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Oggi nel corso della gara tra L'Aquila e Lazio valida per il trofeo internazionale categoria allievi "Memorial Manlio e Loris Scopigno" si è verificato uno spiacevole episodio.
Durante un'azione di gioco, un atleta biancoceleste ha infatti rivolto l'insulto "terremotato" ad un giovane avversario aquilano.
"In queste circostanze -confessa il direttore generale rossoblù Fabio Aureli- non si ha nemmeno voglia di commentare. Purtroppo si è trattato di un peccato di gioventù di un singolo e noi possiamo solo limitarci a prenderne atto, sperando che la SS Lazio punisca il proprio tesserato".
"In ogni caso -prosegue Aureli- non è la prima volta che accade una cosa del genere. Prendete la partita di domenica scorsa a Celano: seppur da parte di qualche semplice tifoso locale, anche in quella occasione abbiamo sentito pronunciare la fatidica parola".
"Personalmente -conclude il dg- fatico anche a reputarla un'offesa. D'altronde, essere terremotati non rappresenta una colpa per cui essere ingiuriati, bensì uno 'status' che la natura decide di imporre. Parecchie persone dovrebbero iniziare a capirlo".
D.R.