L'Aquila: Consiglio comunale sulla legge per la ricostruzione, clima teso e tempi stretti

10 Luglio 2012   10:16  

Era previsto per il 12 luglio prossimo il consiglio comunale, al centro la legge sul terremoto che arriva dopo oltre tre anni in Parlamento, mentre di tutta fretta l'anticipo ad oggi.

E si preannuncia una riunione di fuoco.

Malumori e critiche affollano il futuro del legge, che così come formulata sembra non rispondere alle esigenze dei sindaci e neanche ai documenti stilati con il Governo.

Cinque sindaci del cratere si sono già dimessi da coordinatori delle aree omogenee, e anche dalle opposizioni in Consiglio comunale sono giunte accuse nei confronti dell'amministrazione comunale.

Per il consigliere comunale di L'Aquila città aperta Giorgio De Matteis la riunione dell'assemblea civica (anticipata in vista della discussione del decreto legge prevista per dopodomani, giovedì 12 luglio) doveva e poteva essere convocata già da tempo: "Siamo di fronte alla città dell'incapacità dell'Amministrazione attiva di gestire i problemi della città".

Un'accusa a cui ha replicato il presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti: "Faccio sommessamente notare a De Matteis che il testo da emendare è stato 'divulgato' solo venerdì".

"Dopo tre anni di inutili battaglie e che fanno presagire l’inizio di una nuova lotta - dice Morena Pasqualone, dell'Udc- che, dalle premesse, appare comunque impari e che magari si sarebbe potuta evitare se, ascoltando le richieste di chi chiedeva una tempestiva convocazione del consiglio comunale (che immaginiamo sappia cosa chiedere per la sua città!) per poter meglio e per tempo valutare il testo normativo, non ci si sarebbe ridotti infine a tentare la improbabile strada degli emendamenti. 


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