L'Aquila, incantesimo 'Fattori' ed ennesimo pareggio. L'Aquila - Borgo a Buggiano 0 a 0

17 Marzo 2013   19:25  

E’ tutta lì. La partita di oggi è tutta in quello striscione esposto in Curva Sud che recita: “Fuori orgoglio e motivazioni, ancora intatte le nostre ambizioni…Chi non C1 crede, fuori dai cog**oni.”

Al terzo punto in quattro partite nel momento forse topico del campionato, non è azzardato dire che ci sia qualcosa che non va. Cosa? Chi può dirlo. Forse un insieme di fattori, forse un problema di cui staremo a parlare fra due mesi a cose fatte, ma che oggi nessuno conosce. Quel che è sicuro, come recitava lo striscione, è che chi non se la sente, è invitato caldamente a togliere il disturbo. Lo diciamo prima che ci si ritrovi a parlare di questioni sulle quali, sempre tra qualche tempo e col senno di poi, tutti saranno profondi conoscitori. Quel che è chiaro, invece, mentre tutti brancolano nel buio alla ricerca del male del momento, è che contro il Borgo a Buggiano L’Aquila sciupa l’ occasione di accorciare sul Pontedera e deve accontentarsi dell’ ennesimo pareggio casalingo.

Un classico ormai per una squadra che, competitiva fuori, al Fattori involve e diventa quasi prigioniera delle proprie paure. Una squadra che, proprio quando è chiamata a dimostrare, si scioglie come neve al sole. Senza mordente, senza cattiveria. Magari anche nel corso della partita stessa, quando invece di salire di tono, alla prima difficoltà infila una serie orrenda di passaggi frettolosi e giocate sballate. E lì giù fischi. Ora, e qui si torna alla parte finale dello striscione, va bene pareggiare, va bene che il pubblico non aiuta, va bene che il campo è quello che è, va bene tutto, ma che i giocatori si mangino l’erba. E invece no. Manca la cattiveria da grande, manca la fame di vittoria, mancano gli occhi da tigre. Sarà un momento no, sarà quello che vi pare, fatto sta che a passare da un campionato apertissimo (-2 dal Pontedera) a un distacco difficilmente colmabile (- 7 dal Pontedera) ci vogliono giusto giusto quattro giornate. Il tutto in un ambiente che presta facilmente il fianco ad isterismi collettivi in cui ognuno conosce il vero perché dell’ ultimo pareggio, in cui a ricacciare i fantasmi e gli errori del passato ci si mette meno di niente.

E allora tutti avvertiti. Dai giocatori sensibili alla critica, all’ allenatore che predica cattiveria ma non riesce ad inculcarla, al direttore sportivo che conosce gli umori dello spogliatoio ma non vi individua i doverosi provvedimenti. Chi non se la sente è pregato di dirlo. Perché senza cattiveria e spirito di gruppo non si va da nessuna parte. E questa volta i play off vanno fatti per vincerli.    

La cronaca. Lo diciamo subito: peseranno le decisioni arbitrali su un paio di episodi in area toscana, ma alla fine troppo poco ha fatto L’Aquila per avere ragione di un avversario ordinato, quanto modesto. L’ avvio è dei rossoblù, nonostante il primo tiro in porta lo faccia registrare al 12’ Fioretti, su cui fa buona guardia Leuci. Al 14’ poi Ciotola mette in mezzo per Ripa, ben appostato, Cecchi manda in angolo. Sugli sviluppi la botta di Mucciante si infrange sul braccio di Cecchi, Melidoni lascia correre tra le proteste del pubblico. Poi, prima di vedere qualcosa in area toscana bisogna aspettare il 38’, quando Ripa duetta con Improta ed entra in area; contatto con il diretto marcatore, Melidoni opta per il giallo da simulazione. Al 45’ la palla buona sarebbe per Iannini, ma questi spizza troppo di testa.

Nella ripresa Iannini spara alto al 6’, poi al 10’ Improta innesca Ciotola che si gira di sinistro ma manca il bersaglio grosso. Al 14’ ancora Improta che punta l’ area, Cecchi l’ atterra e rimedia il giallo. Sulla punizione conseguente troppo chiuso il destro di Carcione dal limite. Al 28’ il mancino di D’Amico, appena entrato, respinto dalla difesa. Poi niente più fino al triplice fischio finale, tra i mugugni di un Fattori sempre più vuoto.  

L’AQUILA – BORGO A BUGGIANO 0 - 0

L’AQUILA (4-3-3): Leuci 6; Rapisarda 5,5, Pomante 6, Mucciante 6,5, Ligorio 5; Carcione 5 (dal 33’ s.t. Colussi s.v.), Iannini 5, Menicozzo 5 (dal 1’ s.t. Agnello 5); Ciotola 5,5 (dal 28’ s.t. D’Amico 5), Ripa 5,5, Improta 5. (Testa, Gizzi, Ingrosso, Albanese) All. Ianni 5.

BORGO A BUGGIANO (4-3-1-2): Tonti 6; Di Giusto 6 (dal 44’ s.t. Manganelli s.v.), Cecchi 6, Garaffoni 6, Pastore 5,5; Candiano 6, Nolè 6, Forte 6; Santini 6; Goncalves 5,5 (dal 35’ s.t. Settepassi s.v.), Fioretti 5,5 (24’ del s.t. Delporto s.v.). (Gaffino, Annoni, Lazzoni, Butini) All. Masi 6.

ARBITRO: Melidoni di Frattamaggiore 5.

NOTE: spettatori 700 circa, incasso di 2500 euro circa. Ammoniti Ripa, Cecchi, Pastore, Mucciante. Angoli 6 – 4 (a.f.)


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