John Travolta a 60 anni confessa: "La morte di mio figlio? La cosa peggiore che mi sia mai capitata"

"Non avevo più interesse nella vita"

18 Febbraio 2014   10:30  

"Non mi piace l'idea di compiere 60 anni".

John Travolta è sincero quando parla del suo nuovo traguardo.

Oggi infatti compie 60 primavere e l'attore, conosciuto per essere stato Vincent Vega in Pulp Fiction, Danny Zuko in Grease e Tony Manero nella Febbre del sabato sera non ne è entusiasta.

Recentemente in un'intervista al Telegraph aveva affermato:

"Speravo di fare passare la ricorrenza senza troppi clamori".

Una festa di compleanno è la celebrazione della vita e la vita non è sempre stata facile per l'attore di "Senti chi parla."

Il momento più tragico è avvenuto nel 2009, quando, durante una vacanza alle Bahamas ha visto morire il figlio autistico, Jett, per un attacco epilettico.

L'attore John Travolta, nella lunga intervista sul palco del Theatre Royal Drury Lane di Londra, ha ricordato la scomparsa del figlio Jett Travolta, morto nel 2009 a causa di un attacco cardiaco mentre era in vacanza alle Bahamas:

È stata la cosa peggiore che mi sia mai capitata nella vita. La verità è che non sapevo affatto se ce l'avrei fatta ad uscirne. Non avevo più interesse nella vita, mi ci è voluto davvero parecchio per riprendermi.

In seguito al lutto, la star e sua moglie Kelly Preston hanno dichiarato che Jett soffriva della sindrome di Kawasaki, una malattia che provoca l'infiammazione dei vasi sanguigni nei bambini e che, in forma grave, può causare seri problemi al cuore.

Dopo la morte di Jett non volevo più svegliarmi. La Chiesa di Scientology è stata fondamentale nel mio recupero nelle settimane e nei mesi successivi. Sarò per sempre grato a Scientology per il supporto che mi ha dato per due anni interi, dal lunedì alla domenica. Non hanno mai avuto un giorno libero con me, hanno lavorato attraverso diverse angolature delle tecniche per affrontare il dolore e la perdita. È grazie a loro che ne sono uscito e oggi posso parlarne.

 

Anche la sua carriera ha avuto alti e bassi. Il periodo più difficile è stato il decennio fra i 25 e i 35 anni, quando, dopo la nomination all'Oscar per l'interpretazione del ballerino Tony Manero, Hollywood sembrò dimenticarlo. Poi arrivò Quantin Tarantino, con il suo Pulp Fiction e "Meravigliose opportunità e ruoli mi si riaprirono".

Quest'anno uscirà il poker movie The Forger e poi sarà John Gotti nella biografia dedicata al famoso personaggio della mafia, pellicola che uscirà nel 2015.

Ma ha ancora un'ambizione inespressa: recitare nel ruolo del cattivo in un Bond movie.

Mi piacerebbe moltissimo. Non succederà nel prossimo film ma ne ho parlato con i produttori, magari un giorno succederà.


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