L'Abruzzo ucciso dai burocrati: il calvario di Roberto, che vorrebbe aprire una struttura ricettiva

13 Settembre 2013   07:47  

L'entusiasmo, le buone idee, il futuro dell'Abruzzo interno ucciso ogni giono che passa dalla burocrazia kafkiana. A seguire la storia incredbile di una coppia che voleva aprire a Villalago una piccola struttura ricettiva ecocompatibile...

''Il mio nome è Roberto Raimondi e scrivo da Villalago, un piccolo borgo nell’aquilano, ed ho deciso di rivolgermi a voi per portarle a conoscenza dell’assurda situazione surreale e spiacevole che si è venuta a creare in questo piccolo paese, tra l’amministrazione comunale, attualmente in carica, ed il sottoscritto insieme alla propria compagna di origini villalaghesi, a fronte di una nostra richiesta (risalente al Novembre del 2006) di alienazione di terreni edificabili con lo scopo di poter realizzare una struttura ricettiva “ecologica” ed eco-compatibile in una zona specifica del territorio comunale.

Veniamo ai fatti che, ahimè, ci vedono coinvolti e che cercherò di illustrare con dovizia di particolari al fine di essere il più chiaro possibile per comprendere i termini dell’annosa vicenda.

Doverosa una breve premessa per inquadrare i luoghi:

Villalago è un piccolo borgo nella provincia de L’Aquila di neanche 600 residenti (593 secondo l’ultimo censimento), per lo più anziani e con nessuna struttura ricettiva pienamente attiva: esiste un vecchio albergo (degli anni ’60) chiuso da anni in quanto da ristrutturare; c’è poi un B&B di recente ristrutturazione che dopo il primo anno di attività (nel 2010) è stato chiuso ed i proprietari sono spariti nel nulla!

C’è poi un’altra struttura, con camere e ristorante annesso, che non riesce a decollare, in quanto i proprietari (dopo averlo realizzato) non sono stati capaci di farlo funzionare a dovere, cambiando spesso gestione ed attualmente lavora saltuariamente in occasione di qualche pranzo conviviale o cerimonia (tipo comunioni o battesimi).

Ci sono solo tre bar con un paio di trattorie/pizzerie. Qualche negozietto per i beni di prima necessità, per il resto, il nulla cosmico!

Pertanto, alla luce di quanto appena esposto, Io sottoscritto, nativo di Roma, pur condividendo con la propria famiglia di origine romane una villetta, costruita dai genitori a fine anni ’60, in località lacustre denominata Villalago Riviera, ho deciso da qualche anno di stabilirmi in questi splendidi luoghi per cercare insieme alla mia compagna Francesca Gatta, originaria di Villalago, di realizzare un nostro sogno che da tempo cullavamo in cuor nostro: la possibilità di realizzare una struttura ricettiva, eco-compatibile, una cosiddetta “casa ecologica” interamente di legno in modo da potersi integrare perfettamente con la natura circostante potendo offrire un servizio ricettivo di qualità a quelle persone, che come Noi, amano e rispettano la natura circostante.

Ebbene, per realizzare questo nostro progetto, sin dal 2005, anno in cui è iniziata la nostra ricerca del terreno adatto allo scopo, siamo in ballo con le relative amministrazioni comunali che nel frattempo si sono avvicendate nella gestione della “res publica” di questo piccolo borgo montano.

Nel 2005-2006 per dovere di cronaca, va detto, che l’allora amministrazione (di centro-sinistra) stava portando avanti la procedura presso la Regione Abruzzo per l’approvazione di una Variante Generale al P.R.G. per poter inserire in questo nuovo piano alcune zone del territorio comunale da adibirsi proprio a “strutture ricettive” quali B&B, agriturismi e/o piccoli alberghi ed affittacamere.

Questa procedura, ahinoi lunga e macchinosa, si è protratta fino al Dicembre 2009, anno in cui la Regione Abruzzo mise all’ordine del giorno di un “fatidico” Consiglio regionale proprio l’approvazione di tale Variante Generale al P.R.G. del piccolo Comune di Villalago, che superò il primo passaggio procedurale.

Noi pensammo: “Finalmente è fatta! Riusciremo a realizzare il nostro progetto…!! Alleluja ! Ed invece NO!

Passò, invece, tutto un altro anno (il 2010) e parte del 2011 ma l’amministrazione comunale di allora non riuscì a portare in Consiglio comunale l’approvazione definitiva del P.R.G. in quanto la stessa Provincia de L’Aquila aveva sollevato qualche “dubbio tecnico” su alcune zone da stralciare dal suddetto P.R.G. e dichiarò che era stato riscontrato qualche vizio di forma in alcuni documenti parziali che il Comune di Villalago non aveva fornito adeguatamente ai tecnici provinciali.

Interrogando il Sindaco (Cesidio V. Grossi) e alcuni Assessori di allora (Americo Caputi e Pasquale Ciancarelli) però non si veniva a capo di nulla; venivamo sempre “rimbalzati” perché una volta c’era qualcosa che non andava ed un’altra volta invece ci venivano fornite “false” rassicurazioni sminuendo le richieste della Provincia e dichiarando che di lì a poco tutto si sarebbe risolto con l’approvazione del nuovo P.R.G. risollevando le sorti del paese.

In realtà, mancava da fare (sempre da parte del Comune) anche la procedura V.A.S. (valutazione ambientale strategica) come richiesto dalle leggi europee, il piano di lottizzazione delle aree interessate, ed altre piccole amenità che ci fecero capire che il cammino sarebbe stato ancora molto lungo.

In seguito, come altra ciliegina sulla torta, a Maggio del 2011 ci sarebbero state le nuove elezioni amministrative a Villalago in quanto erano trascorsi i 5 anni di mandato della Giunta di centro-sinistra.

Ebbene a Maggio del 2011 avvenne un cambio di scenario: venne eletta, stavolta, una Giunta di centro-destra con nuovo Sindaco ed Assessori ovviamente avversi a quanto fatto in passato dai loro predecessori in quanto in aperta polemica sia politica che personale con gli avversari. Tale nuova Giunta si insediò nel Giugno 2011.

A questo punto, ancora speranzosi, ci rivolgemmo al nuovo Sindaco facendo presente i nostri “desiderata” e la meraviglia (nonché la prima delusione!) arrivò repentina quando il neo Sindaco (il Geom. Fernando Gatta) ci fece capire che così com’era stato concepito e predisposto il nuovo P.R.G. a Lui non stava bene per niente.

Cominciammo a capire che le cose si stavano ulteriormente complicando.
Iniziammo, così a chiedere spesso e volentieri, lumi sulla reale situazione dell’iter per l’approvazione di tale P.R.G.

Passarono altri mesi (finì il 2011) ed ad inizio del 2012 non ricevendo notizie certe e confortanti da parte del Comune e soprattutto dal Sindaco Gatta (che spesso e volentieri neanche rispondeva alle nostre istanze scritte!) decidemmo di alzare il tiro e scrivere a qualcuno più in alto che potesse farci capire, almeno, come stavano realmente le cose in questo piccolo Comune, anche per sapere come regolarsi per il futuro.

Fu così che scrivemmo in primis al Prefetto de L’Aquila (l’allora Dr.ssa Iurato), poi al Presidente della Regione (G. Chiodi), ed anche al Presidente della Provincia (A. Del Corvo), segnalando a Tutti l’anomala situazione venutasi a creare e chiedendo di essere relazionati sull’effettiva procedura e cercando di ottenere notizie certe circa la documentazione adottata per l’iter legislativo e conoscere le motivazioni che impedivano al Comune (o meglio al Sindaco) di approvare il nuovo P.R.G.

Iniziò così una lunga serie di nostre missive e di altrettante risposte da parte delle Istituzioni.

il Prefetto Iurato fu molto gentile e comprensiva e ci informò che entro pochi giorni si sarebbe mossa la Prefettura per chiedere tutto l’incartamento al Comune, alla Provincia ed alla Regione per studiare la situazione.

Dall’Ufficio del Presidente Chiodi, furono altrettanto disponibili nell’assicurarci un loro concreto interessamento coinvolgendo la Provincia e lo stesso Comune di Villalago.

Dalla Provincia de L’Aquila, l’Ufficio di Presidenza (a firma di Del Corvo) ci scrisse, tagliando corto, che per loro era tutto a posto e che la palla passava alla Regione e poi al Comune.

Piccolo dettaglio che dimenticavo: in tutta la procedura, con relativo iter, era coinvolta una figura “sopra le parti” denominata “Commissario ad acta” (incaricato dalla Regione già nel 2010) in quanto il piccolo comune di Villalago era soggetto a tale normativa di legge per via degli stretti rapporti parentali esistenti tra alcuni componenti la Giunta comunale stessa.

Ebbene questo primo “Commissario ad acta” (l’Arch. D’Ascanio) non fece poi un granché per questa piccola comunità se non dimettersi, ad un certo punto, nel Dicembre del 2011 dal suo mandato in Regione (per motivi che esulano la nostra vicenda e per altre vicissitudini - pare – ben note in Regione ed agli organi di stampa che lo videro coinvolto…).

Fu così che fino al successivo Aprile del 2012 il ruolo commissariale rimase scoperto e non fu nominato un nuovo Commissario.

Per fortuna e solo grazie all’interessamento e le giuste pressioni della Prefettura sulla Regione, finalmente ci fu comunicato (proprio ai primi di Maggio del 2012) che era stata nominata una nuova “Commissario ad acta”: tale Dr.ssa Marianna Cerasoli, appartenente all’Ufficio Legale della Regione Abruzzo.

Ebbene anche questa volta, pensammo che la cosa giusta da fare era quella di scrivere anche al nuovo “Commissario ad acta”, sottoponendo a Lei (parte attiva nella procedura dell’iter del P.R.G.) le nostre istanze e la richiesta di delucidazioni sulle procedure adottate e sui comportamenti del Sindaco che continuava a negarci anche appuntamenti ed incontri per avere notizie e novità sull’annosa vicenda, oltre a non rispondere mai alle nostre legittime richieste per iscritto.

Anche in questa circostanza non ottenemmo poi un granchè: la nuova Commissario ad acta, prese tempo dicendoci che aveva bisogno di farsi dare la documentazione completa dal Comune che avrebbe dovuto studiarsi, così passarono inesorabili altri mesi.

Nel secondo semestre del 2012 ci fu un altro colpo di scena, cambiò anche il Prefetto a L’Aquila, arrivò infatti ad Ottobre da Messina, il Dr. Francesco Alecci, al quale, ovviamente rigirammo di nuovo le nostre istanze, ricevendo peraltro in tempi brevi rassicurazioni sull’immediato interessamento della Prefettura aquilana, con la nuova guida.

Si arriva così quasi alla fine del 2012, quando dopo un intenso scambio di missive con la Commissario ad acta, da Noi pressata sull’argomento, con la Prefettura, che si impegnò nuovamente e con la Regione che interpellò un Ufficio Tecnico della Provincia (diretto dal Dr.Bonanni), ci venne fatto capire, in pratica, che nessuno dei soggetti interessati era responsabile del “blocco burocratico” e che poteva forzare più di tanto la mano alla Giunta Comunale, in particolare al Sindaco, che aveva solo Lui il potere di approvare o bocciare l’intero P.R.G.
In particolare l’Ufficio Tecnico della Provincia ci rispose piuttosto risentito, che dal canto loro “nulla ostava l’iter” e che avevano chiesto più volte altra documentazione al Comune di Villalago che però non rispondeva e non l’aveva fornita, oltre a non avviare la procedura V.A.S. come richiesto dalle normative della Comunità Europea.

Altra persona, che ci fece capire che non poteva nulla, fu proprio la neo-Commissario ad acta che si dichiarò impotente (dato il Suo ruolo commissariale di semplice controllo amministrativo) adducendo, in pratica, che la colpa del cosiddetto “fermo biologico” della procedura era solo dell’UTC del Comune di Villalago (Geom. Luigi Nassi) e del Sindaco (Geom. Fernando Gatta) che non Le fornivano tutta la documentazione da Lei richiesta a più riprese durante i mesi precedenti.

Arriviamo così all’inizio del 2013 (a Febbraio, per la precisione) e stanchi anche Noi di tutta questa inutile trafila, decidiamo di scrivere a tutti i Consiglieri Regionali dell’Abruzzo, nuovamente al Presidente Chiodi, nuovamente al Prefetto Alecci e nuovamente sia al Commissario ad acta, che al Sindaco di Villalago.

Ebbene volete sapere, o potete già immaginare, come sia andata a finire da Febbraio ad oggi?

A Marzo del 2013, il Prefetto Dr. Alecci, ci disse che avrebbe nuovamente contattato il Sindaco di Villalago chiedendo spiegazioni anche del fatto che nemmeno a Lui si rispondeva per iscritto (…altro fatto surreale ed assurdo!).

Il Presidente Chiodi non l’abbiamo più sentito, visto che avevamo scritto ai Suoi Consiglieri, molti dei quali si erano offerti di interessarsi presso gli Uffici competenti (…entro quando non ci è dato sapere!) e che ci avrebbero fornito notizie appena possibile (…di fatto stiamo ancora aspettando!!).

La neo-“Commissario ad acta”, ci disse in pratica di “non rivolgerci più a Lei, visto che non aveva novità e quello che aveva da dirci ce lo aveva già scritto a chiare lettere in più occasioni: il Suo ruolo commissariale Le impediva di fare pressioni al Sindaco per l’approvazione del PRG che era di stretta competenza e spettava quindi solo a Lui ed alla Sua Giunta!” (…in pratica si inc**** e da allora non l’abbiamo più sentita! …complimenti a lei ed al Suo ruolo istituzionale…fantastica!).

Il Sindaco, dal canto suo, NON CI HA MAI RISPOSTO PER ISCRITTO IN MERITO A TUTTA LA VICENDA.

Risultato finale:Lui ed a Tutti i Suoi Assessori si guardano bene dall’affrontare l’argomento in paese, solo perché ci siamo permessi di scrivere alle Istituzioni per vedere di risolvere una faccenda ingarbugliata ed oppressa dalla burocrazia e gestita male da “presunti” politici e che pare, in sostanza, non interessi più di tanto a nessuno degli attori coinvolti.

Poco prima delle recenti Elezioni Politiche, abbiamo scritto anche all’Onorevole Paola Pelino (abruzzese D.o.c.) cercando una Sua intercessione sulla vicenda.

Inizialmente ci ha risposto che si sarebbe interessata una volta terminate le consultazioni elettorali per darLe il tempo di organizzarsi.

Ebbene, appena ri-eletta Senatrice per l’Abruzzo, Le abbiamo riscritto per congratularci e richiedere un Suo intervento; risultato: aspettiamo ancora una Sua risposta in merito!

Arriviamo quindi a Maggio 2013, l’ultimo atto perpetrato dal Sindaco Gatta, il quale incontrato in un bar della Piazza principale di Villalago (…visto che in Comune non ci riceveva ed alle nostre lettere non rispondeva…), non potendo sfuggire alle mie ennesime richieste di chiarimenti dopo un lungo colloquio col sottoscritto, è stato capace solo di dirmi:

Riferisci al Prefetto “ di farsi i c**** suoi…” (testuali parole, proferite, peraltro in dialetto abruzzese!);

Dicci alla Commissaria, con tutti i soldi che prende in Regione, di venire Lei a prendersi le fotocopie dei documenti che Le servono direttamente al Comune di Villalago…;

Tu perché non pensi di andare da un’altra parte visto che non sei obbligato a stare a Villalago?;

Quel PRG fa schifo ed Io (sindaco) non l’approverò mai per fare un piacere a quegli altri. 

Se proprio vuoi un terreno, prova a scrivere una richiesta all’UTC e vediamo se un pezzo di terra salta fuori secondo il vigente PRG del 1998 (…l’ennesima beffa, per non dire altro!).

Ebbene Io quella richiesta l’ho fatta ed inoltrata, il 13 maggio 2013 e ad oggi NON HO MAI RICEVUTO ALCUNA RISPOSTA SCRITTA NE’ DALL’UTC(Geom. Nassi) NE’ TANTOMENO DAL CARO SINDACO !!.

A questo punto, essendo trascorsi più di 90 giorni, abbiamo deciso di scrivere una lettera di sollecito all’UTC in data 28 Agosto 2013, e non avendo avuto risposta neanche stavolta, abbiamo provveduto ad inoltrare in data 2 Settembre 2013 regolare denuncia (a firma della mia compagna Francesca) presso la locale stazione dei Carabinieri di Scanno (il paese limitrofo) per inosservanza della L.241/90 e Dlgs. 150/09 in materia di “trasparenza amministrativa della Pubblica Amministrazione” , oltre ad avere inviato una lettera di richiesta di “ulteriori” chiarimenti al Sindaco di Villalago (consegnata a mano in Comune e protocollata con data 2/9 u.s.) per l’ennesima, e speriamo, ultima volta.

La storia, però, per Noi non finisce qui.

Roberto Raimondi e Francesca Gatta

 

Abbiamo raccolto la storia di Roberto e Francesca per diritto dovere di cronaca, siamo comunque aperti a raccogliere le testimonianze di chiunque abbia qualcosa da dire in merito alla vicenda, soprattutto dalle istituzioni tirate in ballo.


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