L'Aquila, a Reggio ulteriore conferma dei progressi. Ma l'attacco è Sandomenico dipendente..

20 Ottobre 2014   07:59  

Dopo i due successi consecutivi con Teramo e Lucchese, L'Aquila è stata fermata sul pari in casa della Reggiana in quello che era a tutti gli effetti l'incontro di cartello della giornata nel girone.

L'1-1 finale appare sostanzialmente come il risultato più giusto, alla luce di una prima frazione in cui i rossoblù si sono nel complesso fatti preferire per maggiore propositività ed ordine tattico ed una ripresa in cui i padroni di casa si sono rifatti prepotentemente sotto, cercando anche inutilmente il sorpasso.

A conti fatti, il punto conseguito al "Mapei Stadium" non è affatto da buttare, sia perché conseguito contro una compagine che fino a ieri era al vertice della classifica ed ha confermato la propria forza, sia perché i rossoblù hanno dato una ulteriore dimostrazione di aver davvero cambiato marcia dopo l'avvento in panchina di Nunzio Zavettieri.

La manovra è apparsa nettamente più fluida e meno spezzettata, in particolar modo sulle fasce laterali, il centrocampo ha mostrato un'incoraggiante lucidità nel dettare i tempi ed i ritmi e la difesa ha saputo reggere l'urto del forte attacco granata, subendo la rete del pari solo per effetto di un calcio piazzato magistralmente battuto da Bruccini.

Resta da migliorare, invece, la fase offensiva, in cui il pur volenteroso Perna appare ancora in ritardo di condizione ed avulso dagli schemi, oltre che ancora a quota zero reti. Tanta corsa e buoni numeri ma scarsa efficacia, anche per Ceccarelli ed il subentrato Pacilli: in tale contesto, dunque, non può non risaltare ancora di più il momento magico di Salvatore Sandomenico, al terzo gol consecutivo, ed inoltre propiziatore di qualsiasi altra azione offensiva degna di nota dei suoi.

L'esplosione dell'esterno campano è senza alcun dubbio una nota lietissima, ma è altrettanto evidente che il reparto avanzato in questo momento non sembra in grado di prescindere dal suo estro e dalle sue accelerazioni.

Una compagine che punta al vertice non può evidentemente permettersi di dipendere da un solo elemento: è dunque d'obbligo che anche gli altri attaccanti siano al più presto in grado di essere decisivi, cosicché il salto di qualità sarà compiuto e nessun traguardo sarà di fatto precluso.

Lorenzo Ciccarelli


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