La Provincia premiata a Vienna per la riqualificazione dei fiumi. Il sarcasmo di Verrocchio...

13 Settembre 2013   16:44  

E' stato accolto positivamente in Europa il Contratto di fiume, modello scelto dalla Provincia per intervenire sulla riqualificazione dei fiumi teramani.

Attualmente sperimentato con un progetto pilota sul Tordino, l'iniziativa si è classificata seconda nella sessione "poster" dedicata alla rappresentazione visiva e divulgativa delle azioni intraprese su 35 Paesi partecipanti, e premiata a Vienna nell'ambito della 5° Conferenza sulla riqualificazione delle aste fluviali (appuntamento internazionale che si sta svolgendo sotto l'egida dell'Europa e del programma Life).

Il premio è stato ritirato direttamente dal presidente Valter Catarra: "La migliore risposta – ha commentato lui stesso – ai dubbi sollevati dalla minoranza sul progetto di fiume e sul modello individuato dall'ente: un modello ampiamente partecipativo che include tutti i soggetti pubblici e privati portatori di interesse altrochè che commissione consiliare come chiesto dal capogruppo del PD, Robert Verrocchio.

Un approccio vecchio, inutile e dilatorio, serve solo a fare demagogia.

Noi abbiamo operato e stiamo operando con tecnici, professionisti, sindaci, associazioni tutti coinvolti in maniera paritaria, sulla base delle competenze e delle conoscenze. Per questo in Europa ci hanno premiato, ancora una volta".

La notizia è accolta però con sarcasmo dal consigliere provinciale del Pd Robert Verrocchio, tirato in causa.

"Se qualcuno nella nostra provincia - incalza Verrocchio - ha capito perché la giunta provinciale è stata premiata a Vienna è pregato di alzare la mano.

"Ormai quando si chiede di fare qualcosa di concreto si è tacciati di demagogia - ha aggiunto Verrocchio - La Provincia dice che è da molto tempo che si sta impegnando per i nostri fiumi.

Andiamo a chiedere a cittadini e agli operatori turistici quali sono stati i risultati. Io vedo solo una targa ritirata a Vienna e tanti problemi non solo da risolvere ma anche da identificare.

Andiamo a chiedere ai balneatori quante volte sono stati ascoltati. Io credo che un gruppo di lavoro della durata di sei mesi, agile e operativo, sarebbe stata la soluzione migliore per capire che cosa non va nella salute dei nostri fiumi, perché c'è qualcosa che non va.

A dirlo sono le analisi e a subirne le conseguenze è il nostro turismo. Ci sono depuratori che non funzionano? Andiamo a vedere quali.

Esistono scarichi abusivi? Andiamo a vedere dove e incarichiamo la polizia provinciale di fare qualcosa. Queste sono cose concrete, che non portano premi europei ma benefici concreti per la gente. Mi sembra che Catarra sia interessato più ai primi".


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