La Confconsumatori: ''Stangata pedaggi sulle autostrade, Lupi ritiri il provvedimento''

21 Gennaio 2014   12:12  

In una nota il Presidente di Confconsumatori L'Aquila Alessio Ciccone, definisce vergognosi ed ingiustificati gli adeguamenti tariffari in vigore dal 1 gennaio 2014 sui tratti A24 ed A25.

''Le nostre autostrade - spiega - sono le più penalizzate, come emerge dai dati nazionali la media degli aumenti per i pedaggi autostradali è del 3,9% ed il maggiore incremento riguarda proprio la "Strada dei Parchi S.p.a.", società che gestisce le autostrade A24 Roma-L’Aquila-Teramo e A25 Torano-Pescara. Per le autostrade d’Abruzzo l’incremento applicato è del +8,28% che, a conti fatti, dato che a novembre l'inflazione è salita appena dello 0,7% è pari a circa dodici volte il carovita.

Tali rincari continueranno a ripercuotersi sui pendolari, in particolare studenti e lavoratori che ogni giorno fanno slalom tra cantieri e manutenzioni, pregando di poter rientrare a casa (ammesso che non nevichi e di conseguenza i tratti siano chiusi) e sul tessuto imprenditoriale.

Il governo dimostri sensibilità nei confronti di un territorio e di un’ economia ancora fragili, che tanto avrebbero bisogno di quegli investimenti a cui il Ministro Lupi fa riferimento quando afferma che “incrementi dei pedaggi lievemente superiori alla media” (in effetti il doppio è "lievemente" superiore alla media) sono stati riconosciuti ai concessionari “impegnati nella realizzazione di opere di rilevante interesse per lo sviluppo del Paese.

A quali opere si riferisce il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi?

Chiarisca che il fine dell'azione di governo è realizzare politiche infrastrutturali che abbiano al centro l’interesse della collettività e non l’ interesse delle società che gestiscono le autostrade e ritiri subito il provvedimento, anche alla luce dei costanti disservizi e della carente manutenzione che caratterizzano i nostri tratti autostradali.

Promuoveremo ogni iniziativa che vada nella direzione opposta al decreto interministeriale n. 486 del 31 dicembre 2013 dei ministri Lupi-Saccomanni e chiediamo a gran voce ai rappresentanti istituzionali d'Abruzzo ad ogni livello, di impegnarsi in una battaglia, volta a riconsiderare questa scelta scellerata, nell'interesse di un territorio che merita di essere sostenuto, non di essere ulteriormente danneggiato, perchè oltre alla crisi, famiglie, imprenditori e commercianti pagano ancora senza alcuno sconto, lo scotto del terremoto''

 


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