L'anno prossimo l'Abruzzo tra le nove regioni virtuose per la sanità pubblica

Migliorano i servizi e la qualità delle prestazioni

27 Novembre 2012   07:24  

Continua la pubblicazione della lunga intervista al Governatore d'Abruzzo Gianni Chiodi.

Oggi volgiamo affrontare il tema della sanità pubblica e del risanamento dei bilanci che ha portato l'Abruzzo per il terzo anno consecutivo al pareggio di bilancio in ambito sanitario.

"Sulla sanità lascio parlare un ente terzo, il Ministero della Salute. - inizia l'intervista Chiodi - La Regione Abruzzo ha dei punteggi che dal 2008 sono costantemente migliorati, però non siamo ancora tra le regioni italiane che assicurano i livelli essenziali di assistenza. Questa crescita mi fa ben sperare che dall'anno prossimo saremo tra le nove regioni italiane che li assicurano.

I cittadini come la pensano?  - continua il Governatore - C'è una sanità reale e una percepita, la prima è il livello tecnico e teconologico dei nostri presidi sanitari e poi c'è la seconda quella della pulizia, delle liste d'attesa dei servizi che invece va peggiorando.

Il primo dramma sono le liste d'attesa che è un problema vero e che va aumentando in tutt'Italia sul quale dobbiamo ingegnarci per porre rimedio.

Per il Pronto Soccorso il discorso è differente - continua il Commissario alla sanità - e purtroppo siamo noi (cittadini ndr.) a rendere il servizio insufficente, pensi che l'1% di chi va al pronto soccorso è un codice rosso.

Chi va in codice verde è bene che faccia 5 ore di fila, chi ci va con il bianco è bene che ne faccia 10.

Noi dobbiamo lavorare su questo, sulla sanità sostanziosa, però, siamo in ottime condizioni, siamo partiti ultimi e nel prossimo aprile saremo tra le prime 9, un bel balzo, ma non ci vogliamo fermare.

Poi c'è lo spreco per l'eccesso di richieste di prestazioni, dovuto anche al timore dei medici di "prendersi dei rischi".

La sanità gratuità è una conquista civile straordinaria che dobbiamo rendere sostenibile e non abusarne. Siamo solo il 2% della popolazione mondiale che se lo può permettere.

Questo risultato deve essere condiviso con tutti, ma il sistema sanitario abruzzese è fallito nel 2007 quando la regione ha chiesto l'aiuto dello Stato.

Chi ha portato questa regione all'indebitamento - conclude Chiodi - dovrebbe stare zitto.


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