L'Aquila, chiusura reparto Medicina. Perilli: "La politica e le istituzioni prendano posizione"

29 Luglio 2013   17:49  

"Mi unisco a quanti, in questi giorni, hanno manifestato il proprio dissenso rispetto alla chiusura del reparto di Medicina generale dell’ospedale regionale San Salvatore.

Le migliaia di firme raccolte in pochi giorni, le vibranti proteste da parte di operatori sanitari, utenti e cittadini, nonché di rappresentanti istituzionali, testimoniano quello che è lo stato d’animo della città intera rispetto a questa decisione, che va a colpire un autentico fiore all’occhiello della sanità cittadina e regionale".

Lo scrive in una nota il consigliere comunale (Fed- Rifondazione Comunista) Enrico Perilli.

"Da quasi cento anni -spiega Perilli - il reparto di Medicina Generale costituisce infatti un presidio di eccellenza sanitaria che, con il tempo, è andato crescendo, rappresentando sempre un punto di riferimento fondamentale per la città dell’Aquila, per la sua provincia e per l’intero Abruzzo.

La scelta, che priverebbe la cittadinanza di un bene comune in un campo fondamentale quale quello sanitario e del diritto alla salute, dimostra che il presidente Chiodi non conosce nulla della realtà e della sanità aquilana e che nulla gli importa del capoluogo di Regione.

La chiusura del reparto, con il possibile trasferimento dei medici che vi operano, tutti qualificatissimi, costituisce un colpo gravissimo per la città e la penalizza ulteriormente".

"Pertanto -conclude Perilli- esorto tutto il mondo politico e istituzionale  a prendere una posizione rispetto a un fatto di tale gravità e invito il presidente Chiodi e il direttore generale della Asl a tornare sui propri passi, rispettando e considerando le migliaia di proteste che non possono essere ignorate da chi amministra la Regione e la sanità locale.

 


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