L'attentatore a Napolitano: "Appena Lei mi darà la facoltà di riferire al Parlamento, mi costituirò"

E' in fuga ed è ricercato

11 Gennaio 2013   13:10  

"Una società dove si viaggia gratis e non si pagano le bollette e si paga solo a servizio ricevuto, dove nessun centesimo si può movimentare senza il riscontro di un sevizio dato, l'ho può solo fare un tecnico con intuiti e capacità costruttive. Governare con leggi non proprie, lo fa solo chi non ha, ne intuiti e ne capacità costruttive, e non lo si può vedere come tecnico, ma come un tautico. Per questo nulla è cambiato con Tremonti, fugurati se cambiera con un Monti, se questi pensano solo a non far cadere questo sistema che ci ha portato a questi miseri livelli e ci portera' al fallimento."

Inizia così la premessa della lettera che Roberto Di Santo indirizzerebbe al Presidente della Repubblica dal suo sito www.rodisan.it

Una lettera lunghissima, che parla di ricchezze, di ingiustizie, temi noti e condivisi da molti, ma che per Di Santo portano a gesti folli e delinquenziali.

"UN VERO TECNICO AVREBBE GIA' COMBIATO TUTTO   .  .  e non a rinforzare chi governa, nel mentre i governati, non arrivano a sfamarsi e diversi si suicidano.
Non è forse colpa di chi sostiene e guida questo sistema, ciò che accade nel sociale?"

Ed ecco la lunghissima letta

"AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

lei ha mai riflettuto sull’odierna democrazia e il perché si affollano le piazze di cittadini che chiedono cambiamenti? Li avete ascoltati? I soldi sono del popolo, perché come spenderli questo non hanno voce in capitolo? Facciamolo insieme,  vedendo le nostre moderne capacità e diversità dal passato, e se questa espressiva umana di comandare, può essere allargata all’ammodernamento dei tempi tecnologici che corrono, per dare voce a tutto il popolo. Comandare senza sentire il popolo giornalmente, può durare anche 42 anni, e poi diviene brutale e sconvolgente, espletare in pochi secondi il malanno accumulato nel tempo. 42 anni, 5 anni o solo un anno, a non ascoltare il popolo sofferente o che scende in piazza, non è democratico. Dare voce al popolo giornalmente, frenerà la crisi  ed eviterà l'affollarsi delle piazze e il crescente impoverimento sociale.

Riflettiamo sulla sua nascita, e se questo comportamento sociale, è veramente democratico.

Tutti sappiamo che i mostri padri costituenti, nel  costituire, hanno copiato i principi sociali degli antichi romani, usato  in una parte del mondo che si definisce  moderno e democratico. Questi, nel loro passato, non potevano fare diversamente per le loro poche conoscenze e carenze tecnologiche, per dare una vera libertà al popolo. In nessuna democrazia del passato, come anche l'odierna, si è compiuta una completa libertà popolare, per questo tutte le passate democrazie sono collassate nel fallimento sociale, come sta succedendo alla nostra. Per sapere come andrà a finire l’odierna crisi, basta rileggersi la storia dei popoli che usarono questi incompleti e vecchi  principi sociali e non attendere di  fare la stessa fine anche noi, per avere ulteriore conferma a questa certezza storica. L’impotenza politica di risolvere la crisi crescente, non è cosa che riguardano solo i nostri tempi e gli odierni  governanti, ma una cruda realtà di questo vecchio sistema  sociale  che porta ad un logico fallimentare contorno, perché, presto vi sarà molto chiaro, non è come si pensa, ne moderno e  ancor meno  democratico. Certo che fare politica oggi,  è bello, come dite voi, perché si prendono molti soldi senza dover dare nessuna concreta risposta, in cambio a chi è costretto a sostenere questo  sistema sociale. Come anche tenersi i vitalizi, ora che scarseggiano i denari.
L’odierno stato mondiale e le invasioni di piazza, è eloquente  a dettarci un cambiamento radicale per diversificarci dal passato, prendendo spunto dalla parola democrazia e del suo vero, sano e completo intendimento. In coscienza lei, sarebbe propenso ad esonerare dalle piccole tassazioni giornaliere,  quelli che non arrivano a fine mese? Sicuramente si, ma è il sistema che non lo permette e non la vostra o l'altrui volontà. Questo perché  nessuna costituente fatta fino ad oggi, in ogni sua voce, si è messa  all’attenzione popolare, per poterlo definire costituente democratica, cioè  voluta anche dal popolo. Tutte le costituenti, sono stati sempre fatti da singoli o piccoli gruppi del momento e poi imposti al resto del popolo,  nominato anche oggi, soventemente, pastosamente  e soprattutto falsamente  .  .  . sovrani.  Il radicale cambiamento  che dia una diversità allo storico corso fallimentare, è fare una costituente super democratica, visto che oggi  abbiamo le tecnologie  per farlo.  In questo vecchio sistema, ribadisco falsamente democratico, cosa c’è di diverso  dal regnare di un Re o un imperatore? Soltanto quella ignorante croce a matita data ai cittadini ogni tanti anni, per poter soltanto delegare la propria sovranità ad una minoranza  che dovrà poi sottometterlo con il loro operato, come facevano re e imperatori  e ipocondriaci al potere. Anche questo governo tecnico, non può che agire, come il temuto supremo libico, che gia diverse volte ha detto prepotentemente che il governo è sovrano, e nei comportamenti lo ha confermato.

NON SIAMO IN DEMOCRAZIA, visto che dopo aver fatto un decreto, questa diviene legge e il popolo deve trovarsi un inganno per difendersi se non gli calza bene, o scendere in piazza e i più colpiti accendono fuochi.

La vostra remunerazione e i vitalizi, vengono dalle tasse comune, ma non sono state date in comune accordo. In questo comportamento, dove vedete il senso democratico? Molte cose fatte dall’odierno sistema politico, se messe a confronto con il volere popolare, sarebbe molto diverso a confermare questa falsa democrazia. Come anche il passaggio di proprietà di una vettura, che il sistema odierno per farlo, impiegando pochi minuti, si accaparra da 8 a  12 giorni lavorativi di un operaio.

In questo e molti altri spostamenti di denaro verso l’erario, portato in movimento da un lavoro produttivo, non vi è quel giusto equilibrio, tra il dovuto e il servizio reso a questi sottomessi produttori, già poco pagati, e poi vengono defraudati dal loro guadagno da questo antico sistema che impone dei versamenti in denaro immediato, senza un immediato riscontro servizievole. 

Ditemi quando è stato che il popolo sovrano ha deciso che un bene acquisito, come la vettura, la casa o una eredità, deve essere super tassata?  Chi ha deciso di potersi prendere  tutti quei soldi per dei  lavori che si possono fare, con le odierne tecnologie,  anche in pochi secondi? Il prezzo della benzina lo decide il popolo? Io che vivo sempre con le ultime dieci euro, sento prepotente la tassazione di circa sette euro su ogni cento chilometri percorsi con l'autovettura. 

VOI AVETE DETTO CHE LO STATO C'E' e noi lo sentiamo prepotente, ogni volta che mettiamo mano al portafogli, ma latitante quando si è lesi nei diritti. Quali strumenti abbiamo per difendere i nostri diritti? Solo una dottrinale avvocatura che spreme ulteriormente, noi tartassati.Non ci vuole un referendum per capire la volontà popolare su questi argomenti e vedere che non ancora si è compiuta una vera democrazia, se ogni operato politico deve essere imposto al restante popolo, anche se questo nominato sovrano, è legittimamente contro. Anche l’odierno sistema finanziario non è democratico, perché è stato pensato da uomini che credevano di essere al centro dell’universo e in un mondo piatto e il capitalismo  si trova a suo agio, sfruttare chi veramente produce. L'odierno giuoco in borsa, evidenzia il malanno mondiale, deciso dai pochi che spostano capitali.

Il loro enorme guadagno, non è ne socialmente utile, anzi è distruttivo,oltre ad essere evidentemente  non democratico. Pensiero finanziario, contorto di uomini di poco sapere e noi altamente tecnologici e con qualche sapere in più, non ancora vediamo che è proprio questa base finanziaria che nel tempo fa perdere  il suo giusto equilibrio tra diritti e doveri, a divenire  logicamente fallimentare. Come denuncia la nostra storia, anche i capitalisti soccombono inconsapevolmente nel fallimento, visto che si può divenire più ricchi, dando malessere sociale e non benessere.

Come denuncia l'odierno giuoco in borsa, che un singolo, in pochi secondi, riesce a guadagnare il sudore della vita di cento fornai ho di mille contadini e quel suo gesto non ha prodotto nessun bene, ne simile al pane che all'olio o simili essenze necessarie a vivere. L'odierna stupida cecità di quei quattro singoli che hanno un capitale enorme, volendolo spendere, cosa potrebbero aquistare se solo con una 5° parte gia copre tutto ciò che si è prodotto al mondo? Il restante 4/ 5 è carta straccia se si fermano i lavori necerssari alla vita dell'uomo. Il capitale e la produttività devono correre pari passo per aver valore, il superfluo, quelli guadagnati o persi in borsa, sono fasulli e senza valore, oltre ad essere comunque di tutti. Non mi credete? Facciamo un referendum mondiale con la specifica domanda ; Vogliamo dividerci uniformemente i capitali del mondo?. La nostra evoluzione al tecnologico è molto eloquente a dirci che dobbiamo modernizzare questi vecchi sistemi, politico e soprattutto finanziario, visto che abbiamo una falsa carenza di denari a non far svolgere  l’enormità di lavoro che c’è da fare, per dar diritto ad ogni singolo di alleviarsi dai mali terreni.

Le uniche cose nel contorno del nostro modernismo,  ad essere attuate come nell’antica Roma, per questo mal funzionanti, sono soltanto la politica, la finanza e di conseguenza  la giustizia. Ho percorso una lunga ricerca e riporto le molte prove  che è il sistema sociale e non la società o i singoli  ad avere delle colpe, compreso i capitalisti. Non sono solo  i capitalisti, colpevoli dell'odierno malanno mondiale, ma il sistema che permette a questi di darsi la zappa sui piedi e presto sentiranno anche loro il dolore, come denuncia la storia. Leggetemi attentamente, per acquisire la giusta visione delle cose che devono avere un giusto equilibrio e comprendere le basi per poter  fare i radicali cambiamenti, dove nessuno potrà più nuocere a nessuno e i capitali cresceranno equamente al prodotto reale e non solo a falsi spostamenti non produttivi.  

Da solo non sarei riuscito a svegliare le menti ai logici cambiamenti da fare, da me già capiti 7 anni fa nella totale sofferenza perché colpito da tutti i difetti di questo antico sistema, ma ORA ho tutti i monoteismi, nel poco scientifico rimasto dopo tante traduzioni in fede, a certificare come fare, per salvarci tutti da questa nostra storica fallimentare unione sociale, per colpa del vecchio ed unico sistema usato dall’uomo fino ad ORA.

Oggi vi sono molte professioni che servono solo a spostare denari senza dare nessun benessere sociale. Pensare che non vi possa essere un sistema diverso, è negarci le nostre moderne capacità di vedere soprattutto che è il vecchio sistema ad essere fallimentare e non l’uomo in se stesso, già capace, nell'evidenza di  molte cose fatte, a percorrere solo la via del perfezionismo.

La prova evidente che chi governa non è il migliore, è questo sistema che non permette la meriticrazia, nel vedere che molti riescono ad accaparrarsi denari senza un riscontro servizievole. Molto eloquente a vedersi costretti a continuare a remunerare chi mal governa, visto che l'economia va giù, sfruttando chi produce con nuove tasse, a sostegno di questo vecchio sistema che da soldi a chi non merita, per questo è fallimentare. Vecchio sistema dove vi è la sola possibilità di salire se hai denari, oggi anche non propri ma comuni, e non capacità.  L’andazzo politico dell’inizio degl’anni 90, è una fedelissima prova di ciò che affermo, visto come si è usato nella politica, una enormità di capitali, sudore di onesti produttori del bene comune.

Visto che è molto facile in questo vecchio  sistema divenire illegittimamente ricchi, vedo l’illegittimo potere carpito dai molti ipocondriaci in politica e in finanza. Soprattutto perché, troppi voti sono cliente lati e il resto viene contorto da propagande ingannevoli, non si è mai avuto una libera scelta popolare.  In questa trasparente visione e nelle voci della nostra, anche se non democratica costituente, l’odierno parlamento, anche quello europeo e soprattutto quello tecnico, non è un legittimato di un  libero volere popolare, ma da una vera e profonda violenza, sia della nostra, anche se non democratica costituente, che della parola democrazia.

Non sprecate tempo per una ennesima votazione con questo vecchio sistema poco democratico, perché solo cambiando l’autista e non i vecchi mezzi sociali, nulla cambia.

Con la giusta trasparenza di questo vecchio sistema ad aver il tempo a potersi accaparrare dei voti in cambio di un lavoro, promessa qualunque o altro, non si può avere il rispetto a questa non democratica continuità fallimentare e solo quei quattro evidenti si dell’ultimo referendum, hanno quel sano e giusto democratico svolgimento, ed è anche molto acceso ed evidente nel popolo, la volontà e le capacità di divenire finalmente sovrano in ogni decisione sociale e con le odierne tecnologie, possiamo non delegare più nessuno a doverci comandare. Posso garantirvi che presto lo diverrà, anche contro il volere politico e il prepotente mondo finanziario, a poter dire si o no giornalmente, ad ogni contesto sociale discusso.

Ciò che si sta facendo oggi in politica, può solo divenire imposizione e non sarà mai un sano  democratico ed equilibrato volere sociale, se il popolo sovrano non viene interpellato su ogni legge che deve poi rispettare. E la prima volta che l’umanità ha i  mezzi  per rendere veramente democratico e trasparente ogni  discusso sociale e si potranno annullare i coloriti politici e votare giornalmente, soltanto gli intendimenti da fare e non l’uomo o il suo vessillo, se ogni cittadino avrà un bottone del si o no da pigiare al proprio cellulare ed accendere una speranza di vero e pulito volere democratico al tabellone del parlamento. Meditate su questa novità, che azzererà le liti  e gli sprechi parlamentari, e le stupide manovre in borsa, sotto il volere del vero sovrano, se vogliamo vivere in una vera democrazia e con regole sociali, condivise da tutti e non imposti da un governo tecnico o un piccolo gruppo eletto dal popolo. Vivo da anni  l’insano e incosciente lavoro politico, perché nella mia vita lavorativa, in un riscontro sano ed equilibrato tra servizi da me resi e il dovuto in denaro, ho un buco  di oltre mezzo milione di Euro e di conseguenza, solo un piccolo debito di 60 mila € verso l’erario.

Non sono l'unico, ma siamo milioni di singoli ad essere in questo evidente mal servito. Quando è matematico il mio e l'altrui ritorno sulla strada dell’onestà, ed equilibrato freno all'odierno fallimento, ma giornalmente  viviamo l’impotenza della giustizia a ripristinare equilibri, la dove viene a mancare, ma comunque  essa, in tutti quelli che vi operano, è puntualmente pagata per avere il potere di costringerci a pagare i debiti all’erario e  ulteriori tasse e non di ripristinare ciò che ci è dovuto. Questa non è democrazia.

Questo non è governare, ma regnare signor Presidente.  Rispondetemi pubblicamente se non ho il diritto di difendermi, signor presidente, ho devo continuare a reggervi finanziariamente nel mentre non riuscite a farmi remunerare equlibratamente ai servizi che svolgo.  Forse, signor presidente, qualche centesimo di questi miei denari non percepiti, in questa confusione finanziaria, sono finiti nella vostra busta paga? Soltanto un contorno finanziario molto trasparente, si può vedere subito chi ha diritto ad una remunerazione, e chi se ne accaparra senza diritto. Troppo spesso, restato senza soldi, mio padre mi da 20 €. Vado dal benzinaio per erogare 10 €, e il sistema si prende 7 €. Vado dal tabaccaio per le sigarette, e il sistema si prende 3 €. Come primo cittadino, è come se ci fosse lei a prendersi più della metà degli ultimi soldi, di chi rimane poi senza. Meditate. Il potere politico oggi, come se fosse un singolo al comando, decreta e sottomette  la sovranità popolare a dover versare il proprio sudore, anche nei suoi ultimi centesimi, senza un riscontro di ben servito. Anche fra singoli sociali si possono spostare denari senza l’equilibrio tra il diritto e il dovere di un ben servito. Vorrei invitarvi a seguire i miei lavori giornalmente per evidenziare l’insano sociale di dover pagare il sistema in ogni acquisto di beni necessari e non, oltre le migliaia di fregature che non si riescono a fermare, come anche i continui furti. Allora perché dobbiamo continuare a pagare voi e l'odierna giustizia, in questo evidente mancato servizio? La privaci e il divieto di intercettare chiunque, è il miglior paravento per nasconde questo mal costume e fomenta il male sociale.

Voi vedete soltanto l’insano delle provincie, e non il contorno politico che sostiene una marea di lavori inutili, che servono solo a far girare i denari, senza dare nessun benessere sociale. Molti lavori, sono merce di scambio per accaparrarsi il potere. Solo un voto diretto del popolo,  fatta nel tecnologico, può annullare il vendersi il proprio sano diritto e dovere di cittadino, libero di decidere al momento e senza interferenze di terzi e da contorte propagande, di dare un sua pulita volontà e non seguire quello altrui in cambio di promesse non sostenibili. In questa confusione finanziaria, nessun pensiero politico italiano ed europeo, da la certezza del domani.

Monti vuole regalare una speranza al popolo Italiano, i miei scritti danno la certezza del domani. Nella mia lunga ricerca, do evidenti prove di ciò che affermo, e una scontata e palese certezza, e non solo fiducia, non solo alla minoranza dell'odierno capitalismo che i loro soldi avranno un valore reale, ma alla plebiscitaria volontà della moltitudine dei  popoli, come sarà il loro futuro, in una democrazia pulita e di limpida coscienza popolare, dove nessun centesimo verra ne perso che derubato. Tornare a votare con questo vecchio sistema, nel sapere che mezzo popolo è al soldo dei diversi vecchi politicanti e servitori sottomessi a vessilli e propagande ingannevoli, è una ulteriore violenza alla parola democrazia ed un colpo mortale per la nostra società.
Non è il  combattere l’evasione fiscale, che  darà solo più denari a questo vecchio e insulso sistema e non darà una diversità allo storico comportamento fallimentare sociale, ma combattere l’evasione dei servizi costituzionali dovuti al cittadino dalla politica, di garantire soprattutto l’equilibrio tra diritti e dovere in uno scambio di denari ad un servizio reso, immediato ed equilibrato.

Colpire l'evasore fiscale, non parlo dei pochi ricchi, ma dei milioni che non riescono a sbarcare il lunario, somiglia al lavoro dei soldati dei Re e dittatori del passato, che andavano ai contadini a prelevare violentemente gli ultimi frutti del loro sudore, perchè loro si vedevano socialmente importanti e non chi produce le necessità per tutti . Anche oggi la tassazione, non è in equilibrio ai molti soldi che ogni cittadino versa, perde o viene derubato giornalmente. Tra i furbi, ladri e i lavori inutili inventati dalla politica, i lavoratori produttivi, sono in minoranza, per questo i soldi veri che circolano sono sempre meno e non vi è nessun capitale in circolazione, sano e pulito. Cosi non ci salveremo da questa crisi, senza il ripristino equilibrato tra chi ha diritto e chi fa solo un dovere inutile socialmente, in questo antico sistema di potersi arricchire in furbizia o vivere di un lavoro punitivo socialmente. La condanna della mia persona per i 2 miliardi e più di presunti debiti  a mio carico, rispecchia la stupidità, la paura e povertà di quel momento, ma soprattutto la latitante tutela giuridica che non avevo, in quel tempo, a certificare l’impotenza della politica e giustizia di non saper soffocare lo strozzinaggio e i truffatori che rovinano artigiani, imprenditori e lavoratori produttivi, che devono continuare a pagare le tasse, anche dopo questo mal servito.  

Le tasse dirette e indirette che i molti non tutelati socialmente come me pagano giornalmente, è il maggior spostamento di denaro, senza un riscontro di diritto ad un servizio reso. Ciò da  tutti i diritti di evadere le imposte e combattere con ogni mezzo chi lo  deruba giornalmente senza dargli nessun servizio. Non parlo degli strozzini o mafiosi, questi riescono a lavorare molto bene, in questo antico e fallimentare sistema sociale, che da spazio solo ai furbi e non hai produttivi e voi della politica e giustizia siete un bell’esempio e non ve ne accorgete. Mafia e strozzini, lasciamo in pace i diseredati e nulla teneti, nel mentre voi con le tasse sulle prime necessità, non guardate in faccia a nessuno. Questo, riferito a ciò che molti cittadini pagano e ciò che ricevono, è estorsione e non legittima tassazione, visto il malanno sociale di voler in ogni modo evitare questo enorme estorsione statale. Io pluri pregiudicato, ma comunque cittadino Italiano, rispecchio la vostra pluricecità e plurinsolvenza di governanti. In questi miei ultimi 18 mesi, costretto a lavorare in nero per il poco lavoro e la mancata tutela, dei  14 600 € guadagnati con il sudore, 5 200 € non mi sono stati ancora pagati e  6 200 € ,il sistema me li ha carpiti con destrezza e non per un riscontro di servizio ricevuto, visto che ormai non ho ne lavoro che denari e per non vivere ancora al costo di mio padre, mi legittimo in difesa del mio operato a voler fortemente vivere nella trasparenza di una vita equilibrata, tra diritti e doveri che mi spettano per diritto e non devo ulteriormente pagare un avvocato per averli.  

Nella cieca odierna legge che non può vedere oltre il reato che giudica, io sono colpevole di ogni addita mento giuridico, ma portando tutta la mia vita in giudizio, si vedono le regole sociali sbagliate che  porta al  vostro inevitabile  mal operato giornaliero e la legittima difesa sociale dei singoli come me, che non hanno i soldi per poter ulteriormente affollare le piazze. In questa mia corsa verso Roma  a riprendermi i diritti carpiti e la remunerazione al sudore versato, mio e altrui, porto con me tutta la documentazione, non solo di queste  evidenti estorsioni di questo vecchio sistema, ma di altri e mille cose non democratiche, che voi non sapete e non vedete nella giusta luce, come non vedete che le motivazioni  della crisi odierna, sono le stesse che hanno portato tutti i tentativi di unione sociale del passato, al fallimento.  Noi abbiamo quel forte istinto e necessità di unirci in società, ed è solo questo antico sistema delle cose, coniate da in savi del passato, che nel tempo fa perdere lentamente il giusto equilibrio tra diritti e doveri, come è di costume oggi, per questo si necessita un radicale cambiamento, consone all'evoluzione tecnologica a cui siamo versi. Gli ultimi intendimenti politici contro la crisi,  a fare i molti tagli e a dover annullare molti posti di lavori non produttivi,  molti come me, verranno distrutti completamente, a rendere meno sicuro la vita di chi è ben situato e completare il fallimento sociale.

Anche solo a dare garanzia, puntualità e la giusta remunerazione a chi veramente produce, rallenterà la crisi mondiale. Rileggetevi la nostra storia per avere una conferma di questa scontata finalità sociale, con questi antichi sistemi. Ora come faranno a vivere quelli che perderanno il posto di lavoro se dovete annullare questa invenzione che da il pane quotidiano a molti italiani? Il sovraffollamento dei penitenziari, è un eloquente segno del fallimento di questo vecchio sistema politico e finanziario e non giuridico. Nel nuovo sistema descritto scientificamente dai monoteismi, possiamo evitare i tagli di tutti i posti inventati e non produttivi, per smaltirli lentamente e senza danno sociale per nessuno. Senza toccare neanche chi vi si è arricchito e ancor meno chi vi ha mal operato e risanare l'odierno capitalismo necessario per i cambiamenti. Siamo tutti cittadini del mondo e i confini che ci legittimiamo ancora, sono stati delineati dai nostri antichi e insani pensieri, ed è solo questo vecchio sistema a non permettere di dare a tutti gli stessi diritti e far crescere i meritevoli nel giusto equilibrio tra l’operato e la giusta remunerazione al sistema produttivo sociale.  Mettere in galera un proprio cittadino che si difende dai mancati diritti costituzionali, soprattutto di non avere il lavoro o di non essere stato giustamente remunerato, non è saper governare, ma saper stupidamente e inconsciamente regnare, signor Presidente.  L’insano sociale va curato e non ulteriormente colpito, signor presidente. IL PARASSITA ODIERNO, NON E’ COLUI CHE EVADE LE TASSE, dopo aver onestamente lavorato a non dare una parte del proprio sudore MA CHI VIVE DELLE TASSE ALTRUI SENZA DARE NESSUN SERVIZIO a questi  .  . signor Presidente.  Se seguite il corso di ogni centesimo di chi veramente produce, e non soltanto la tassa in uno scambio, il sistema se ne riprende quasi il 90 % e non quel professato 50 %.


Gl’odierni politici non hanno le capacità di dare un cambiamento, è perché al popolo sovrano chiedono soltanto di mettere una croce da ignoranti e non cercano di accettare consigli dal popolo e nel frattempo si prendono la remunerazione, anche se il loro operato non da benessere al popolo, anzi porta al suicidio dei nemo forti e nemo furbi, e che voi non vedete, questi sono gli ultimi ONESTI, signor Presidente. Il militare che ha ucciso il regista truffatore, non sarebbe divenuto un assassino se il governo governasse su ogni singolo, invece di regnare su una maggioranza. Strano che quel singolo 90 enne che non riesce ad avere giustizia da 35 anni, non si è armato a farsi giustizia da se.
Ora Signor presidente, non dovete giudicarmi  con queste vecchie  e insolventi  dottrinali leggi vigenti, che purtroppo dobbiamo ancora sottostarvi fino a che non si faranno, con molta attenzione e lentamente, i radicali cambiamenti,  ma dalla vostra coscienza di primo cittadino e dal corso della nostra storia a vedere che è stato sempre un singolo a compiere il primo passo alle rivoluzioni, quando il popolo era sofferente e dare nuovi saperi all’uomo, che hanno poi migliorato la vita sociale dopo quel momento. Anche se al momento, la storia ci è testimone, lo si vedeva come rivoluzionario, perché come me hanno leso le leggi del momento. Poi i posteri hanno goduto dai cambiamenti e soprattutto cambiato le leggi. E’ più che legittimo  rivoltarsi contro un sistema che ci sta soffocando tutti, visto che anche voi eletti e ben remunerati vi sentite impotenti e giornalmente in pericolo.

Non pensate di potervi salvare, se non migliora l’insano sociale. Dagli antichi Egizi all’odierna  Libia, sono innumerevoli gli esempi di come finiremo se vedete che il vostro operato non è democratico e ancor meno di comune accordo popolare, ma imposto dalla vostra minoranza, costume di antiche tradizioni. Voi come primo cittadino, dovete ascoltare me  che sono l’ultimo della società e porto addosso tutti i malanni sociali che provoca questo antico sistema. Qui sotto si vede ciò che voi non potete vedete e so cose che voi non sapete, perché a voi li sopra, il vero malanno odierno,  ancora vi colpisce veramente. Lo vedo dal vostro tenore di vita e dal vostro volto, dopo aver parlato del malanno sociale, molti sorridono ancora, anche dopo aver appreso che un imprenditore o artigiano si è suicidato. Quando vi colpirà, sarà troppo tardi per tornare indietro e finiremo peggio della Libia.
Leggetemi attentamente per vedere l’errore umano di fare da se delle leggi dottrinali, in questa realtà che ha già la sua unica legge, da prima che si evolvesse l’uomo. Questa legge ci impone di dover decidere in comune accordo, ogni regola sociale. La teoria postulata da Einstein, certificata da me già sette anni e che nessuno  legge, lo confermano tutti i monoteismi  esistiti ed esistenti,  fiori di un  unico messaggio scientifico dato all’uomo di questa terra, molto  .  .  . ma molto tempo fa, da esseri che hanno il sapere assoluto. Noi li abbiamo divinizzati, non avendo avuto le capacità di comprendere anticamente, l’alta tecnologia di cui questi erano contornati. Questi descrivono anche  come salvarci, dal più cruente dei fallimenti  a cui siamo versi e qual è la direttiva che da equilibrio a tutto, anche alla politica, alla finanza, per avere una sana giustizia che cura la società. L’uomo non è esonerato al rispetto di questa regola che vige in tutto ciò che ci circonda e dentro di noi.

Il sistema politico e quello finanziario non rispettano questa equilibrata direttiva visibile in ogni cosa, per questo le unioni sociali vanno al fallimento, anche se hanno militari e polizia a difendere questa imposta, fallimentare  e mal sana democrazia. Siamo al limite del non ritorno e dobbiamo al più presto equilibrare potere e finanza per avere una sana giustizia.  Al parlamento oggi, si cerca solo di rimescolare un po’ questo antico sistema e tappare qualche sua falla, perché non vedete le molte  perdite sociali e finanziarie, per l’ormai perso equilibrio,  fra diritti e doveri, soprattutto fra cittadino e il sistema. Il PIL nazionale e mondiale, riportano i molti soldi che  si sono mossi, e non il regresso del benessere  che questi enormi spostamenti hanno creato nel sociale, arricchendo ulteriormente chi già naviga nel benessere, essiccando chi produce veramente. Cosa può cambiare l’ultima manovra finanziaria da svolgere nei prossimi anni, se in borsa in pochi secondi si è perso molto di più? Non sono le banche che muovono il benessere sociale, ma gli operai che producono. I capitali stallano e cadono, se non vi è chi produce. Gli antichi scritti, descrivono perfettamente cosa bisogna fare. Leggetemi e poi  solo a pensare di attuarle socialmente, vi sarà molto chiaro, anche prima di attuarli, che daranno le finalità rincorse da secoli già a priori. Questo già molti in parte lo sanno, sia  nel mondo politico che della finanza, ma ciò non conviene a loro, e in questo cieco interesse di parte, ci trascinano al totale fallimento. Comunque uniti, chi comanda in politica e in finanza, sono una piccolissima  e misera minoranza degli odierni viventi, e lavorano contro un  plebiscitario eco mondiale di pace e benessere per tutti. Logicamente il loro volere  non è,  ne equilibrato che democratico, per questo senza radicali cambiamenti, è scontata la fine che faremo. 

Vi invito a meditare sull’odierno svolgimento sociale e finanziario, Italiano e mondiale, imposto da questa prepotente e cieca minoranza, come nello storico fallimentare passato umano, che usavano questi mezzi sociali, sulla maggioranza dei sottomessi sofferenti ma prossimi, come in passato, a rivoltarsi contro i potenti. Anche se siamo una società che ha scelto una maggioranza per governarci, ma il nostro operato sociale,  non è tanto differente da quello libico. Le esplosioni di piazza delle nazioni industrializzate, sono il preludio alla primavera mondiale, non fate come i prepotenti Arabi, tanto si sa come va a finire. Lei ed io signor presidente, diplomaticamente, possiamo evitare che ciò avvenga violentemente e fare la prima rivoluzione sociale, dove non vi saranno ne perdenti che vincitori e solo l’ignoranza umana sarà sconfitta. Si faccia consigliare dalla storia con chi deve stare Signor presidente e come andrà a finire questa crisi se non si faranno i radicali cambiamenti come lo descrivono tutti i monoteismi .

Il cambiamento è molto semplice. Basta compiere in primis una vera democrazia e il mondo ci invidierà e ci copierà in ogni cambiamento e la prima cosa che si spegneranno subito, saranno le guerre e la fame nel mondo. Il modernismo nel tecnologico, non è una casualità, ma una svolta dell’evoluzione umana, che inconsciamente rispetta la direttiva di equilibrio, necessario in  questa realtà. Politica e finanza, devono  semplicemente cadere nel virtuale per il rispetto dei tempi e i pensieri che corrono ed adattarli al tecnologico odierno e non tenercelo nell’antico pensiero e sistema coniato dai nostri immaturi avi con la falsa visuale di democrazia, come vedevano un mondo falsamente piatto e al centro dell’universo. Di non essere al centro dell'universo, ne siamo coscienti. ORA dobbiamo prendere coscienza di non essere ancora in una vera democrazia. Questo nostro acquisito modernismo nelle comunicazioni, può completare questa nostra falsa ed imposta  democrazia ereditata nei tempi.
Queste  mie azioni, signor presidente, che dal vostro punto di vista vedete come reati per queste ancora antiche leggi che ci trasciniamo dietro dal mondo piatto, vi darò quante prove volete che è semplicemente una autodifesa che anche le odierne non  democratiche costituenti e dottrinali  leggi, mi danno ragione di compiere nella mia situazione sociale. Soprattutto mi da ragione di agire cosi, quell’innata autodifesa che ogni uomo attua, quando vede la sua vita in pericolo. Quando verrò giudicato per queste mie azioni, voi che ne avete la facoltà, visto che nella legge odierna vi è ancora radicato il vecchio contorto pensiero punitivo di chi ha regnato in passato, commutatemi  questa odierna pena di sofferenza, che non da solutiva alcuna a nessuno di quelli che ho colpito, da bravo governante, a dover operare nel CNR e completare le altre due applicazioni sul motore a forza magnetica per salvarci dal petrolio e risarcire quanti ho colpito in primis. Nel giusto intendimento del reinserimento costituzionale dei rei. Nel nuovo ineluttabile sistema sociale a valore dell’operato dell’UOMO, come descrivono i monoteismi,  il crollo del petrodollaro e delle borse, non nuocerà nessuno, per l’enorme ricchezza che abbiamo e voi governanti non vedete. Poi urgentemente mi dovete dare la possibilità di  collaborare all’università di Parma, per consigliare come cambiare il loro operato e frenare in solo qualche anno le stragi del sabato sera e le altre migliaia di morti che accadono sulle nostre strade e sui marciapiedi annualmente, e  non fra 5 o 15 anni come dicono loro. Questa sicurezza stradale, si poteva avere già dalle tecnologie di  10 anni fa, ma evidentemente neanche nel mondo della ricerca vi è meritocrazia.  Poi vorrei avere la possibilità di brevettare le mie straordinarie  invenzioni senza essere defraudato, che miglioreranno la vita quotidiana dei singoli e soprattutto la sicurezza sul lavoro. Rendere super sicuri gli aerei e molto altro ancora, oltre a far girare il moto perpetuo che Einstein e Brondi lasciarono in sospeso, per garantire al mondo l’energia di cui abbiamo urgentemente bisogno e non guerreggiare più.  Come nella politica, anche nel campo delle invenzioni, bisogna essere danarosi e furbi e non capaci. L’uomo onesto, nel gergo odierno, è visto come uno stupido, fragile e fesso. Uomini con sane capacità, non riescono ad attuare furbizie se non in propria autodifesa, per questo l’economia  va a rotoli, visto che solo in furbizia si hanno dei risultati e i migliori devono difendersi e non possono migliorare il nostro contorno. Meditare sull’inventore del telefono, del cingolo, della macchina da scrivere e di molti altri uomini, solo capaci di fare invenzioni per il bene sociale, ma sono stati depredati e lasciati morire socialmente. Oggi non è diverso, vengono  ancora depredati dal capitalismo furbesco, soffocando le capacità di questi di migliorarci ulteriormente. Solo la saggezza della vostra matura età, vi deve indurre a considerare le mie capacità e vedere se  tutto ciò che ho descritto, e voi ritenete impossibile, può essere attuabile. Come anche, avere una politica a costo zero, e soprattutto  come  soffocare tutte le guerre in corso, anche le silenti guerre dell’acqua. Come commutare la povertà mondiale odierna in ricchezza di cui abbiamo urgentemente bisogno, lo descrivono tutti i monoteismi che hanno divinizzato la trilogia della legge universale che può darci tutte le giuste indicazioni per  avere il giusto equilibrio, in ogni espressiva sociale e soprattutto nei pensieri a dare il giusto giudizio sulla nostra falsa fallibilità. Diversi studiosi nel mondo, stanno ripristinando le antiche scritture evidenziando le contorte infomazioni, ma non vengono mensionati che da piccoli spazi virtuali. Loro potranno certificare ciò che io ho capito senza nessuna conoscenza. Ho tutte le capacità e l’unica conoscenza necessaria per  attuare ciò che descrivo, ma solo la  cecità  comune  e storica, dell’improbabile e delle novità, me lo impedisce. Rileggetevi la nostra storia per vedere chi adesso rispettiamo nei loro pensieri, nel tempo che professavano le novità nel sapere, ormai verità comprovate, se questi non erano visti al momento come dicenti assurdità e sono stati percossi, messi al rogo, decapitati, carcerati e peggio ancora presi per matti, dall’ignoranza del momento. Ciò solo perché in questo vecchio sistema sociale, non si da attenzione all’improbabile e non si può applicare la meritocrazia e dare attenzione ai capaci e percorrere solo la via indicata dai furbi e potenti, che porta logicamente al fallimento. Anche nell’evidenza storica che nell’improbabile vengono le novità e solo le novità ha cambiato il corso umano in meglio, non si ha un sistema che sta attento alle novità. Anzi oggi i potenti, comprano per nascondere le novità, come il cartello del tabagismo ha comprato la pillola per smettere di fumare. Come anche il cartello del petro dollaro, nasconde energie gratuite. Come il cartello della farmaceutica, ha ucciso molti biologi che hanno trovato come curare tutti i mali. Come l'ultima novità di poter evitare enormi spostamenti di acqua nella chimica dei prodotti per la pulizia, si è oscurato subito la pubblicità.

Nel nuovo sistema sociale, in primis avremo tutti i colpevoli di questi reati alla luce, e poi la meritocrazia sarà automatica e molto trasparente e soffocherà la furbizia, a poter espletare soltanto un comportamento sano per se stessi e per la società, nel poter seguire finalmente solo i migliori, accertarsi dell’improbabile e non farsi ingannare dai più furbi. Imporre al popolo un comportamento sociale con leggi e direttive, vediamo che non funziona, nonostante l’enorme statuto giuridico che cresce in concomitanza del mal comportamento umano. Fare un sistema che dia solo la possibilità di un sano comportamento sociale, già lo facciamo in una parte, ed è come lo descrivono sapientemente tutti i monoteismi, ma nessuno di voi al potere e anche chi vive bene oggi in questo momento di eccessivo fallimento, lo riesce a leggere.

Signor presidente, leggetemi prima di giudicarmi, perché il confronto a queste novità, anche se morirò in questa mia guerra contro il sistema e l’ignoranza dei potenti e ricchi del momento che mi vorranno sicuramente morto, perché non capiranno che anche la loro vita migliorerà. La più brutta delle cecità del momento, è non vedere che i capitali non si muovono, se non vi è chi produce, ma soprattutto nulla si muove se non vi sono chi ha bisogno di quel che si produce. Non bisogna gonfiare le banche, che come vediamo non da risultati, ma diamo un credito a tutti nel mondo e nei miei scritti vedrete come poter legalizzare questa novità, che solo una misera maggioranza non vuole. Non date ulteriore credito alla Grecia ma ai Greci, per sperimentare e vedere che repentinamente, tutta l'europa ne trarrà profitto. Affacciatevi sul mondo e vedete che abbiamo ancora un’enormità di singoli che hanno bisogno delle prime necessità e dei molti beni conquistato dall’uomo. Non è forse questo un lavoro?

Nel frattempo vi faccio presente che ogni 1000 € che si prende in politica, non sono semplici pezzi di carta o frutto dei capitali, ma il sudore mensile di un onesto e produttivo operaio. Riportate in mente la politica all’inizio degli anni 90. Vi invito a pensare quanto sudore del popolo produttivo, ancora consuma ogni secondo questo antico sistema, che da pochissimo, per quell’enormità che consuma. Diamoci una mano per cambiarlo, semplicemente, non solo ascoltandomi, ma soprattutto darmi la facoltà di comprovarvi ciò che dico e nessuno si farà male. Il mondo ci guarda. Io sono solo un messaggero, siete voi che dovete agire, prima che si svegli il vero sovrano a condannarci tutti al totale fallimento, come denuncia il nostro passato storico di rivoluzionari e l’odierno andazzo nel mondo musulmano.

Voi della politica fate in fretta, senon volete che il vero sovrano vi richieda tutti i soldi che vi siete presi fino ad oggi. Voi che detenete enormi capitali, salverete soltanto i soldi che darete a singoli, quelli tenuti in queste vecchie banche, non saranno ne numeri che carta straccia.

N.B. Appena Lei mi darà la facoltà di riferire al parlamento, mi costituirò. Nel frattempo e in legittima difesa di chi soffre, combatterò contro questo vecchio sistema e chi non vorrà i cambiamenti, con ogni mezzo, cercando di non sfiorare nessun uomo.

Di Santo Roberto


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