L'Aquila forza quattro abbatte l'Aversa e avvicina la vetta. L'Aquila - Aversa 4 a 1

Applausi per il poker rossoblù, Rapisarda migliore in campo

25 Novembre 2012   19:39  

Chapeau L’Aquila. I rossoblù piegano l’ Aversa e, finalmente, vincono e convincono al Fattori. Bella e persuadente come non si vedeva da tempo, L’Aquila addirittura riesce anche nell’ impresa di strappare applausi al pubblico della tribuna fin dalle prime battute. Con quattro gol, occasioni a go go e un gioco fluido, avvolgente, frizzante. Alla faccia dell’ epiteto di “catenacciaro” con cui qualcuno apostrofa mister Ianni. E se di mezzo non ci fosse la caratteristica lunatica del pubblico aquilano, di certo si potrebbe parlare di un feeling ritrovato tra squadra ed ambiente (gesti polemici a parte, vedi sotto).

E poi, aspetto non di poco conto, i rossoblù si rilanciano in classifica (quattro punti dalla vetta) come nessuno avrebbe mai sperato poco più di tre settimane fa. Ovviamente grazie ai concomitanti risultati, ma anche grazie ad una squadra che (ogni tanto tocca pure ai rossoblù!)  finalmente non passerà una domenica casalinga a mordersi i pugni.

Ora, non si diventerà fenomeni con una domenica, ma è evidente il crescendo rossoblù. “Ci vuole equilibrio” è una delle frasi preferite di mister Ianni. Sia fuori nel giudicare i risultati, sia dentro al rettangolo verde. Quell’ equilibrio che in campo blocca Iannini, più lucido in cabina di regia senza gli affanni del voler attaccare a tutti i costi, che dosa le misure in campo, che protegge meglio la difesa e che lega i reparti in maniera corale.

Evidente, dicevamo, il crescendo rossoblù. Perché se il ruolino di marcia di nove risultati utili consecutivi viene da lontano, quindi anche dalla gestione Graziani, l’ era Ianni sembra aver portato finalmente quella serenità necessaria a far emergere le qualità del gruppo. E, soprattutto, a far cacciare la giusta tigna motivazionale per affrontare un campionato del genere. In effetti, sarà pure giunto contro una squadra modesta e falcidiata dalle assenze, ma è anche con avversari di tale levatura che devi vedertela. Con gli stessi avversari modesti che se non li schianti poi finisce che ti fanno penare, Campobasso docet.

Tutto bene oggi (anche e persino l' impeccabile conduzione arbitrale). Dal generale al singolo. Dai cambi alle scelte iniziali, compreso il giovane Marcotullio che di più non poteva fare dopo esser restato praticamente ai margini per dodici giornate. Ciotola finalmente in gol (empatica l' esultanza con tutta la panchina) dopo tante giocate funamboliche, Ligorio attento e pericoloso (suo l’ assist per Ciotola), Improta cinico, Ingrosso diligente al fianco di Mucciante, Triarico elemento importante giustamente premiato da un gran gol. E infine, permettetecelo, col giovane Rapisarda migliore in campo. Corsa, attenzione e costanza per tutta la partita. E, soprattutto, quella fame che nel calcio ti dà personalità e cattiveria. Con la giusta umiltà, un ragazzo da tenere d’ occhio per il futuro.

A voler cercare il pelo nell’ uovo, non resterebbe che commentare il gesto polemico di Imperio Carcione nell’ esultanza del gol. Di sicuro un gesto dettato da un capitano orgoglioso e risentito da qualche fischio di troppo ricevuto nelle scorse uscite casalinghe, ma comunque un’ impresa affatto da capitano, un gesto troppo prolungato nel suo voler zittire il pubblico della tribuna. Moderne deviazioni di un calcio troppo tv-dipendente. Fortunatamente un gesto incastonato in una partita finita in goleada, altrimenti apriti cielo. La settimana aquilana sarebbe stata di nuovo polemica. Per lui, come per gli altri, parleranno i fatti. Non serve altro.  

La cronaca. Sono subito emozioni al Fattori. Otto minuti e Carcione su punizione dai 22 metri pesca direttamente l’ angolino basso con una splendida parabola a girare. Gol ed esultanza polemica di cui abbiamo già detto. Qualche minuto e Ciotola da solo sul secondo palo manda incredibilmente fuori di testa il cross di Improta dalla sinistra. Subito dopo la botta al volo di Infantino sul cross di Rapisarda, murato da Campanella.

Al 19’ si fa viva l’ Aversa con la staffilata di Viola dalla distanza, poi al 23’ Infantino è irresistibile sulla trequarti, entra in area e prova di sinistro; non è il suo piede e Gragnaniello si salva. Al 26’ Improta in diagonale al centro, velo di Infantino per Ciotola che dall’ altezza del dischetto spara alto sulla traversa.

Poi al 30’ Ciotola al terzo tentativo finalmente raddoppia da due passi, capitalizzando al meglio il cross di Ligorio dalla sinistra. Quattro minuti e l’ Aversa accorcia. Iovene se ne va sulla destra e mette in mezzo, Polani gira in porta aiutato dalla deviazione di Rapisarda. Immediata la risposta rossoblù, Carcione di nuovo su punizione cerca il sette, smanaccia Gragnaniello.

Nella ripresa l’ Aversa prova a spingere e all’ 11’ Iovene sciupa la grande occasione. Penetrazione in area dalla destra e gran destro, Testa si oppone alla grande. Ribaltamento di fronte e Infantino in contropiede spara forte in diagonale, Gragnaniello tocca e Improta non ci arriva per poco. L’ Aquila controlla e punge in contropiede. Al 31’ Iannini in profondità per Colussi che prende bene il tempo, entra in area ma spara alto in corsa. Poi al 37’ Improta parte sulla trequarti, elude il controllo di Bova e di sinistro beffa Gragnaniello con un tocco da biliardo. Entra Gizzi (al posto di Marcotullio) e per poco non si ricopre di gloria al 48’: ripartenza fulminante di Triarico sulla destra, cross col contagiri per Gizzi che al volo spara alto. Un minuto e L’Aquila chiude i conti con lo stesso cliché. Improta dalla sinistra pesca in area Triarico che al volo di destro libera la bordata e insacca all’ angolino. Applausi e fischio finale.

L’AQUILA – AVERSA NORMANNA 4 - 1

MARCATORI Carcione (L) all’ 8’, Ciotola (L) al 30’, Polani (A) al 34’ p.t.; Improta (L) al 37’, Triarico (L) al 49’ s.t.

L’AQUILA (4-3-3) Testa 6,5; Rapisarda 7, Ingrosso 6,5, Mucciante 6,5 Ligorio 6,5; Carcione 6,5, Iannini 6,5, Marcotullio 6 (dal 37’ s.t. Gizzi s.v.); Ciotola 7 (dal 17’ s.t. Triarico 6,5), Infantino 6,5 (dal 26’ s.t. Colussi s.v.), Improta 6,5. (Modesti, Pomante, Petta, Albanese) All. Ianni 6,5.

AVERSA NORMANNA (4-5-1) Gragnaniello 6; Fricano 5, Bova 5, Campanella 5,5, Martucci 6; Iovene 6, Gatto 5,5, De Martino 5,5 (dal 40’ s.t. Visone s.v.), Viola 6 (dal 16’ s.t. Sorrentino 5,5), Sellitti 5,5 (dal 37’ s.t. Di Marino s.v.); Polani 6. (Esposito, Petrarca, Gifuni, Visone, Pezzullo) All. Romaniello 5,5.

ARBITRO Lacagnina di Caltanissetta 6,5.

NOTE spettatori 700 circa, incasso di euro 3900 circa. Ammoniti Iannini, De Martino, Ciotola, Triarico, Fricano. Angoli 2 a 4.

Alessandro Fallocco


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