L'Aquila, il duplice omicida in carcere: la violenza che spezza una famiglia

18 Gennaio 2013   13:03  

E' prima di tutto un dramma familiare quello che si è consumato ieri a Bazzano, frazione dell'aquila, per il quale quattro minorenni restano senza madre e con il padre in carcere. Duplice omicidio è il reato di cui dovrà rispondere Kapllani Burhan, albanese di 49 anni, da anni residente a L'Aquila. L'uomo rinchiuso nel carcere di Costarelle, intorno alle 16 di ieri, atteso e ucciso con precisione chirurgica, con freddezza, con premeditazione la ex moglie, Boshti Orjeta, 35enne albanese, dalla quale era ormai divorziato da oltre un anno, ed il nuovo compagno di lei Huna Shpetim, 37enne albanese.

La donna e il suo compagno vivevano a San Gregorio con i 4 figli della donna e a luglio si sarebbero dovuti sposare. Un delitto consumato in pochi istanti, tra i clienti del supermercato, un dramma che nulla ha di passionale. L'uomo all’uscita del supermercato Md, davanti agli occhi sconvolti di decine di clienti terrorizzati, ha ucciso prima la ex, e poi ha inseguito ed ucciso sparandogli alle spalle il compagno di lei. Tre soli colpi, due risultati fatali, sparati probabilmente alla testa, con una pistola Beretta 7.65 risultata rubata da un'abitazione inagibile. Una storia profondamente tragica, di un divorzio non facile, di figli contesi e scaturita dall'idea folle che l'uomo ripeteva spesso ai conoscenti, che prima o poi ci sarebbe finita in tragedia. L'uomo, dopo l'omicidio, ha chiamato lui stesso i Carabinieri, e subito interrogato dal sostituto procuratore pm David Mancini si è avvalso della facoltà di non rispondere, ed è stato portato in carcere. L'indagine è guidata da Mancini e curata dai carabinieri del comandante provinciale Savino Guarino.

Secondo quanto si è appreso, l'uomo ha confermato il duplice delitto passionale: ha ucciso perché non ha accettato la separazione dalla madre dei suoi figli. E intorno a loro si è stretta la comunità idi stranieri di San Gregorio, e i fratelli della donna accorsi sul posto dopo la tragedia piangendo, hanno minacciato vendetta in Albania contro la famiglia dell’omicida. Come qualsiasi fratello disperato, italiano o straniero che sia, di fronte alla sorella morta pensa alla vendetta. Ora però l'uomo è in mano alla giustizia.

di Barbara Bologna


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