L'Aquila, piccolo passo indietro al "Lungobisenzio": per la promozione occorre "pensare da grande"

26 Gennaio 2015   05:47  

L'Aquila non è riuscita a dare continuità alla bella e convincente vittoria contro l'Ascoli, andando ad impattare 1-1 in casa del Prato, e perdendo in tal modo l'occasione di mantenersi in scia della vetta, riconquistata nella serata di ieri dai bianconeri.

Al di là del risultato, che viste le infinite combinazioni di quest sport ci può nei fatti sempre stare a prescindere dall'andamento della gara, l'approccio alla medesima e l'atteggiamento mantenuto per larghi tratti dai rossoblù sono stati decisamente al di sotto delle aspettative, quando invece anche alla luce del successo contro il Picchio ci si sarebbe attesi una prova ben migliore.

Nulla di irrimediabile, per carità, ma di certo un piccolo passo indietro per una compagine ed una società che, come può dimostrare anche il mercato invernale tuttora in corso di svolgimento, punta ormai apertamente al salto di categoria.

Il campionato è ancora lungo, per cui non mancheranno occasioni di riscossa e di riavvicinamento al primo posto, ma è altrettanto sicuro che per aspirare davvero al salto di categoria i rossoblù devono mettere in campo prestazioni di carattere ben diverso di quella mostrata al "Lungobisenzio", nella quale sono stati anzi per diversi tratti di gara alquanto subordinati alla maggiore propositività degli avversari, tanto da tirare in porta solo dopo circa un'ora di gioco.

Decisamente inaspettato e molto probabilmente immeritato è poi giunto il vantaggio ad opera del solito Salvatore Sandomenico, sempre più trascinatore della compagine di Zavettieri, cui ha fatto seguito tre minuti dopo il pari di Fanucchi che ha rimesso la gara su binari forse più giusti.

La rete del folletto napoletano ha illuso i rossoblù di poter ottenere una vittoria che non sarebbe stata meritata ai punti, ma sarebbe stata preziosissima ai fini della classifica, e deve suonare da rimpianto per una gara che, dato il maggior tasso tecnico dell'Aquila, avrebbe potuto essere vinta e soprattutto giocata assai meglio, con piglio ben più propositivo ed assai meno attendista.

Ben venga il gioco di Zavettieri, ormai notoriamente poco bello a vedersi ma cinico ed efficace, ma per ambire davvero in alto appare necessaria una ben maggiore propositività, specie contro avversari tenaci che però sono pur sempre indietro in classifica di 14 punti. Certe scelte tattiche, lo si è visto a Prato come in altre circostanze durante l'anno, non sempre pagano.

Il tecnico calabrese è chiamato dunque a mettere i suoi uomini in condizione di ricoprire l'ultimo tassello: dopo di che, con un piccolo ma forse decisivo cambio di mentalità, ovvero iniziando a scendere sempre in campo con la voglia di imporsi e proporsi costantemente, come si confà ad una grande squadra, la promozione sarà davvero un obiettivo alla portata. L'impresa non sarà facile, ma non è affatto impossibile: basta solo dare un po' di più.

Lorenzo Ciccarelli


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