L'Aquila. Parla Colussi, l' anno scorso gran protagonista all' Arechi.

Oggi, tecnico, avverte: "Attenti al primo quarto d'ora"

05 Ottobre 2013   14:26  

L’anno scorso fu proprio lui a “spaccare” la partita dell’ Arechi, da bravo ex. Ingresso in campo sul 2 a 0 per i granata. Rigore procurato, lo zampino nelle due espulsioni avversarie, il contropiede orchestrato per il definitivo 2 a 3 di Infantino.

Insomma, nonostante il suo nome non compaia negli annali, la storica vittoria all’ Arechi porterà per sempre la sigla di Roberto Colussi, almeno per chi c’ era.

C’ era ancora mister Graziani, mi sembra un’ era fa – scherza Colussi – Mi procurai il rigore, poi facemmo il 2 a 2 con Marco (Pomante, ndr), fino al contropiede finale con il gol di Saveriano (Infantino, ndr).Avevamo fatto un gran secondo tempo, non capita spesso di ribaltare un 2 a 0 contro una corazzata come la Salernitana.  

Stessa partita in veste diversa. Ieri giocatore rossoblù, oggi collaboratore tecnico nello staff di Giovanni Pagliari. E con una categoria di differenza. Lei come la vivrà?

Sembra un’ era fa. Le sensazioni sono abbastanza simili. Anzi, forse addirittura le tensioni sono superiori, anche se le vivi in maniera totalmente diversa. Ma ci sono sempre la tensione del pre-partita e il pensiero di aver fatto il possibile in settimana per preparare al meglio la partita.

In campo che partita sarà?

Dovremo affrontare la gara concentrati sin da subito. La Salernitana cerca sempre di imporsi nel primo quarto d’ ora e a squadre di questo calibro non si possono regalare tempi. Dovremo cercare di sfruttare le nostre qualità.

La Salernitana secondo Colussi.

Ha cambiato modulo, adesso gioca con un 4-3-1-2. Hanno tutta gente di categoria. E poi c’è Ginestra che sembra dorma durante la partita, poi alla prima occasione ti fa gol. Sono molto forti sui calci piazzati, hanno una rosa con molti centimetri.

Scaramantico o pronostico secco?

Io spero di vincere ogni domenica, ma sul pronostico non mi pronuncio. C’ è di peggio, ma anche io sono abbastanza scaramantico.

Come si lavora con Pagliari?

Si lavora sempre al massimo. Anche perché la domenica è lo specchio della settimana. Cerco di dare una mano, qualsiasi cosa mi si chieda. Di solito mi concentro molto nel visionare le partite degli avversari, insieme a Giovanni (Migliorelli, ndr). Poi ogni tanto ognuno di noi lavora per reparti. Io ringrazierò sempre il mister per questa opportunità.

Da giocatore ha avuto tanti allenatori importanti. Differenze e punti di contatto con Pagliari?

Ho avuto Allegri a Sassuolo, Maran a Catania e Di Francesco a Lanciano. Ognuno ha il suo carattere, i suoi pregi e difetti. Nel complesso è stata una gran fortuna essere stati con allenatori che ora lavorano in serie A. Pagliari? E’ molto professionale, sta sempre attento a tutto, soprattutto a livello caratteriale.

Che gruppo è quello attuale?

C’è un buon mix tra giovani e vecchi che si rispettano e lavorano bene insieme. Tecnicamente ci sono buone basi, ma c’ è sempre da migliorare.

 

Alessandro Fallocco 

 

 


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