L'Associazionismo all'estero deve essere moderno e vitale

L'intervento di Franco Santellocco (Cram-Cgie)

27 Giugno 2008   21:25  

di Franco Santellocco *

  

Il Comitato di Presidenza del Cgie si è concluso da poco. L’attenzione del Comitato si è giustamente concentrata sulla questione dei tagli delle risorse agli italiani all’estero e sulle conseguenti misure di razionalizzazione della rete e dei servizi consolari e di tutte le altre iniziative previste dal precedente governo. In questo contesto, bene ha fatto il segretario Elio Carozza a condurre le discussioni e le conclusioni dei lavori nel segno della continuità di quanto precedentemente programmato con il rinnovato impegno, condiviso dal sottosegretario Alfredo Mantica, a realizzare la Conferenza dei Giovani e a convocare entro l’anno la Conferenza Stato-Regioni–Cgie.

Anche i risultati del Gruppo di lavoro sull’Associazionismo del 27 e 28 maggio scorso sono stati ripresi e valorizzati nel documento di sintesi sulle Associazioni italiane nel mondo che è stato diffuso. Questo documento fa il punto su una questione vitale per il Cgie. Senza un associazionismo moderno e vitale verrebbe meno il fondamento stesso di tutte le rappresentanze sia istituzionali sia politiche degli italiani all’estero perché nell’associazionismo c’è la radice della nostra democrazia all’estero che deve poggiarsi sulla capacità autonoma degli italiani di esprimersi e organizzarsi. Tutte le prerogative, i valori ma anche le criticità dell’Associazionismo attuale, sono state esplorate nel documento in un quadro di grandi cambiamenti e di notevoli diversità in cui accanto all’esigenza di mantenere la catena storica della memoria e degli antichi legami, si fanno avanti sempre di più i fenomeni dell’interculturalità e del ricambio generazionale che ci pongono di fronte all’esigenza di cambiare metodo nell’approccio  tra le istituzioni italiane e le nuove realtà dell’emigrazione. Realtà che hanno sempre più bisogno di informazione, di rinnovamento culturale e di motivazione perché il legame con l’Italia possa essere mantenuto. D’altra parte anche le istituzioni devono rinnovarsi nelle proprie capacità culturali, strumentali e programmatiche per poter rafforzare  il proprio dialogo con gli italiani all’estero che dovremo, in futuro, chiamare sempre più “Italici”. Gli Italici, al quale si rivolge anche Mantica, sono persone che hanno bisogno di riscoprire il senso attuale delle proprie origini  tra esigenze di integrazione nel Paese di residenza e partecipazione ai destini del Paese Italia, rinvigorendo la passione dei propri antenati in un mondo radicalmente mutato. Il documento sull’associazionismo va considerato come  il nuovo punto di partenza di tutte le analisi e le iniziative  che riguardano il Cgie, i Comites, le Consulte regionali e quella nazionale, in modo che faccia da punto di riferimento di tutti gli ambiti tematici istituzionali.. E’ con questo spirito, che attendiamo di riprendere, dopo la pausa elettorale e del cambio di Governo, il cammino delle riforme intrapreso nell’ambito della formazione professionale, nella consapevolezza che lo sviluppo delle risorse umane costituisce un fattore centrale di ogni progresso.

 * Componente il Cgie e Cram Abruzzo

 


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