L'indivia e il cardo: le verdure in brodo del pranzo di Natale in Abruzzo

17 Dicembre 2013   21:00  

In prossimità delle feste natalizie non possiamo non parlare dell'indivia e del cardo, due degli ingredienti più consumati nella nostra regione in questo periodo. Il profumo che si sprigiona nelle cucine teramane, la mattina del 25 dicembre, non lascia dubbi: è Natale!
Le origini dell'indivia sono da ricercarsi nelle regioni mediterranee, anche se la coltivazione è diffusa in tutto il territorio italiano, da non confondersi con la scarola che ne è una sottospecie insieme all'indivia ricciuta.
Il cardo è un ortaggio simile al sedano come forma e al carciofo come gusto. La parte commestibile è il gambo che viene reso più tenero dalle gelate invernali e deve essere coltivato al buio; se vediamo delle tracce verdi sui gambi del cardo, sicuramente saranno duri e amari: il cardo migliore è quello che si presenta candido, con i gambi chiusi e senza macchie.

Le caratteristiche nutrizionali di queste due verdure sono all'insegna della leggerezza e delle calorie molto ridotte e con un elevato indice di sazietà. L'indivia è ricca di vitamina C e B9, oltre alle fibre ha potere depurativo e diuretico.

Il piatto del giorno di Natale in Abruzzo è il brodo, preferibilmente di gallina, con queste buonissime verdure private delle parti più dure, sbollentate e tagliate a dadini. Il segreto per non far scurire il cardo è cuocerlo immediatamente o conservarlo in acqua e succo di limone. Occhio alle mani! Tendono infatti a diventare nere a contatto col cardo; il rimedio è cospargerle con succo di limone.

Al brodo col cardo o l'indivia vanno aggiunte delle polpettine di carne (fatte con carne di vitello, parmigiano, sale e pepe), frittatina (uovo, parmigiano, sale) oppure stracciatella ossia uova sbattute che rimangono scomposte e si cuociono col calore del brodo.

Questo è uno dei piatti della tradizione abruzzese che difficilmente si può dimenticare!

(Foto: oggi.it)


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