L'avvocato Gentile: ''Melania Rea non l'ha uccisa Salvatore Parolisi, ne ho le prove''

Alla vigilia del processo d'appello

23 Settembre 2013   10:32  

In un'intervista rilasciata a Lorenzo Colantonio, sul quotidiano Il Centro oggi in edicola, l'avvocato Nicodemo Gentile difensore di Salvatore Parolisi anticipa quella che sarà la strategia che sarà mesa in campo nel processo di appello per l'omicidio di Melania Rea, di cui cui Parolisi è stato ritenuto colpevole, e per questo sta scontando l'ergastolo. Processo che vedrà mercoledì mattina Salvatore Parolisi deporre davanti ai giudici al tribunale dell'Aquila.

Il tentativo della difesa sarà di smontare il castello accusatorio dimostrando che nel luogo del delitto non c'era Parolisi, ma altre persone.

Come confermerebbe indizi non presi finora nella debita considerazione; come perline e brillantini trovati accanto al cadavere di Melania, il segno di pneumatico accanto al corpo che non risulta dell'auto di Parolisi.

E ipotizza l'avvocato Gentile: 'Non è da escludere che quei segni come svastiche e croci, incisi sul corpo di Melania, siano da ricondurre al mondo della caserma di Ascoli.

Il vero movente, che sfugge ancora, può essere legato a quel luogo dove Parolisi lavorava.''

 


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