L'Aquila, anche le casette di Berlusconi ora sono inagibili!

Divieto di uscire in balcone e interdette le zone sottostanti

03 Settembre 2014   16:12  

Incredibile a L'Aquila dopo il crollo di un balcone di una delle cosiddette "Casette di Berlusconi" il sindaco Massimo Cialente emette un'ordinanza di parziale inagibilità di alcuni degli stessi edifici.

Il crollo del balcone, che solo miracolosamente non ha avuto conseguenze nefaste, è stato causato dalla realizzazione capestre di alcune palazzine "messe su" a tempo di record ed in particolare nel periodo invernale.
Il manufatto che è rovinosamente crollato si trovava in una delle cosiddette newtown, quella di Cese di Preturo, e dai successivi sopralluoghi è apparso subito evidente che era mancante di guaina ed il legno di cui era composto è completamente marcito dopo solo tre inverni aquilani.

La ditta che lo ha realizzato, e che ha realizzato decine di altre palazzine, è poi misteriosamente fallita dopo il luculliano appalto.
Ricordiamo, infatti, che gli appartamenti sono costati in media 1.950€ al metro quadro.

Ora il sindaco Cialente si è visto costretto ad emettere un'ordinanza che prevede la non agibilità di tutti i balconi degli appartamenti gemelli e l'inibizione delle aree sottostanti per motivi di sicurezza pubblica.

Questo fa dell'Aquila la prima città che estende la zona interdetta oltre alle aree colpite dal sisma anche a quelle costruite come abitati provvisori sostitutivi.

Un tristissimo privato che pone un'ombra inquietante soprattutto per quei quasi 15.000 aquilani che ancora vi abitano e sono in attesa di tornare a casa.

L'Aquila estende, per la prima volta dal 6 aprile 2009, la sua Zona Rossa e lo fa tra le casette fatte per assicurare l'incolumità alla sua popolazione!


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