L'Aquila, Chiodi: "Ora godiamoci la Pasqua, poi invadiamo Frosinone"

Il punto col presidente su squadra, società e futuro

18 Aprile 2014   07:13  

A due giorni dalla Pasqua abbiamo raggiunto il presidente dell’ Aquila, Corrado Chiodi. Non solo per gli auguri di rito, ma per un’ intervista a tutto tondo sul momento rossoblù. 

Presidente partiamo dai risultati del campo. La stagione non è finita, quindi non vuole essere un bilancio. Ma qualche mese fa, chi l’ avrebbe detto?

Ci ritroviamo al di là di ogni aspettativa. Pensavamo di fare un campionato di transizione e di sfruttare questa stagione per conoscere un mondo diverso. Abbiamo capito che siamo competitivi e che possiamo fare qualcosa di importante. I play off sono pur sempre una lotteria.

A proposito di play off, scaramantico?

Ovviamente, nel calcio non si può non esserlo.

Parliamo di due protagonisti di questa annata: Pagliari e Di Nicola.

A livello di rosa non possiamo competere individualmente con realtà molto più importanti. Ma grazie ad alcune componenti tanti elementi rendono più. Due di queste componenti sono il direttore ed il tecnico. Ercole ha allestito un ottimo organico, Pagliari è riuscito ad unirlo e a valorizzarlo.

Si rincorrono voci di mercato su Ercole Di Nicola.

Tra noi c’ è una stretta di mano ed a me basta quella.

Il futuro di Pagliari, invece?

L’ anno scorso dopo aver vinto ci sedemmo a tavolino. Adesso a campionato finito prenderemo insieme una decisione. Come dice sempre lui, nel calcio contano le motivazioni.

Passiamo alla società. Con l’ ingresso di Martino, Guerra e La Posta L’Aquila è un club più forte. Cosa ci racconta dei tre nuovi soci?

Sono tre personaggi sui quali contiamo tanto. Martino ha un’ esperienza di primo piano nel panorama calcistico regionale essendo stato vice presidente del Pescara. Ha le idee chiare, credo voglia fare cose importanti. Guerra è un commerciante che vuole fare qualcosa per aiutare un territorio sul quale è radicato da anni. La Posta è l’ unico costruttore dei tre. La famiglia ha avuto esperienze nel Sora calcio, sta lavorando in zona e non si è fatto scappare la possibilità di entrare a far parte del nostro gruppo.

Come cambia l’ asset societario?

Martino ha acquisito il 13% ed è entrato nel cda, Guerra il 5%, La Posta il 2%. Io sono sceso al 15 % delle quote, vice presidente ed amministratore al 14%, gli altri soci maggioritari al 10%. Poi ci sono i soci minori.

Sono usciti invece Taffo e De Sanctis.

E’ stato un dispiacere per Goffredo, ma soprattutto per Peppe. Peppe vive di calcio, in trasferta non manca mai. Negli anni hanno dato un contributo importante, sono sicuro rimarranno entrambi sempre al nostro fianco.

L’ obiettivo resta?

Quello di allargare ancora il cerchio societario. Chi vuole fare cose buone per L’Aquila, ben venga. Tanto che non escludo che possa entrare qualcun altro.

L’obiezione più comune è: quando nel pollaio ci sono troppi galli…

Guardi, nel momento in cui le basi economiche sono solide, tutto diventa più semplice. Siamo tanti soci, ma condividiamo tutto. C’ è confronto, ma non abbiamo mai avuto una discussione. Abbiamo condiviso piaceri e dispiaceri in armonia. Più siamo, più ci si aiuta a vicenda.

Capitolo Acquasanta: finalmente aggiudicati i lavori. A caldo cosa ha pensato?

Che se finiscono in tempo faremo il salto di qualità. Spero non ci siano ricorsi in modo che questa ditta teramana possa iniziare il primo possibile. Se si dovessero rispettare rigorosamente i tempi, a fine luglio dovremmo avere lo stadio.

Tanti soci, tanti costruttori. Nessuno di voi ha partecipato alla gara?

No, in caso di aggiudicazione si sarebbero innescate delle voci che non fanno parte del nostro stile.

A quarantotto ore dalla Pasqua, cosa dice al popolo rossoblù?

Sono d’obbligo i migliori auguri per una serena Pasqua a squadra, staff tecnico, dirigenti e collaboratori. Ma soprattutto ai tifosi che ci stanno vicino nei momenti belli e brutti e che sono sempre di più. E poi, mi permetta…

Prego.

Ora godiamoci la Pasqua, ma poi invadiamo Frosinone. E’ essenziale rimanere entro il quinto posto e la squadra lo merita. La nostra tifoseria sarà capace anche di questo.

Alessandro Fallocco

 


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