eccessivo di personale esterno da cooperative, le quali riconoscono il corretto inquadramento. Nonostante le ripetute sollecitazioni della CISAS alla Direzione Generale ASL, gli esposti alla Direzione Territoriale del Lavoro, la richiesta di quesiti inoltrati dalla ASL al Ministero della Funzione Pubblica e alla Regione Abruzo e che non hanno avuto alcun esito; a tutt’oggi il suddetto personale inquadrato in categoria giuridica A continua a svolgere le mansioni superiori di Operatore Socio Sanitario che, a seguito di ricorsi legali, costerebbero alla ASL diverse decine di migliaia di euro.
Ciò premesso, la CISAS sollecita ancora una volta la Corte dei Conti ad intervenire presso la ASL n° 02 per sanare la gravosa situazione fonte di sperpero de denaro pubblico. A conti fatti la ASL inquadrando il personale già in servizio risparmierebbe una somma rilevante che oggi con le esternalizzazioni è costretta a sborsare. Ci chiediamo, altresì, per quali motivi non vengono inquadrati in ruolo gli Operatori Socio Sanitari mentre la ASL continua ad elargire un numero rilevante di indennità a coordinatori e posizioni organizzative?
La CISAS auspica che la situazione descritta possa risolversi nel più breve tempo possibile al fine di eliminare il disagio lavorativo e la disparità di trattamento a professionisti che meritano rispetto per la loro quotidiana abnegazione al lavoro.
Il Segretario Provinciale Cisas Abruzzo Il Dirigente Territoriale CSA-CISAS
Assistente Sanitaria Ginevra Nardone Dott. Massimo Cocciola