L'Aquila, l'Idv torna all'ovile contro la volontà della base

11 Maggio 2012   16:39  

E alla fine persino gli intransigenti dipietristi tornano ad essere persuasi dal potere. E sulle alleanze, anche nell'Idv, il partito che si vantava di lasciare ai livelli locali massima autonomia di scelta, il centro decisionale torna ai vertici regionali e nazionali.

Con un colpo di mano maldigerito dagli aquilani, primo fra tutti Angelo Mancini, l'Idv ha deciso di rientrare nel centrosinistra per sostenere Massimo Cialente. Lasciando all'ex candidato sindaco una bella gatta da pelare: convincere il proprio elettorato della bontà della proposta politica del sindaco uscente, fino a ieri aspramente criticata.

E molto probabilmente l'alleanza ci sarà addirittura con l'apparentamento formale, andando così a sottrarre, in caso di vittoria, seggi alle liste del centrosinistra. Aspetto questo che fa storcere il muso a molti, soprattutto ai borderline, quelli cioè che senza l'apparentamento sarebbero eletti, viceversa rischiano di restare a casa per far posto a Mancini e ai suoi.

Ma l'accordo tra Mancini e Cialente produrrebbe malumori in entrambi gli schieramenti. Se la maggioranza dei supporter del preside non è affatto propensa ad un'alleanza, anche nei partiti che sostengono il sindaco uscente c'è una diffusa inquietudine. La campagna elettorale condotta dall'esponente Idv tutta contro l'amministrazione, di cui pure il partito di Di Pietro ha fatto parte fino all'ultimo momento, non favorisce infatti l'amalgamazione tra i gruppi sostenitori.

Ma si sà, a decidere sono sempre le oligarchie di partito. E così è andata anche all'Aquila per la scelta delle alleanze in vista del ballottaggio. Coi dirigenti nazionali e regionali che hanno fatto la loro irruzione sulla scena, imponendo ad Angelo Mancini l'apparentamento col centrosinistra. Una scelta mal digerita dal partito, dai sostenitori e dallo stesso candidato.

Anche l'eterno giovane Enrico Verini, che dell'equidistanza dal centrodestra e dal centrosinistra ha fatto la sua bandiera, sembra pronto a sposare la causa cialentiana. Guai a restare fuori dal Consiglio comunale, per lui che considerava questa tornata trampolino di lancio per l'Emiciclo. In questo caso, però, la scelta è tutt'altro che imposta. Anzi, il segretario di Fli Stefano Morelli è andato su tutte le furie solo all'idea di sostenere il centrosinistra. Lui, ex forzista.

Onore al merito, invece ai civici Vincenzo Vittorini e Ettore Di Cesare, che oggi, ribadiscono quanto annunciato in campagna elettorale: nessuna alleanza, nessun apparentamento.

(MS)


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