Itis Sulmona, scatta la protesta degli studenti: in 300 in corteo per opporsi al trasferimento

Ranalli: "Preoccupazioni da noi espresse rimaste inascoltate"

22 Ottobre 2014   12:22  

Il trasferimento non s'ha da fare: parafrasando una celeberrima frase de I Promessi Sposi di Manzoni, può essere così riassunta la netta presa di posizione degli studenti dell'Itis di Sulmona, in procinto di essere provvisoriamente spostati nella vicina Pratola a causa dei lavori di messa in sicurezza dell'istituto.

Erano infatti circa 300, pressoché l'intera popolazione studentesca dell'Itis, i manifestanti che ieri si sono snodati in corteo lungo le vie cittadine per opporsi al trasferimento, deciso a seguito di un accordo tra la Provincia e la dirigenza scolastica. Una protesta pacifica ma decisa, scandita da striscioni e slogan all'indirizzo delle istituzioni: "Ridateci la nostra scuola" o "La scuola nella nostra città", tra i più gettonati.

Il corteo è poi culminato in un incontro presso la statua di Ovidio tra gli studenti ed il sindaco Peppino Ranalli, anch'egli nei giorni scorsi espressosi in maniera assai critica nei confronti della decisione. Al primo cittadino è stato chiesto di "garantire la velocità dei lavori per poter avere una sede adeguata alle esigenze scolastiche".

Dal canto suo Ranalli ha insistito sulla bontà delle sue proposte alternative bocciate dalla Provincia, manifestando al tempo stesso "il timore che il trasferimento possa diventare definitivo" ed asserendo di aver "espresso in tempi non sospetti a regione, Provincia e dirigenti scolastici i timori dell'amministrazione circa la sicurezza dell'edificio", a suo dire rimasti tuttavia "inascoltati".


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