L'Aquila, l'abbraccio squadra - tifosi. Pagliari: "Fiero e orgoglioso di allenare per L'Aquila"

Di Nicola: "Ogni cosa ha una fine, la mia spero sia la B"

06 Aprile 2014   20:04  

A Gubbio è festa a fine partita sotto il settore ospiti affollato dai 400 e più tifosi rossoblù. Tanti applausi e giocatori spogliati dall' affetto dei propri ultras. Poi, come mostra il video sottostante, l' abbraccio tra squadra e supporters è proseguito con un coro che ormai è diventato un cult: "L'aquilano si deve alzare", sintesi della situazione attuale e della volontà da parte di tanti giovani aquilani di restare ed andare avanti nella propria città. 

 


 

Giovanni Pagliari, che come i giocatori ha gioito sotto il settore ospiti con i tanti aquilani, in sala stampa ritrova Ercole Di Nicola, che abbraccia e col quale affronta le domande di rito (nel primo video l' audio delle interviste, con la foto dei due proprio sotto la schermata del Televideo che mostra la classifica aggiornata).   

"Questa squadra qui - inizia il tecnico di Tolentino - di partite ne ha sbagliate pochissime, tra cui quella di domenica col Pontedera. Col Gubbio non c' è stata partita, li temevo molto ma dopo l' espulsione non c' è stata più partita. Oggi ho cambiato quattro o cinque giocatori rispetto a domenica scorsa, perchè abbiamo venti titolari in gruppo.  

E' stata una cosa commovente, bellissima - il pensiero di Pagliari sull' apporto ed il numero dei tifosi - Anche per l' applauso che m' hanno riservato prima della gara. E' il ventesimo anno che alleno, sono stato anche su piazze importanti, ma qui c' è qualcos' altro. Qui non è solo il calcio, è qualcos' altro di cui t' accorgi vivendo la quotidianeità a L'Aquila. Questa volta posso dire veramente che sono orgoglioso e fiero di cosa stiamo facendo e di allenare per L'Aquila. 

Ora ci godiamo la pausa - conclude Pagliari - Ma i ragazzi già sanno che il secondo che arriva per me è il primo degli sconfitti. Battere i record va bene, ma per entrare nella storia bisogna vincere. Sono convinto che questo gruppo non ha finito di stupire, ho sensazioni positive".

"Ho iniziato a L'Aquila proprio nell' anno del terremoto - inizia Ercole Di Nicola - Sono cinque anni che siamo riusciti a riportare il capoluogo d' Abruzzo nel posto che merita e sinceramente vedere adesso L'Aquila lottare per la serie B è un' emozione fortissima.

A L'Aquila c' è parte del mio cuore - conclude Di Nicola parlando del suo futuro - Io sto bene a L'Aquila, ma vi dico che in tutte le cose c' è un inizio ed una fine. Speriamo che la mia fine a L'Aquila coincida con l' arrivo della serie B".  

Alessandro Fallocco

 

 


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