L'Aquila e le sue frazioni: Civita di Bagno

29 Giugno 2012   15:04  

Civita Di Bagno - A Km. 7 dal capoluogo, lungo la S.S. Vestina n. 5 bis L’'Aquila Rocca di Mezzo, a metri 627 s.l.m. è ubicata Civita di Bagno.
L'’antica Civitas Sancti Maximi, così detta perché nella chiesa erano custodite le ossa di San Massimo, è nel luogo in cui un tempo sorgeva la città di Forcona, in prossimità di ciò che resta dell’'antica cattedrale di San Raniero.
Forcona, nell'’anno 443 godeva di notevole prestigio infatti era una fiorente città commerciale e agricola, ricca di memorie e centro di convegni religiosi nel tempio. Fu abitata dai Vestini e con il decadere di Aveia, Forcona raccolse tutta l'’importanza che quest'’ultima aveva conservato.
Negli ultimi anni del III sec. divenne Diocesi, anche in conseguenza al fatto che i Santi Eusanio, Giustino, Umbrosia vi vennero a predicare la fede e divenne uno dei vescovati più importanti della regione.
La parrocchiale, dedicata a San Raniero, era l’'antica cattedrale della diocesi di Forcona intitolata a San Massimo Levita e Martire.
La parte più antica è la torre campanaria, unica parte superstite dell’'antica struttura fatta costruire dal vescovo Forconese Gualderico, tra il 967 e il 970 con pietre squadrate e materiale di recupero di antichi edifici romani.
Vi sono pietre scolpite con decorazioni geometriche bizantine, preromaniche, come un gruppo di pavoni, e figure di carattere pagano.
In una di queste pietre è scolpita una croce greca proveniente da un edificio esistente prima della costruzione della torre.
Della vecchia cattedrale rimangono tre absidi rovinate; solo in quella di sinistra si intravede parte della calotta del tetto e la decorazione con gli archetti romanici sotto la cornice.
I muri perimetrali ed i resti della facciata, indicano l'’ampiezza e lo splendore inconfondibile delle basiliche romaniche della fine del secolo XI. Nel 1257, la diocesi da Forcona fu trasferita all'’Aquila con una Bolla di Alessandro IV, ma la chiesa non perse il suo splendore fino al ‘700, poi decadde rapidamente.
L'’attuale chiesa risale al 1931 e sorge vicino all’'antica cattedrale. Al suo interno un’'acquasantiera cinquecentesca con delfini attorno al fusto e in sagrestia tre mitrie opere di ricami dei secoli XV e XVIII di scuola abruzzese e napoletana.
Sono stati riutilizzati nelle costruzioni rurali di Civita di Bagno molti elementi lapidei della stessa cattedrale di Forcona, notevolmente spogliata dopo il XVI secolo e ridotta a fornire materiale da costruzione.
Una delle emergenze civili più importanti è nella parte alta: ad ovest del nucleo sorge un notevole palazzo cinquecentesco appartenuto nei tempi alla famiglia Antonelli-Oliva, poi Bonanni. Il palazzo presenta elementi stilistici settecenteschi (torrette angolari, fasce marcapiano ecc.), ed ha annessa una piccionaia in stile settecentesco, con frontone a timpano arrotondato, vasche d'’acqua e meridiano. Quando era degli Oliva nel 1600 fu sede di un'’accademia letteraria, dal 1856 fu sede municipale. In prossimità dell’'abitato è il laghetto di San Raniero molto frequentato anche per la possibilità di praticare la pesca. 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore