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"Bene la fine del commissariamento, ma se è tutto qui il governo attuale rischia di comportarsi peggio del precedente". Ringrazia, il sindaco dell'Aquila Cialente, per aver stabilito nel maxiemendamento al decreto sviluppo la fine della gestione di Chiodi e il passaggio dei poteri ai Comuni, che dovrebbe avvenire nella seconda metà di settembre. Ma resta irrisolta una grande questione, tra le tante: alle casse del Comune servono trenta milioni di euro per far fronte ai mancati introiti tributari, senza i quali è impossibile approvare il bilancio.
Intanto si è concluso in Commissione l'iter di approvazione del decreto. Una maratona lunga una settimana che ha visto l'accoglimento di importanti subemendamenti presentati dagli aquilani Lolli e De Angelis, e la bocciatura di altre proposte di modifica. Ampliati a tutti i Comuni del cratere, ad esempio, gli indennizzi per gli edifici in aggregati edilizi, in modo da ricostruire interamente i borghi.
Cambia anche la governance, con l'istituzione di uffici territoriali che fanno riferimento ai Comuni per l'esame delle pratiche, e un ufficio centrale che sovraintende e controlla.
di Marco Signori
montaggio di Marialaura Carducci