Lunedì sera aveva annunciato tramite Twitter di voler denunciare Silvio Berlusconi per plagio, vista la somiglianza tra il testo del nuovo inno del Pdl (scritto dall'ex premier) e la sua "Gente che spera". Oggi, invece, J-Ax è comparso online un videomessaggio del rapper col quale viene ridimensionata fino al nulla la querelle. Vestito con giacca, cravatta, e immancabile capellino, l'ex leader degli Articolo 31 confessa:
Purtroppo non si può parlare di un vero plagio, gli autori non sono riusciti a esprimere con efficacia il mio concetto. Lo slogan 'gente che spera' mi appartiene è collaudato da oltre dieci anni, ed è tatuato sulla pelle di tutti i miei fan, è scritto sugli zaini di tutti i ragazzi ai quali è stato rubato il futuro dalla politica e dai partiti che così male l'hanno interpretato
J-Ax ha poi chiarito di non essere per nulla infuriato per la querelle con Silvio Berlusconi ma, anzi, "divertito". Il rapper ha quindi iniziato a leggere alcuni messaggi ironici che i suoi 'followers' gli hanno inviato su Twitter ("Per fortuna non si prendono così sul serio...", dice). Infine, conclusione con in sottofondo l'inno di Mameli, tante lacrime (finte), e un saluto alla Nazione: "Ciao italiani, gente che spera")