L'Aquila, un passo indietro nel tempo. Disagi all'Hotel Centrale

Gli sfollati in albergo ostaggi dell'ordinanza

02 Settembre 2010   15:09  

Città ancora off-limits, almeno per ulteriori 48 ore. Questo l'orientamento del sindaco Cialente.
Centro storico interdetto a uomini e mezzi e attività commerciali, quelle poche che non senza difficoltà avevano riaperto negli ultimi mesi, inesorabilmente chiuse.Così, con lo sciame sismico che sui Monti Reatini non si arresta, L'Aquila sembra essere tornata indietro nel tempo; annichiliti quei piccoli passi avanti che si erano fatti.
Attraversiamo il varco presidiato dai militari; ci accompagna in zona rossa il maggiore Pietro Piccirili del 33° Reggimento Artiglieria Aqui.
Strade deserte e cantieri chiusi. A casa i quasi ottomila operai che erano impegnati nell'imponente opera di messa in sicurezza.
Apprensione intanto nei paesi dell'Alta Valle dell'Aterno, il consigliere regionale Luca Ricciuti, di ritorno da un sopralluogo a Montereale.
Cittadini e soprattutto istituzioni mostrano una diversa sensibilità, dopo quanto vissuto il sei aprile 2009. Così, il tavolo comunale di Protezione civile, riunito ieri sera sotto il coordinamento del sindaco Cialente, ha rimodulato, alla luce del nuovo assetto urbanistico della città, le aree di attesa, destinate alla prima accoglienza della popolazione in caso di evento sismico.

Nelle interviste: Magg. Pietro Piccirili (33° Reggimento Artiglieria Aqui), l'addetta alla reception dell'Hotel Centrale, il consigliere regionale Luca Ricciuti, l'assessore comunale dell'Aquila Pierluigi Pezzopane.

Marco Signori


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