L'Aquila - Borgo a Buggiano, parla Ianni: "Più cattiveria, bisogna crederci fino alla fine"

"Poca lucidità, troppo nervosismo"

17 Marzo 2013   20:10  

“Dobbiamo essere più lucidi davanti perché oggi comunque la squadra ha provato a giocare dall’ inizio – inizia il tecnico Ianni – Siamo arrivati pure diverse volte in avanti, ma ci vuole quel pizzico di lucidità in più negli ultimi 16 metri. Purtroppo neanche gli episodi ci girano a favore. I ragazzi mi dicono ci fosse un rigore netto, poi queste sono le partite che sblocchi con un episodio e poi fai tue. Invece man mano che va avanti la partita non trovi l’ episodio giusto e diventa difficile sfondare. Però dobbiamo avere la capacità di crederci fino alla fine in queste occasioni.

E’ normale trovare squadre così che lottano per non retrocedere – prosegue Ianni - Conoscevamo la loro capacità di difendersi, nelle ultime tredici partite hanno perso solo una volta, a Lamezia. Siamo noi che, nonostante avessimo interpretato bene il primo tempo cercando sempre di giocar palla, negli ultimi venti minuti non ci abbiamo creduto e ci siamo innervositi. Ora dobbiamo ripartire credendo in ogni partita fino alla fine, la squadra non vuole mollare e vuole dare tutto.

La squadra ha provato a giocare contro un avversario che è stato tutto dietro fino alla fine. Credo abbiamo sviluppato anche buone situazioni sulle fasce rispetto alle ultime uscite. E credo che Ripa abbia avuto un paio di occasioni importanti, poi il salvataggio su D’ Amico nel secondo tempo. Stiamo cercando di giocarcela anche con più serenità, ma dobbiamo sbloccarci mentalmente. E’ un  aspetto soprattutto mentale, quando non troviamo il gol la squadra si innervosisce e non crede a vincerla fino alla fine. E questo secondo me è un aspetto che va assolutamente rivisto per una squadra come la nostra. Altri problemi? Assolutamente no, lo ripeto. Noi vogliamo raggiungere l’ obiettivo, questo lo diciamo ogni giorno. In questo momento stiamo trovando delle difficoltà in casa, credo sia sotto gli occhi di tutti. Poi non ci gira neanche bene, purtroppo rigori non ce ne vedono, rimpalli sempre a favore loro, poi l’ arbitro nella ripresa non ci ha fatto più giocare, ogni palla fischiava fallo.

Psicologicamente sentiamo l’ aspetto casalingo. Quando vediamo che man mano andiamo avanti senza far gol, la squadra assume la mentalità sbagliata. Perde lucidità, cerca la via del gol con nervosismo. Non possiamo regalare tratti di partita per la giocata frettolosa o per l’ ansia di non riuscire a vincere.     

E’ preoccupante l’ aspetto mentale nelle partite casalinghe. L’ atteggiamento è quello di un gruppo unito che vuole arrivare, ma non riusciamo a trasformare in campo tutto quello che vorremmo. I ragazzi sono usciti stremati, ma ci vuole quella cattiveria in più che ti aiuta nei momenti di difficoltà. In ottica play off? Innanzitutto pensiamo a giocarcela fino alla fine, e poi l’ esperienza mi insegna che il campionato è una cosa e i play off un’altra. Adesso una squadra che ogni domenica è chiamata a vincere spreca tante energie mentali e in campo non vedo quella freschezza mentale che in tante occasioni questa squadra ha dimostrato. I play off invece sarebbero un altro campionato e senza l’ affanno di rincorrere una squadra esperta come la nostra se la giocherebbe fino alla fine.” (a.f.)   


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