L'Aquila, la vigilia. A Salerno con la forza della spensieratezza.

200 gli aquilani al seguito.

05 Ottobre 2013   17:53  

C' è chi lo chiama esame maturità. Ma per L'Aquila non sarà altro che una delle tante. Certo, ardua e di gran fascino, ma comunque una partita. E sapete perchè? Perchè le pressioni saranno tutte dalla parte granata.

Arriva nel miglior momento rossoblù, ma in fondo la sfida dell' Arechi presenta tutti gli stimoli della sfida impossibile. Nessun dramma a perderla, impresa a vincerla. Ed è per questo che L'Aquila se la giocherà a viso aperto, come ha fatto finora in trasferta. Nessuna ansia, nessuna paura. Solo il miraggio di una classifica che, già sorridente, in caso di successo diventerebbe un autentico sogno.  

Si affrontano due squadre ipoteticamente appaiate in classifica. L'Aquila a 10 punti, la Salernitana a 7 ma col turno di riposo già osservato. Da una parte, però, una delle tre o quattro corazzate del girone, dall' altra quella che in città sperano possa diventare la sorpresa del girone. Una sorta di Davide contro Golia già andato in onda l' anno scorso, con un risultato che più clamoroso non si poteva.

Con la differenza, però, che dopo il buon inizio dei rossoblù e lo scherzetto all' esordio della passata stagione, a Salerno quando sentono L'Aquila adesso drizzano le antenne.

E poi, come se non bastasse, altre mille motivi a rendere speciale l' incontro. A cominciare dagli ex. Ci sono innanzitutto i fratelli Sanderra. Uno, Luca, vive addirittura nel capoluogo abruzzese. L' altro, il tecnico, è sinonimo di vittoria. Insieme a L'Aquila vinsero da giovanissimi la serie D nel '98. Poi c' è Carlo Susini, ora dirigente ma con un passato anch' egli da tecnico rossoblù (in Eccellenza nel 2007). Da quest' altra parte Colussi e Carcione, entrambi ex granata, e poi Claudio De Sousa, in estate ad un passo proprio dalla Salernitana e con un passato nella Lazio di Lotito.

Ci sarà il solito pubblico che nel calcio d' oggi non si vede neanche in B, ci sarà il fattore maltempo a rendere più aspra la sfida, ci saranno esattamente gli stessi protagonisti che l' anno scorso segnarono ai rossoblù tra andata e ritorno (Gustavo, Ginestra e Guazzo). 

Pagliari si affiderà allo stesso undici vittorioso al Fattori col Viareggio. Out i soli Gallozzi e Agnello, per il resto tutti a disposizione. Di Maio, recuperato, andrà per la prima volta a comporre una panchina di tutto rispetto, insieme a Ciotola, Infantino e Triarico. In difesa Zaffagnini ancora al fianco di capitan Pomante, Ciciretti di nuovo alla destra di un tridente di qualità con Frediani e De Sousa. Solito trio in mediana con Corapi, Del Pinto e Carcione. 

La società rossoblù chiederà di giocare col lutto al braccio per la scomparsa di Tonino Angelini, indimenticato presidente degli anni a cavallo tra i '70 e gli '80.

Questa la probabile formazione: 

L’AQUILA (4-3-3) Testa; Scrugli, Pomante, Zaffagnini, Dallamano; Del Pinto, Carcione, Corapi; Ciciretti, De Sousa, Frediani. (Addario, Gizzi, Di Maio, Ciotola, Triarico, A. Ferrante, Infantino). All. G. Pagliari 

Alessandro Fallocco


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore