L'Aquila, Chiodi: "A Lecce la storia, ora è L'Aquila che deve dimostrare: riempiamo il Fattori"

E al calcio minore: "Facciamo sistema, anticipate al sabato"

10 Settembre 2013   19:30  

E' a metà tra i ricordi e il futuro. Tra le emozioni recenti e le prossime sfide. Ma è comunque un momento bellissimo per Corrado Chiodi e L'Aquila tutta. Società, squadra e tifoseria.   

"C'è poco da dire, a Lecce è stata la gioia più grande dopo la vittoria dei play off - racconta Corrado Chiodi ad abruzzo24ore - Una sensazione unica. Intensa, inaspettata, troppo bella. Non potete capire quando sono entrato in campo a salutare i ragazzi. Dal terreno di gioco il Via del Mare è altissimo. Mai visto uno stadio del genere. Incute timore solo a vederlo. E poi il blasone. Tre anni fa noi eravamo in D, loro erano in A."

E L'Aquila?

Avete scritto bene voi, tatticamente perfetta. All' inizio vedevo il Lecce agire a tutto campo, mentre il nostro pressing era solo a metà campo. Ero un po' preoccupato, poi ho capito il concetto tattico di Pagliari: avvicinare i reparti e salire tutti insieme.

Poi il gol del "pallino del presidente"...

(Ride ndc)... Spettacolare, spettacolare. Ha fatto una piroetta e...tac. C'è poco da fare, per vincere le partite ci vuole chi la butta dentro. Ah, e mi permetta.

Prego.

Ci vuole anche chi i gol li evita. Senza il recupero di Gizzi staremmo parlando di un altro risultato. La partita l' ha vinta anche lui.

Impresa a Lecce, quattro punti in classifica, morale alto. E adesso?

E adesso niente. Abbassiamo la testa e cacciamo l' orgoglio. Aver vinto a Lecce è tutt'oggi un sogno. Ma è pur sempre una partita, inutile illudersi. Diciamo che siamo gasati ma che stiamo con i piedi ben saldi per terra.

Non è che l' entusiasmo partorisca qualche svincolato di lusso, no?

Il mercato non si ferma mai, ma a meno di particolari evoluzioni, stiamo bene così. 

Intanto domenica arriva il Pisa.

A me interessano solo due cose. Che la squadra si impegni e che la città riempia lo stadio. Domani inizia la prevendita. Per esperienza ho capito che L'Aquila è ancora una piazza da ultimo minuto, ma spero di iniziare con un' impennata. Adesso è L'Aquila città che deve dimostrare.

Obiettivo pienone, iniziative?

Ne stiamo studiando diverse, ma l' appello principale lo rivolgo al calcio minore. Abbiamo 25, 30 squadre sul territorio che giocano la domenica nel nostro stesso orario. Tra giocatori, dirigenti e seguito, fate voi i conti di quanti potenziali sostenitori perdiamo. A tutti loro dico: anticipate al sabato o alla domenica mattina. Facciamo sistema, cresciamo tutti insieme.

Alessandro Fallocco    

 


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