L'Aquila, col Pisa la beffa dopo il sogno. L'Aquila - Pisa 0-1

11 Maggio 2014   20:17  

Sfuma il sogno e arriva la beffa. Fin troppo presto per quello che si era visto in campo e per chi già si era rassegnato all’ idea di supplementari e, chissà, dei rigori. E invece a tre minuti dal termine ecco l’ inzuccata di Goldaniga che ammutolisce il Fattori ed esalta i 700 pisani del settore ospiti, fino ad allora in silenzio.

Questo è il calcio, signori. Dove non sempre vince il migliore e dove, strane leggi non scritte, se non capitalizzi quanto crei, alla fine paghi. Sfortuna da una parte, propri limiti dall’ altra. E con un Provedel (classe ‘94) in giornata di grazia. Alla fine L’Aquila crolla dopo una gara dominata per un tempo e mezzo, un paio di occasioni sciupate e due legni. Il Pisa ringrazia e re Mida Goldaniga trasforma in oro la capacità di aver saputo soffrire con ordine ed una condizione fisica uscita alla distanza dopo le tante energie prima spese dai rossoblù. D’altronde quello che L’Aquila ha fatto in tanti campi importanti del girone.    

Sfortuna, dicevamo, in più d’una situazione. Prima nell’ inzuccata di Agnello, smanacciata da Provedel sulla traversa, poi nei cambi. Tutti e tre subiti e non sfruttati da Pagliari. Infine, atroce, al 95’ sulla traversa di Corapi e sulla successiva, beffarda carambola sulla linea di porta.

Limiti, invece, sulle occasioni sciupate o ciccate dagli avanti rossoblù, su ogni lancio preda dei centimetri di Rozzio e Goldaniga e su un motore che, complice il caldo e le energie profuse, ha iniziato a perdere colpi evidenti da metà ripresa. Insegnamenti per il futuro.

Questo per quanto riguarda la partita. Ma lo sguardo va doverosamente ampliato ad una stagione fantastica ed al futuro. Senza aspettativa alcuna, nella stagione del ritorno nella vecchia C1 L’Aquila è tornata ad entusiasmare al cospetto di piazze lontane anni luce per budget e blasone. Dunque applausi e solo applausi. Rispetto al futuro, poco spazio alla fantasia. Chiarirsi le idee e programmare. Con un patrimonio tecnico e d’ entusiasmo da salvaguardare necessariamente.

Oltre alla beffa, poi, rimarrà il ricordo di un gran pubblico. Spalti gremiti, coreografia double face da applausi e tifo da serie superiore. E poi lo striscione dei pisani non tesserati sulla collinetta “La ricostruzione deve continuare” e gli applausi sinceri di squadra e tifosi ospiti agli spettatori rossoblù. Insomma, il calcio che farebbe davvero piacere vedere ogni domenica.    

La cronaca. Menichini vara un po’ a sorpresa il 4-3-1-2 inserendo Cia al posto di Parfait e mandando Mannini dietro ad Arma e Giovinco. 4-3-3 annunciato, invece, per L’Aquila di Pagliari. 

Partono bene i rossoblù, che nei primi dieci minuti sciorinano pressing e gioco. La prima occasione la sigla Corapi al 2’, con una punizione tagliata che Provedel alza in angolo. Al 18’ Cia per Giovinco che prova di prima intenzione, respinge Pomante. Poi è solo L’Aquila. Al 19’ Corapi inventa in verticale per Pià che fa tutto bene ma spara su Provedel proprio sotto la Sud. Sulla respinta cross sul secondo palo per Agnello che svetta ma schiaccia troppo di testa. Due minuti e Agnello stavolta impatta bene la sfera sul corner di Corapi, ma Provedel tocca quel tanto che basta a mandare sulla traversa. Al 44’ prima tegola per Pagliari: Pià esce claudicante, entra Ciciretti. 

La ripresa si apre sulla falsariga del primo tempo. Al 3’ Frediani in solitaria taglia il campo, si accentra e spara di destro, Goldaniga devia ma la palla sfiora il palo. All’ 8’ Pomante alza di petto sulla punizione di Corapi. Al 24’ De Sousa scarica al limite per Corapi che prova il destro, Ciciretti in area devia di testa, Provedel se la ritrova tra i guantoni. Nel frattempo anche Pedrelli e Pomante alzano bandiera bianca ed obbligano Pagliari ad altri due cambi forzati. Menichini invece cambia scegliendo e passa al 4-4-2 sostituendo Mannini con Martella. L’Aquila inizia a tirare il fiato ed il Pisa inizia a prendere campo. E al 42’ arriva la beffa: Sabato mette in mezzo su punizione, Goldaniga indisturbato gonfia la rete di testa. Al 50’ la beffa finale. Corapi su punizione disegna una parabola diretta all’ incrocio, Provedel tocca e manda sulla traversa. La sfera rimane sulla linea, Dallamano e Ciciretti si allungano ma non riescono a ribadire. E la difesa libera sul triplice fischio finale.  

L’AQUILA – PISA 0-1

MARCATORE Goldaniga al 42’ s.t.

L’AQUILA (4-3-3) Testa 6; Pedrelli 6,5 (dal 20’ s.t. Scrugli 6), Pomante 6,5 (dal 27’ s.t. Ingrosso 6), Zaffagnini 6,5, Dallamano 6; Agnello 6, Corapi 7, Del Pinto 6; Frediani 6, De Sousa 5, Pià 5 (dal 44' p.t. Ciciretti). (Addario, Maltese, Gallozzi, Libertazzi). All. G. Pagliari 6.

PISA (4-3-1-2) Provedel 7,5; Pellegrini 5,5 (dal 19’ s.t. Kosnic 6), Rozzio 6,5, Goldaniga 7, Sabato 6,5; Cia 6, Sampietro 5,5, Favasuli 6; Mannini 5 (dal 33’ s.t. Martella s.v.); Arma 5,5, Giovinco 5,5 (dal 46’ s.t. Parfait s.v.). (Pugliesi, Mingazzini, Bollino, Forte) All. Menichini 6. 

ARBITRO Sacchi di Macerata 6.

NOTE paganti 5000 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Sabato, Corapi, Provedel. Angoli 5-4. (a.f.)

IL MIGLIORE: Provedel.

Alessandro Fallocco


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