L'Aquila, ritrovata al Sert parte della reliquia di Wojtyla rubata: fermati due tossicodipendenti

AGGIORNAMENTI

30 Gennaio 2014   13:04  

Ritrovato angioletto in casa indagato 
ORE 19.00: Nuovo rinvenimento nell'ambito delle ricerche della reliquia di papa Giovannni Paolo II. Nell'abitazione di Tempera di uno degli indagati, D.C., 21enne di origini colombiane, e' stato trovato un angioletto posto sulle teca dove era custodito il prezioso vestigio del pontefice. Ed e' proprio nelle campagne di Tempera che, anche con l'ausilio delle fotocellule dei vigili del fuoco, gli investigatori hanno proseguito nelle ricerche. Da quanto si e' appreso sono stati recuperati dei pezzetti di stoffe e garze portate in questura dove saranno fatte esaminare da Pasquale Corriere, presidente dell'associazione San Pietro della Ienca. 

ORE 17.45: Un altro pezzo della reliquia di Giovanni Paolo II, ora manca il piu' importante, e' stato ritrovato nei parcheggi aperti sottostanti un alloggio antisismico del progetto 'Case' nella frazione di Tempera, dove risiede uno degli indagati. Si tratta, in particolare, del contorno della reliquia. Nell'ex ospedale psichiatrico di Collemaggio, erano stati rinvenuti, oltre al crocifisso semi distrutto, la teca e l'ampolla, spaccata in due, che conteneva il pezzettino di stoffa intriso del sangue del pontefice che il 27 aprile sara' canonizzato. Le perquisizioni proseguono.

LA CRONACA

La parte in ferro della reliquia con il sangue di Papa Wojtyla, rubata nei giorni scorsi dalla Chiesa di San Pietro della Ienca (L'Aquila), è stata rinvenuta dalla squadra mobile dell'Aquila nella sede del Sert, a Collemaggio. 

La polizia ha fermato due persone di 23 e 24 anni con problemi di tossicodipendenza che avrebbero confessato il furto.

Sono stati loro ad indicare dove si trovava la refurtiva, nell'ex ospedale psichiatrico di Santa Maria di Collemaggio.

Non è stata ancora ritrovata l'ampolla, con un minuscolo pezzettino di stoffa intriso del sangue del Beato Giovanni Palo II, frammento dell'abito del pontefice quando rimase vittima dell'attentato a piazza San Pietro, il 13 maggio 1981. 

Mentre e' stato ritrovato, seppellito nei pressi del Sert, il crocifisso rubato e la teca che conteneva la reliquia vera e propria, rubata nella notte tra sabato e domenica nella chiesa di San Pietro della Ienca (L'Aquila), ai piedi del Gran Sasso.

I due giovani erano stati fermati perche' ritenuti i responsabili di una rapina compiuta qualche giorno fa al terimal bus di Collemaggio.

In quell'occasione avevano aggredito il cassiere della biglietteria colpendolo con un pugno al volto.

E' stato nel corso dell'interrogatorio, poi, che entrambi avrebbero confessato il furto della reliquia.

Sul posto, intanto, sono giunti il pm David Mancini, il parroco del santuario, Jose' Obama e il presidente dell'associazione San Pietro della Ienca, Pasquale Corrriere, visibilmente commosso. 

Il racconto dei due fermati, ai quali intanto se n'e' aggiunto un terzo presunto complice, e' molto frammentario, costellato da molti 'non ricordo'.

Di certo gli indagati hanno sostenuto di essersi disfatti della reliquia gettandola, ma non sanno indicare esattamente dove.

Pertanto le perquisizioni si sono estese nelle abitazione degli amici, nei garage e nelle zone che maggiormente frequentano. 

 

 


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