L'Aquila il giorno dopo. Ianni e Chiodi in coro: "Che amarezza"

Chiodi a Firenze per il rinnovo della presidenza. Vince Macalli

17 Dicembre 2012   12:34  

"C' è poco da commentare - inizia Ianni ripercorrendo le fasi salienti della partita - La partita l' avete vista tutti. Purtroppo gli episodi cambiano le partite. E se si vuole costruire qualcosa di grande, ci vuole maturità. Altrimenti non si va da nessuna parte."

Il riferimento, ovviamente, è al momento chiave della partita. Con il gesto di Ingrosso che ha provocato il rigore del vantaggio toscano e lasciato in inferiorità L'Aquila. "Io non ho visto nulla - ricorda Ianni - Ho visto solo l' assistente arbitrale che sventolava la bandierina su una palla innocua che svilava via. Ed ho capito che era successo qualcosa. Il ragazzo? Ancora non ci parlo, immagino sappia quello che pensiamo tutti. Ho visto solo che usciva a testa bassa. Resta tanto rammarico, perchè la partita era nostra. Dopo i primi venti minuti di tanto Poggibonsi, eravamo usciti noi. Avevamo preso il campo e già sul finire del primo tempo ci siamo resi pericolosi. Poi nella ripresa le uniche due occasioni sono state nostre. Fisicamente stavamo uscendo, stavamo trovando sempre più spazi per salire, fino all' episodio del rigore. Peccato perchè oltre a compromettere questa partita mi si complicano i piani per la prossima, viste le condizioni di Pomante e Mucciante."

"Peccato - conclude Ianni - Perchè la difesa fino ad allora era stata impeccabile. L' ingenuità è arrivata proprio dal giocatore più esperto di una linea difensiva giovanissima. Battuta d' arresto? Se guardiamo la prestazione no."

Stesso tenore il pensiero del presidente Chiodi, ancora contrariato e stizzito per aver perso una partita che il campo stava indirizzando in altra maniera. "Per una fesseria abbiamo compromesso una partita - commenta con poche parole il presidente dall' assemblea in corso a Firenze per il rinnovo della presidenza (a proposito, riconfermato Macalli) - Quando si perde per incapacità si accetta meglio la sconfitta. Per situazioni simili, invece, resta una grande amarezza. Dispiace perchè sono gesti che non ti aspetti da un professionista che sa di appartenere ad un determinato progetto. Provvedimenti? Ne parleremo al rientro da Firenze, valuteremo con Ercole Di Nicola come muoverci per evitare in futuro che accada qualcosa di simile."

Alessandro Fallocco

 


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