La Cia: ''Siccità e roghi minacciano la produzione agricola''

30 Luglio 2012   16:32  

Il mix micidiale di caldo torrido e siccita' seguito da temperature autunnali e violenti temporali e poi di nuovo da afa e assenza di piogge sta mettendo in ginocchio l'agricoltura italiana.

I danni stimati al settore a causa di questo effetto "montagne russe" sui campi ha gia' sfiorato il mezzo miliardo di euro.

E adesso c'e' preoccupazione per "Ulisse", che sta portando l'ennesima fiammata africana al Centro-Sud e nuovi acquazzoni al Nord. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori. 

Le coltivazioni estensive come i cerali hanno subito pesantemente i colpi di calore -spiega la Cia- e le perdite previste sono gia' del 30% sul mais e del 45% sulla soia in molte regioni settentrionali.

A rischio sono pure i pomodori, in particolare nel Sud, con raccolti "tagliati" del 25%. Anche la frutta estiva comincia a risentire delle temperature molto al di sopra della media e si va avanti con le irrigazioni di soccorso.

E dove non e' arrivata la siccita', a creare problemi alle campagne ci ha pensato l'ondata di maltempo con grandine, acquazzoni e vento forte.Gli agricoltori rischiano di perdere buona parte dei raccolti, tra stress idrico, scottature e spaccatura dei frutti -continua la Cia- e devono anche mettere in conto l'aumento dei costi di produzione.

Ma le temperature torride possono anche innescare nuovi incendi boschivi, con gravi danni ambientali ed economici.

Gia' nel primo semestre dell'anno - osserva la Cia - il numero di roghi e' cresciuto del 76% rispetto allo stesso periodo del 2011 e addirittura del 157% nel confronto con l'ultimo triennio.Il patrimonio boschivo italiano -ricorda la Cia- raggiunge oltre 10 milioni e 400 mila ettari di superficie, con 12 miliardi di alberi che ricoprono un terzo del territorio nazionale. 


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