L'Aquila - Chieti, il derby di Del Pinto. "L'Aquila è L'Aquila, ma voglio la Prima col Chieti"

"Una cosa chiedo, gli Irriducibili di nuovo in Curva Volpi"

22 Maggio 2013   19:26  

A quattro giorni dal derby play off L’Aquila – Chieti è stato d’ obbligo sentire Lorenzo Del Pinto. Pilastro del Chieti e aquilano doc, sarà di certo sicuro protagonista del match di domenica prossima.   

Del Pinto ormai è un cliché consolidato: prima di ogni derby con L’Aquila, nelle interviste lei è sempre il più gettonato. Sarà, come al solito, partita speciale per lei.  

Sicuramente, ci tengo particolarmente a fare bene nella mia città. Chi non ci terrebbe davanti ad amici e familiari?

Lei respira i climi di entrambe le città. Che aria tira e che differenze riscontra?

A Chieti c’ è entusiasmo, la tifoseria ci crede come ci crediamo noi. A L’Aquila anche, ho visto striscioni e bandiere appesi qua e là. Si nota che l’ atmosfera è cambiata rispetto a un paio di settimane fa. Nel capoluogo sicuramente si nota un pizzico di tensione in più, a Chieti invece c'è più tranquillità.

In due parole il segreto del Chieti di quest’ anno.

Il gruppo ed il sacrificio di un anno d’allenamenti. Il lavoro paga.

Ad ogni esultanza si vede quanto è unito il gruppo. Fuori dal campo invece?

Siamo un gruppo d’ amici, dentro e fuori dal campo. Dall’ anno scorso è andata via parecchia gente ma l’ ossatura è rimasta quella e abbiamo legato subito coi nuovi. Il fatto di essere tutti giovani aiuta molto a cementificare. Magari con tanti ‘senatori’ le dinamiche sarebbero state diverse.

Su De Patre, invece, cosa ci dice? Cosa ha dato in più a questa squadra?

Mette sempre in risalto il gruppo rispetto ai singoli. Ha lavorato molto mentalmente, ha predicato convinzione nei propri mezzi sin dal primo giorno di ritiro.

Dieci mesi indietro, la prima impressione in quel di Colle di mezzo.

Vedendo i vari Mungo, Verna, Gandelli e Di Filippo mi sono subito accorto che i giovani sarebbero stati di assoluto valore. Credo sia stato fatto un grosso lavoro da parte di Battisti e Di Giampaolo.

Con i play off tutti da giocare, cosa sente di chiedere alla piazza di Chieti?

Vorrei che tornassero gli Irriducibili in curva per essere il dodicesimo uomo in campo come sanno fare.

L’Aquila, invece, come la vede?

Non lo so, ancora non vedo le partite, ma col nuovo mister avranno lavorato mentalmente. Saranno carichi e motivati, è una squadra esperta e hanno giocatori che possono risolvere la partita da un momento all’ altro.

I rossoblù sono partiti con grandi ambizioni, secondo lei cosa non è andato?

I campionati sono strani, i fattori per vincere sono tanti. Non vuole essere retorica, ma a mio avviso il campo pessimo ha condizionato molto una squadra così tecnica.

Chi meriterebbe di più di andare in Prima Divisione tra L’Aquila e Chieti?

Per me L’Aquila è L’Aquila, ma dico Chieti perché siamo stati una grande rivelazione e abbiamo dato continuità alla qualificazione play off della stagione scorsa.

E la favorita nella corsa play off?

L’ Aprilia. (ride scaramanticamente Del Pinto, ndr)

Il suo è stato un campionatone. Personalmente che aspettative hai dai play off?

Vorrei vincerli per andare in Prima Divisione col Chieti.

E dal futuro invece?

Vedremo dalle richieste. Io spero di salire di categoria.

Alessandro Fallocco 

 

 


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