L'Istat: in Italia disoccupazione record. Chiodi: ''Abruzzo in controtendenza''

30 Agosto 2013   17:55  

Disoccupazione ai massimi anche nel mese di luglio. La disoccupazione nel mese scorso si è fermata al 12%, invariata rispetto a giugno (-0,033 punti percentuali), anche se resta in aumento su base annua, con un rialzo di 1,3 punti. Lo rileva l'Istat . Con luglio la disoccupazione tocca la soglia del 12% per la quarta volta consecutiva.

Se poi allarghiamo lo sguardo al secondo trimestre dell'anno vediamo che il tasso di disoccupazione è pari anche in questo caso al 12%, in crescita in questo caso di 1,5 punti percentuali rispetto a un anno prima. Per gli uomini l'indicatore passa dal 9,8% all'attuale 11,5% e per le donne dall'11,4% al 12,8%. 

Prosegue - rileva ancora l'Istat - la riduzione tendenziale dell'occupazione italiana (-581.000 unità), mentre si arresta la crescita di quella straniera (-4.000 unità). In confronto al secondo trimestre 2012, tuttavia, il tasso di occupazione degli stranieri segnala una riduzione di 3,5 punti percentuali a fronte di un calo di 1,2 punti di quello degli italiani. Il calo dell'occupazione si concentra nell'industria in senso stretto (-2,4% con 111.000 posti in meno e nelle costruzioni (-12,7% con 230.000 posti in meno). Per il secondo trimestre consecutivo, e a ritmi più sostenuti, l'occupazione si riduce anche nel terziario (-1,0%, pari a -154.000 unità). Non si arresta il calo degli occupati a tempo pieno (-3,4%, pari a -644.000 unità rispetto al secondo trimestre 2012), che in quasi metà dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-2,5%, pari a -312.000 unità). Gli occupati a tempo parziale aumentano in misura minore rispetto al recente passato (1,5%, pari a +59.000 unità). E la crescita - spiega l'Istat - riguarda esclusivamente il part time involontario. Per il secondo trimestre consecutivo, e con maggiore intensità - spiega infine l'Istat - cala il lavoro a termine (-7,2%, pari a -177.000 unità), cui si accompagna la nuova diminuzione dei collaboratori (-7,0%, pari a -32.000 unità).

Torna a salire anche la disoccupazione giovanile. Tra i 15-24enni, rileva l'Istat, le persone in cerca di lavoro sono 635 mila e rappresentano il 10,6% della popolazione in questa fascia d'etá. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l'incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 39,5%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,3 punti nel confronto tendenziale con l'anno scorso. 

Il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre sale inoltre di 2,7 punti percentuali al Sud sfiorando il 20% (19,8%). Lo si legge nelle tabelle Istat pubblicate oggi dalle quali emerge che in tre regioni (Campania, Calabria e Sicilia) il tasso dei senza lavoro supera abbondantemente il 21%.

Ovviamente il numero dei disoccupati continua ad aumentare e nel secondo trimestre 2013 raggiunge quota 3,075 milioni, 370 mila in più rispetto all'anno prima (+13,7%).

L'incremento è diffuso su tutto il territorio e interessa in oltre metà dei casi persone con più di 35 anni. il 55,7% dei disoccupati cerca lavoro da un anno o più

IL PRESIDENTE GIANNI CHIODI: ''IN ABRUZZO SCENDE LA DISOCCUPAZIONE''

In un comunicato stampa il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi sottolinea però che in Abruzzo la disoccupazione che nel secondo trimestre di quest'anno scende di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (10,7 contro 10,9).

"Gli esiti dell'ultimo rapporto Istat - spiega Chiodi - non ci sorprendono più di tanto. Stiamo lavorando con grande impegno e determinazione per affrontare la crisi economica.

Quindi, il fatto che l'Abruzzo sia una delle due regioni, insieme alla Basilicata, citata in positivo quanto a tasso di disoccupazione, conferma la bontà delle scelte industriali ma anche finanziarie che questo Governo regionale porta avanti ormai da quattro anni.

Dato ancor più evidente se si considera il trend nazionale, con la disoccupazione in crescita ovunque.

Se l'Abruzzo sta reagendo meglio di altri territori a questa profonda recessione - dice il presidente Chiodi - lo si deve a due fattori. Il primo, l'intraprendenza dei nostri imprenditori che, con coraggio, hanno sposato l'idea di non chiudersi, di isolarsi.

Il secondo, la lungimirante azione della Regione che ha voluto con ostinazione investire nell'innovazione, nella ricerca; che è stata vicina alle aziende; che ha sostenuto l'assunzione di giovani e donne con progetti mirati; che ha affiancato agroalimentare e turismo nella conquista dei mercati esteri". Dunque, per Chiodi, dall'Istat solo un riconoscimento, di certo apprezzato, di una gestione oculata delle risorse pubbliche.

Non a caso - ricorda il Presidente - siamo l'unica Regione ad aver avuto accesso ai Fas, fondi che stiamo immettendo nel nostro sistema produttivo. Così come siamo in capo alla lista per spesa dei soldi europei a fini occupazionali".

Da Chiodi un plauso agli imprenditori, "reattivi più di altri" ed un invito a continuare su questa stessa strada, nella certezza che "sia l'unica giusta per trovarsi preparati quando la crisi lascerà di nuovo il posto alla ripresa ed alla crescita".

 


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