L'Aquila, i segreti per il salto di qualità.

Vincere per continuare ad inseguire il sogno

14 Febbraio 2013   12:03  

 

Si respira finalmente aria nuova intorno ai rossoblù. Frizzante, ottimista. Come non si faceva dai tempi della rincorsa play off culminata nella beffa di Prato.

L’ impressione è che quel famigerato salto di qualità che tutti auspicavano, se non è arrivato poco ci manca. Hanno galvanizzato un po’ tutto l’ ambiente le quattro vittorie consecutive culminate nel successo col Teramo. Quasi tutte di misura (ad eccezione del Fondi, sconfitto per 3 a 1) ma con una serie di segnali confortanti che vanno appalesandosi match dopo match. Prima la vittoria contro una diretta concorrente come l’ Aprilia, poi i difficili successi esterni di Fondi e Mugnano. Infine la convincente e meritata affermazione nel derby col Teramo. In mezzo una serie di indicazioni positive. Il ritorno al gol di Improta (non segnava da novembre), la prima rete in rossoblù di un Ripa con una media gol impressionante visto lo scarso utilizzo (un timbro in appena 37 minuti), lo stato di grazia di Infantino, la terza rete in campionato di Nicolino Ciotola. Anche merito di un mercato di riparazione che stavolta è stato decisamente azzeccato (peccato solo per Mazzarani). Senza stravolgere gli equilibri della rosa e con l’ inserimento di un pezzo da novanta come Ripa e di un acquisto di prospettiva come D’Amico. Qualità e concorrenza, elementi decisivi in un gruppo compatto. 

E poi la netta ripresa di elementi chiave della rosa rossoblù, in discussione fino ad un mese fa. Lo chiamano mercato interno, e in effetti agli acquisti ufficiali possono aggiungersi un paio di elementi in mediana. Iannini sembra aver imboccato la via del vero recupero, con motivazioni nuove ed un atteggiamento tattico meno anarchico. Mentre Menicozzo, in verità già in crescita da un paio di mesi, sta dimostrando (esemplari i vari scatti in pressing sulla fascia sinistra al 92’ contro il Teramo) perché fino a due anni fa era il capitano del Barletta in ogni occasione che Ianni gli concede.  

Su tutto, poi, quella condizione fisica che sembra in netto miglioramento. Che ha permesso ai rossoblù di sovrastare atleticamente su terreni pesantissimi avversari come Aprilia e Teramo e che si spera duri in crescendo fino a maggio. Merito, ovviamente, del silenzioso lavoro del ‘prof.’ Bianconi. 

Ora, ovviamente, tanto resta da fare. E se il trittico nero (Salernitana – Pontedera - Aprilia) per L’Aquila è alle spalle mentre per alcune altre no, i rossoblù devono comunque sposare il sacrificio di rimanere con i piedi per terra. Guardando al futuro sì con fiducia, ma anche con quella umiltà necessaria a vincere. A partire dalla gara di domenica con l’ Hinterreggio. In questo tanto dovrà fare lo psicologo Maurizio Ianni, ma la rosa dovrà metterci del proprio. Aggiungendo alla consapevolezza nei propri mezzi (in acquisizione, a leggere le dichiarazioni dei protagonisti), la capacità di metabolizzare con la giusta leggerezza le pressioni di quelli da tutti additati al successo finale. E, soprattutto, la coscienza di rappresentare una città che vuole vincere. 


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