Isolatori sismici non omologati: scatta l'inchiesta

Il reato ipotizzato è frode nelle forniture

13 Settembre 2010   13:31  

Non c’è pace per la procura della Repubblica dell’Aquila. Questa volta sotto la lente di ingrandimento della magistratura sono finiti gli isolatori antisismici montati sotto gli alloggi del progetto “Case” della Protezione civile.
Lo rivela Il Messaggero Abruzzo di oggi in un articolo a firma di Marcello Ianni.
Costati circa 13 milioni di euro, i 7.300 dispositivi sarebbero "privi dei certificati di omologazione e attestati di qualificazione".
L’inchiesta, condotta dal procuratore capo Alfredo Rossini, è scattata dopo le interrogazioni parlamentari e le denunce pubbliche sull’argomento giunte sul tavolo della Procura. Gli agenti della Polizia di Stato, su delega della magistratura, nei giorni scorsi, a Roma, hanno acquisito documenti nelle sedi del dipartimento della Protezione civile e del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Al momento non risultano iscritti sul registro degli indagati. Il reato per il quale si sta indagando è quello relativo alle frodi nelle pubbliche forniture.
In molti, nei mesi scorsi, a partire dal capogruppo in Consiglio regionale dell'Idv Carlo Costantini avevano sollevato un presunto conflitto di interessi in quanto il professor Calvi, direttore dei lavori del progetto Case è anche direttore dell’Istituto Eucentre di Pavia, fondato dalla Protezione civile, che avrebbe tra i suoi partner anche due società aggiudicatarie dell’appalto degli alloggi antisismici.

Sull'efficacia degli isolatori sismici Abruzzo24ore.tv il 12 febbraio scorso aveva già interpellato il dottor Corrado Salvo, fisico dei Laboratori nazionali del Gran Sasso (clicca qui per leggere l'articolo) che esprimeva delle preplessità, e offerto all'ingegner Calvi possibilità di replicare (clicca qui per l'intervista a Calvi)


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