L'Aquila, per puntare davvero in alto urge un cambio di registro attitudinale

07 Settembre 2014   10:11  

Nessun esame di coscienza da fare, né tantomeno pensieri di ridimensionamento, ma la sconfitta rimediata dall'Aquila al "Del Duca" contro l'Ascoli deve necessariamente far riflettere la truppa rossoblù.

Il risultato finale non rispecchia troppo fedelmente la gara nel suo insieme: per larghi tratti, infatti, gli uomini di Giovanni Pagliari sono stati succubi delle iniziative dei padroni di casa, che dal canto loro hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per aspirare alla promozione in cadetteria.

Ma un campionato nelle zone nobili è anche l'obiettivo dichiarato dei rossoblù, rei però di aver sbagliato completamente la gara, a cominciare dall'approccio eccessivamente remissivo e, sbaglio forse ancor più determinante, dalla mancata reazione dopo l'1-0 subìto quasi a freddo. Un abbozzo di reazione è arrivato troppo tardi, quasi per caso, grazie all'eurogol di Mario Pacilli a tre minuti dalla fine, quando ormai la sola energia a disposizione era verosimilmente quella della disperazione, rivelatasi purtroppo insufficiente da sola.

Per ambire davvero ad un torneo di vertice e strizzare l'occhio alla prospettiva di migliorare i playoff dello scorso anno, è indispensabile che la squadra operi un cambio di registro, specialmente sotto il profilo caratteriale, già dalla gara di venerdì prossimo contro il Prato.

Il gioco ed i risultati, poi, ne sarebbero diretta conseguenza. Del resto, è innegabile come le qualità della rosa ci siano, e siano importanti: basta solo saperle sfruttare ed allora nessun traguardo sarà precluso.

Lorenzo Ciccarelli


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