L'Aquila: nel Pdl è guerra aperta dopo la batosta elettorale

Volano gli stracci tra Giuliante e Ricciuti

24 Maggio 2012   18:22  

Nel Pdl è guerra aperta dopo il clamoroso flop elettorale, che all'Aquila ha visto il partito fermarsi addirittura sotto le due cifre percentuali e rimanere fuori dai giochi al ballottaggio. Nel capoluogo, poi, il partito ha eletto un solo consigliere comunale.

E si inasprisce lo scontro tra Gianfranco Giuliante e Luca Ricciuti.

"Ricciuti dovrebbe essere più sobrio. In parole, opere e omissioni" dice l'assessore regionale, replicando al collega di partito che ha chiesto la convocazione di un coordinamento regionale per analizzare il tracollo elettorale del Pdl in Abruzzo e a L'Aquila.

"Dovrebbe misurare le parole sui risultati dell’Aquila chi, come lui, ha di fatto veicolato 'sondaggi falsi' e apparsi su testate web locali, in danno al Pdl durante la campagna elettorale! Sembra divertirsi a creare occasioni per poterle deprecare!

Dovrebbe e potrebbe attrezzarsi e portare al prossimo coordinamento regionale 'una mozione di sfiducia' in cui individua chi vuole sfiduciare, Alfano? Piccone? Giuliante? Magliocco? e perché, e farsela approvare, invece di fare annunci sempre più enfatici e sempre meno conseguenti.

Dovrebbe spiegare - aggiunge Giuliante - perché non si è candidato nonostante una richiesta esplicita del partito, chi ha fatto votare come sindaco e a quale consigliere, tra i 10 candidati nei diversi partiti con i quali si era impegnato, ha indirizzato la sua preferenza!

Dovrebbe essere più sobrio!

Non può 'cianciare' contro chi avrebbe rotto il fronte dei moderati e contestualmente dire di se stesso che è un 'pericoloso eversivo'. Questo sdoppiamento della personalità che lo vede un giorno 'sponsor' dei moderati e l’altro proporsi come 'iscritto ai terroristi', emulando Magnotta, lo rendono 'incredibile'!

Dovrebbe essere più sobrio! Per il bene di tutti - conclude Giuliante - ma anche e soprattutto di se stesso!".

Pronta la contro replica di Luca Ricciuti, che ad Abruzzo24ore.tv dichiara: "Vedo che Giuliante continua ad avere una posizione coerente con la volontà pervicace di distruggere il partito, perchè non riconosce gli errori".

E aggiunge: "Nessuno mi ha chiesto di candidarmi, perchè io sin dall'inizio sono stato critico nei confronti delle scelte del partito, quindi non ero il più indicato a rappresentare queste scelte".

"Le allusioni - aggiunge - vanificano chi le fa. La storia personale? Ognuno ha la sua, stiamo parlando del passato remoto".

"Ricordo a questo signore - prosegue Ricciuti - che io e lui avremo un chiarimento serio nel coordinamento regionale. Ci sono due modi di fare politica radicalmente diversi tra me e lui. Rispetto le sue idee ma non sono convinto di nulla di quello che fa. Pretendo che ci sia un chiarimento".

"La dignità del politico - conclude - la fanno i voti. E non aggiungo altro".

Per lunedì alle 15 a Dragonara è fissato il coordinamento regionale del Pdl. Di certo se ne vedranno delle belle.

(MS)

 


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