L'Aquila, sul campo la rivincita di Ercole Di Nicola.

Se Gizzi lascia si chiude un'era. In sei anni Eccellenza - C1

17 Giugno 2013   13:12  

Lo abbiamo appena scritto. E’ stata la vittoria della città, è stata la vittoria di chi ci è sempre stato. Ma questo sul piano degli spalti e dell’ ambiente. 

Quanto al campo, invece, oggi ci sentiamo di dover riconoscere la rivincita di Ercole Di Nicola, personale e professionale. 

Forse, anche qui, controcorrente. Perché non è un mistero che il feeling tra Di Nicola e la tifoseria rossoblù ha vissuto momenti davvero bui. Ma come in altri momenti non siamo stati affatto teneri verso alcuni passaggi della sua gestione tecnica, così ci sentiamo di riconoscere a Di Nicola di aver saputo arrivare lì dove tutti avrebbero voluto.

Ieri in sala stampa diceva bene Cappellacci, da gran signore qual è. “Tra l’ avvicinarsi a fare gol ed il farlo, ce ne passa.” Tanta verità in una frase che, se trasferita sul piano gestionale suonerebbe pressappoco così: “Cercare di vincere è una cosa, riuscirci è un’ altra.” E’ vero, al terzo allenatore e dopo una stagione partita con altri obiettivi e piena di alti e bassi, ma ieri L’Aquila ci è riuscita. Senza quei se e quei ma che per quattro anni abbiamo sentito tante volte. E nonostante sia doveroso riconoscere che, per riffa o per raffa, in sei anni si è passati dall’ Eccellenza alla Prima Divisione. E di questo va dato atto a un Elio Gizzi che ieri, a caldo e a sorpresa, ha aperto ad una sua uscita dalla compagine societaria.  

Ora si potrebbe comunque cambiare, si potrebbe ritenere concluso un ciclo. E non sarebbe affatto una stranezza. Ma questo spetterà alla società. Saranno i proprietari del club a dover decidere se fissare sui risultati del campo la propria analisi o se allargare le proprie vedute. Se mettere sotto la lente di ingrandimento il rapporto costi-benefici o se basarsi su quello che, finalmente, ha sancito un risultato del rettangolo verde e non un ufficio. Se affidarsi a qualcuno d’ esperienza o se mettere ancora una volta alla prova l’ emergente Di Nicola con quello che lui stesso chiama “il calcio che conta”.

Insomma, spetterà alla società decidere se confermare Ercole Di Nicola. E se alla proprietà starà bene così, nessuno potrà obiettare nulla. Mancava la vittoria sul campo, ed è arrivata. E così, come di critiche (tecniche, disinteressate e costruttive) gliene abbiamo riservate tante, oggi non si può fare altro che …. Chapeau, Ercole Di Nicola.

Alessandro Fallocco

 

 

 

 


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