L'Aquila, tutto sommato un punto utile. Ma sulle palle inattive...
Dopo cinque vittorie consecutive in cui non era stato peraltro subìto alcun gol, L'Aquila è tornata da Forlì con un pari, specchio nel complesso fedele di una gara ben giocata da entrambe le squadre, ed aperta pressoché fino all'ultimo alla possibile vittoria dell'una o dell'altra contendente.
Il 2-2 finale ha evidenziato pregi e difetti dei rossoblù di Nunzio Zavettieri, per i quali il mancato successo non rappresenta dopotutto un passo indietro né un ridimensionamento: la manovra è stata la consueta, tutt'altro che strappapplausi ma ordinata e senza sbavature, ma non si può dire altrettanto per quel che riguarda le palle inattive, dove invece la retroguardia non è sembrata nella sua miglior giornata.
Caso isolato o meno, non appare del resto un caso se entrambe le reti del Forlì sono giunte sugli sviluppi di calci d'angolo, dove prima Forti e poi Djuric hanno approfittato di una difesa apparsa troppo statica e troppo poco reattiva.
Di contro, però, va registrata la buonissima reazione della squadra di Zavettieri alla rete del provvisorio 2-1 romagnolo, giunta quasi a freddo ad inizio ripresa: alla fine, ne è scaturito solo il pari dal dischetto di Corapi, ma almeno tre sono le nitide occasioni di cui i rossoblù non hanno saputo approfittare e che, se concretizzate, avrebbero potuto consegnare loro l'intera posta in palio.
La fase offensiva, del resto, è uno dei pochissimi aspetti, forse il solo, che sembra ancora da migliorare: Perna (poi uscito per infortunio) continua ad impegnarsi ma troppo spesso appare decisamente estraneo alle manovre dei compagni, Pacilli dopo un gran gol nei primi minuti è scomparso, mentre Sandomenico è incappato in una giornata decisamente sfortunata, con un palo ed altri due gol mancati più o meno clamorosamente.
Facile ipotizare, dunque, come in occasione della finestra invernale di mercato la dirigenza tornerà alal ricerca di rinforzi per il settore avanzato, nella speranza di permettere alla compafine rossolbù di comppiere lo sperato definitivo salto di qualità, e cullare con ancor più convinzione il sogno Serie B.
Lorenzo Ciccarelli
