L'Aquila il giorno dopo. Rossoblù tra gioia e fiducia, ma adesso arriva il difficile

Pagliari: "Miglior L'Aquila per passare indenni all' Angelini"

27 Maggio 2013   17:38  

E adesso arriva il difficile. Ebbra di gioia, L’Aquila calcistica si risveglia con ancora il boato del Fattori nelle orecchie e l’ odore di fumogeni nel naso. Emozioni e soddisfazione, soprattutto per una città per la quale ogni occasione è buona per una rivalsa su un destino infame. 

Difficile immaginarsi un epilogo tanto positivo per la prima di questa semifinale play off. Innanzitutto perché il Chieti al Fattori arrivava da favorito. E poi perché L’Aquila tra le mura amiche è spesso stata prigioniera delle proprie paure. Senza dimenticare che nelle ultime quattro partite della regular season i rossoblù avevano messo a segno un solo gol, e pure su punizione.

E invece, dopo un inizio in linea con la L’Aquila pocanzi descritta, succede quello che non ti aspetti. La bellezza di due gol e una squadra straordinariamente operaia. Volenterosa e capace di raddoppiare soprattutto sugli uomini più pericolosi, vedi De Sousa.

E poi, chapeau alle mosse di Pagliari. Tutte azzeccate, cambi compresi. A partire dal ritorno al 4-3-3, per passare alla nuova posizione di Carcione e Iannini, per finire con la decisione di Petta a destra della linea difensiva e Rapisarda a sinistra. Niente di trascendentale, sia chiaro, ma quando non hai gamba meglio una difesa bloccata che le praterie perfette per gente come Mungo e Alessandro.  

Ma, c’ è un ma, adesso arriva il difficile. Inutile negarlo, il doppio vantaggio è un bel bottino da difendere. Ma a ben vedere non si deve trascurare che il Chieti, all’ Angelini, è un animale di razza. E anche che il doppio vantaggio non dà le stesse garanzie a cui ha abituato la Champions. Della serie, i rossoblù potrebbero anche perdere per 1 a 0 per passare il turno, ma col 2 a 0 o con i due gol di scarto scatterebbe automaticamente l’ eliminazione, senza passare per i supplementari. Insomma, inutile illudersi di poter agevolmente controllare un vantaggio che così largo poi non è. Anche perché, ad analizzare bene la partita di ieri, L’Aquila ha dato l’ ennesima dimostrazione di non essere proprio a suo agio nel momento in cui deve gestire il possesso palla.

E bene ha fatto Giovanni Pagliari a gettare acqua sul fuoco e a sottolineare certi errori nel dopo partita di ieri. "Al ritorno ci vorrà cattiveria e concentrazione - ha detto il tecnico di Tolentino - E in settimana dovremo lavorare su certi errori grossolani che abbiamo commesso. Ho troppa esperienza per poter esultare."

Insomma L’Aquila dovrà andare a Chieti per fare la partita e segnare almeno un gol. Perché altrimenti rischia di andare nel panico al primo episodio che gira male. E questo, ovviamente, i rossoblù non devono e non possono permetterselo. 

Alessandro Fallocco

 


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