L'Ingv inaugura la sua sede tra i ruderi del centro storico

21 Giugno 2013   14:00  

Si riaccendono luci e si riconquistano spazi nel centro storico dell'Aquila, tra palazzi puntellati e ruderi oramai stagionati. Luci e spazi di vita non di case abitate dove sono tornati ad abitare terremotati. Per quello ci vorrà tempo, e certezze dei fondi che ancora non ci sono.

Ma almeno della nuova sede in Via dell'Arcivescovado dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

Un palazzo di vetro e ferro che rappresenta un esempio di innesto urbano contemporaneo nel mezzo della città medioevale, settecentesca e deserta per abncora chissà quantoi anni.

Oggi si è celebrata alla presenza delle massime autorità cittadine e regionali l'inaugurazione.

La nuova sede distaccata dell'Ingv, costata 8 milioni di euro, e dove lavoreranno una ventina di ricercatori, porterà avanti nei prossimi anni il progetto Abruzzo, finanziato dal governo, che svolgerà indagini per la prevenzione del rischio simico su tutto il territorio abruzzese, attraverso lo studio della struttura crostale di ciascun territorio, della propagazione del moto sismico, elaborando così scenari di scuotimento per ciascun insediamento urbano, indicando infine gli interventi da porre in essere per garantire la sicurezza degli edifici e sopratutto degli abitanti.

Al nostro microfono il presidente di Regione Gianni Chiodi.

 


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