L'aquilana Augusta Iannini, Lady Vespa, alla Privacy. Idv: "Nomina fastidiosamente inopportuna"

07 Giugno 2012   11:50  

E' polemica sulle nomine di Agcom e Privacy.

E quella che fa più notizia è della cosiddetta Lady Vespa, aquilana del 1949, moglie dell'altrettanto aquilano Bruno Vespa.

Augusta Iannini, è stata eletta nelle votazione al Senato, con 107 voti, per l'Autorità della Privacy. Con lei letta membro dell'Autorità della privacy anche Licia Califano con 97 voti.

La nomina della Iannini non va giù a molti, la definisce " fastidosamente inopportuna" Pancho Pardi (Idv) - " La Iannini  potrebbe trovarsi nella situazione di dover giudicare eventuali violazioni della privacy commesse dalla trasmissione del marito."

Al voto l'IDV e i Radicali hanno abbandonato l'Aula:"Non partecipiamo alla spartizione delle poltrone e non riconosciamo all'operato del Parlamento trasparenza né autonomia", ha spiegato il capogruppo di Idv a Palazzo Madama, Felice Belisario.
I parlamentari Radicali non hanno partecipato al voto sulle authority perché è "la certificazione di accordi presi fuori dalle Camere dalle oligarchie dei partiti".

Il rifiuto di votare per le authority arriva da Rita Bernardini, Emma Bonino, Maria Antonietta Farina Coscioni, Donatella Poretti, Elisabetta Zamparutti, Marco Beltrandi, Matteo Mecacci, Marco Perduca e Maurizio Turco. La non partecipazione al voto è, affermano, "l'unica risposta adeguata ad un procedimento di selezione antimeritocratico e oligarchico".

La Iannini, giudice, dal 2001, è al ministero della Giustizia dove ha lavorato a fianco di ben sei Guardasigilli.

A indicare la Iannini alla privacy è stato Silvio Berlusconi con una scelta a sorpresa per  la poltrona, un incarico di 7 anni, che ha messo a soqquadro il Pdl: i cui parlamentari erano convinti di dover votare per il deputato Enrico Costa, che vista la situazione ha fatto un passo indietro, obbligato.

Per dare lo spazio alla Iannini, fuori ruolo dal 2001, ci sono voluti altri aggiustamenti. Presto"Lady Vesa" sarebbe dovuta tornare a lavorare come Magistrato in forza dell'emendamento Giachetti che sta per essere approvato con il ddl anticorruzione. Ma solo  48 ore fa,  il ministro Severino ha riformulato quel testo e tra gli organi che possono allungare sine die la permanenza dei magistrati fuori ruolo (oltre il Quirinale, la Consulta e il Csm) spuntano gli organismi giurisdizionali internazionali e le autorità indipendenti.

"E pensare che io sarei voluta tornare in magistratura", commenta ora la Iannini respingendo anche l' allusione a un emendamento ad personam . E così, Augusta Iannini, nel nuovo ufficio di Piazza Montecitorio dalle cui finestre si vede fin dentro la Camera, e ironizza con il giornalista del Corriere della Sera "Cosa pensa mio marito? 'Speriamo che ora farai una vita più tranquilla'.Questo ha detto della mia elezione alla Privacy....

Lui, Bruno Vespa, replica con una battuta: «Siamo laureati entrambi con una tesi sul diritto alla riservatezza. Ma all'università mia moglie era più brava di me».


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