L'Abruzzo al voto il 27 e 28 maggio: scegliersi un sindaco ai tempi di crisi e larghe intese

21 Maggio 2013   10:42  

Sarà un test importante quello delle elezioni amministrative di domenica 26 e lunedi 27 che trascende il risultato nei 28 comuni chiamati a scegliere il loro sindaco.

Un test importante perché a votare saranno 120mila cittadini, nel pieno di una devastante crisi economica, sotto un inedito governo di larghe intese, o di ristretti inciuci, a seconda dei punti di vista, e che procede su un campo minato e in un equilibrio fragile e precario.

Un test poi che darà importanti indicazioni anche per le imminenti regionali del 2014. La sfida numericamente più importate a Sulmona, ancora scossa dalla morte del candidato sindaco della coalizione ‘Sulmona Unita’ Fulvio Di Benedetto, ingegnere di 66 anni. Un tragico evento che metterà in dubbio lo svolgimento il 26 e 27 delle votazioni.

Se ne saprà qualcosa di più lunedì prossimo.

La legge attuale che non permette il rinvio delle elezioni a seguito del decesso di uno dei candidati nei comuni superiori ai 15mila abitanti. L'assessore Carlo Masci ha inviato una lettera al ministero dell'Interno e lancia un appello:

''Qualunque cittadino di buon senso si rende conto che le elezioni devono essere rinviate e auspico a tutti gli altri candidati sindaci affinché –ad di là degli aspetti legislativi - esprimano la volontà di rinviare il voto, attraverso il ritiro delle candidature''.

Altrove la campagna elettorale volge al termine con gli ultimi fuochi d'artificio nei altri tee comuni oltre a Sulmona nei tre comuni che superano la soglia dei 10mila abitanti ovvero ALBA ADRIATICA CEPAGATTI ed ATRI. Tra i Comuni abruzzesi con popolazione sopra i 5mila abitanti si vota poi a CIVITELLA DEL TRONTO, NOTARESCO, PIANELLA, LORETO APRUTINO e CARSOLI.

Saranno eletti per ciascuno di questi comuni solo 10 consiglieri, a seguito dei tagli entrati in vigore con la spendig review.

I consiglieri dei comuni tra i 3mila e i cinquemila saranno solo sette, rispetto ai 16 uscenti.

Nei comuni sotto a 1.000 abitanti, il sindaco non avrà una sua giunta. Grande novità è che nei comuni sopra a 5 mila abitanti gli elettori potranno indicare due preferenze, per un uomo e una donna.

L'Abruzzo verde sarà insomma anche un po' più rosa.

 

 


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